Dal 31 gennaio al 2 febbraio 2018 presso l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Piazza Cesare Battisti 1, Bari) si è svolta la settima edizione della Conferenza Internazionale dell'Associazione per l'Informatica Umanistica e le Culture Digitali (AIUCD)Cultural Heritage in the Digital Age. Memory, Humanities and Technologies.

La Conferenza - che ha avuto il patrocinio di Anno Europeo del Cultural Heritage 2018 (EYCH), Rai Cultura, Scuola a Rete per la Formazione nel Digital Cultural Heritage, Arts and Humanities DiCultHer, Polo Apulian DiCultHer per la Formazione e Ricerca nel Digital Cultural Heritage, Arts and Humanities, DARIAH-IT - ha visto un'ampia partecipazione di eminenti studiosi e rappresentanti delle istituzioni culturali nazionali e internazionali provenienti dal mondo dell'innovazione digitale per la cultura e il cultural heritage, impegnati in un confronto ampio e vario su temi di primario interesse nel panorama contemporaneo. La diretta streaming dell’evento è disponibile sul canale UniBA e sui canali streaming di Rai Cultura.

Ha partecipato all’evento con un contributo su Filologia greca e Digital Humanities Anika Nicolosi, Ricercatore in Lingua e letteratura greca presso l’Università di Parma. Nel corso della conferenza è stato assegnato il Premio Giuseppe Gigliozzi, costituito da borse di studio per giovani studiosi (studenti, dottorandi e ricercatori non stabilizzati), una delle quali è stata vinta da Beatrice Nava, laureatasi con lode presso il nostro Ateneo (Laurea triennale in Lingua e letteratura greca, relatore Anika Nicolosi; Laurea magistrale in Filologia italiana, relatore Giulia Raboni) e attualmente dottoranda presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna con borsa finanziata dal PRIN2015FN4ZSN Manzoni Online: carte, libri, edizioni, strumenti (PI Giulia Raboni, Unità di Ricerca Principale Università di Parma).

La conferenza si colloca tra le attività previste nel 2018 dal Network DiCultHer che, nel far proprie le ragioni e le istanze del Consiglio e del Parlamento europeo che ha individuato il 2018 anno europeo del patrimonio culturale, in ragione del suo essere una organizzazione “a rete” costituita da circa settanta Istituzioni culturali italiane di cui ventisei Università, Istituti di culturali, il CNR, l’ENEA, nonché Associazioni di imprese e scientifiche operanti nel settore della cultura, ha avviato la programmazione di una serie di iniziative all'insegna di: L’occasione digitale per la cultura e l’Europa.

In linea con il Manifesto DiCultHer "Ventotene Digitale", i temi che stanno emergendo nell'ambito della programmazione delle varie iniziative riguardano i modelli e gli strumenti per la conoscenza e la “titolarità” del patrimonio culturale artistico e paesaggistico, letterario, storico e archeologico, filosofico con particolare riferimento alla formazione, alla comunicazione, la rappresentazione, il Design e l’educazione al patrimonio culturale; il loro impatto nella conoscenza e nelle strategie per la conservazione dei dati (in termini di persistenza, provenienza, autenticità), ma anche per la costruzione di percorsi formativi e di aggiornamento professionale innovativi per stimolare la creatività giovanile e non solo.

Per DiCultHer, quella del 2018 è una grande occasione e una sfida, per avviare la definizione della Cultura Digitale come Patrimonio Culturale in forma digitale intangibile e immateriale, il Digital Cultural Heritage, che identifica entità, processi e fenomeni la cui essenza, manifestazione ed espressione risiede nella trasferibilità e replicabilità nello spazio e nel tempo dei patrimoni che categorizzano, identificano e qualificano la storia e l’esistenza delle comunità con il loro contesto sociale e culturale.

Per queste prospettive la Scuola a Rete DiCultHer ha raccolto la sfida sottesa al 2018, ritenendo assolutamente prioritario per i propri obiettivi offrire al Paese, e al mondo dell’istruzione in particolare, le proprie riflessioni attraverso una serie mirata di iniziative.

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