Le iniziative di ricerca e terza missione da tempo in corso nell’ambito del Programma S.F.E.R.A. - Spazi e Forme dell’Emilia Romagna Antica dell’Università di Parma hanno gettato nuova luce sull'archeologia dell'antica Luceria e ne hanno consentito la rapida restituzione alla comunità attraverso la creazione di nuovi percorsi archeologici.

Le ricerche hanno comportato la presa in carico dei dati di scavo, l’integrazione con nuovi rilievi fotogrammetrici, la successiva digitalizzazione e sistemazione in ambiente GIS. I nuovi dati emersi hanno consentito un importante aggiornamento delle conoscenze su Luceria e sul suo ruolo nel sistema itinerario e commerciale di piano e d’altura.

Gli esiti delle indagini sono sfociati nella creazione di nuovi percorsi espositivi, che saranno inaugurati il 17 giugno dalle 17:30 alle 21 nell’area archeologica di Luceria in via Luceria 22 a Ciano d’Enza.

Alle 17:30 i saluti di Paolo Mega (Assessore alla Cultura, Comune Di Canossa), Annalisa Capurso (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara), Romano Sassatelli (Fondazione Manodori), Alessia Morigi (Programma S.F.E.R.A., Università di Parma), Lucrezia Pezzarossa (Archeovea Impresa Culturale)
Alle 18 l’inaugurazione del nuovo percorso di visita dell’area archeologica.
Alle 19 e alle 20 visita guidata al sito a cura degli Archeologi dell’Università di Parma.

L’iniziativa è a cura di Alessia Morigi, Filippo Fontana, Francesco Garbasi.
Le azioni sono state condotte grazie alla collaborazione tra Comune di Canossa, Programma S.F.E.R.A. del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali – DUSIC dell'Università di Parma, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, ArcheoVea Impresa Culturale Srl, Società di Studi Romagnoli.
La realizzazione del nuovo percorso espositivo permanente è stata possibile grazie al contributo della Fondazione Pietro Manodori.

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