Mercoledì 9 maggio alle ore 14:30, nell'Aula K1 del Plesso D'Azeglio (via Massimo D'Azeglio, 85) si terrà il seminario della SFI - Società filosofica italiana (Sezione di Parma) dal titolo Adorno tra Kant e Marx.

Fondato nel 1922 da un gruppo di intellettuali marxisti per individuare i soggetti e le modalità di una rivoluzione che, nell’Europa occidentale, avrebbe dovuto assumere forme differenti da quelle dell’Unione Sovietica, l’Istituto per le ricerche sociali si sviluppò a partire dall’inizio degli anni Trenta in quella che venne poi denominata Scuola di FrancoforteLa riflessione sul pensiero di Marx si inserisce all’interno di un ripensamento più ampio sui drammi e sulle incognite del Novecento ed arriva quindi a dialogare con i filosofi del passato, soprattutto con Kant e con Hegel. In questo quadro uno dei più significativi esponenti della Scuola, Theodor W. Adorno, nella sua opera del 1966 intitolata Dialettica negativa, si colloca appunto tra Kant e Marx, tra la “Dialettica trascendentale” (sezione della Critica della ragion pura) del primo e l’istanza di cambiamento e rivoluzione del secondo.

Il seminario, coordinato da Beatrice Centi (Università di Parma), Marina Savi (Liceo Romagnosi), Gabriele Trivelloni (Liceo Marconi) e Mariano Vezzali (Liceo Romagnosi), prevede quattro brevi comunicazioni iniziali di quattro classi: Kant e l’avventura della ragione moderna (II A Romagnosi), Kant storico – politico (II X Marconi), Aspetti della filosofia di Marx (III B Romagnosi), La  Scuola di Francoforte (III C Romagnosi) e un intervento conclusivo di Italo Testa (Università di Parma).

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