Parma, 22 aprile 2024 – È uno CSAC che ha fatto rilevanti passi avanti in termini di accessibilità e accoglienza quello che è scaturito dal progetto US-ABILITY, realizzato con fondi PNRR provenienti dal Ministero della Cultura nell’ambito del bando dedicato alle proposte di intervento per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali dei musei e luoghi della cultura pubblici.
Gli esiti del progetto sono stati presentati questa mattina in una conferenza stampa all’Abbazia di Valserena, sede del Centro Studi e Archivio della Comunicazione - CSAC dell’Ateneo. Sono intervenuti il Rettore Paolo Martelli, la Direttrice dello CSAC Cristina Casero, responsabile scientifica del progetto, e il Presidente della Cooperativa sociale Service & Work Marian Manea, in rappresentanza delle diverse associazioni che hanno collaborato alla realizzazione. Maria Vittoria Alpi, Vittoria Altobello e Sara Palestra, che hanno fruito di una borsa di ricerca con fondi PNRR, hanno illustrato la app realizzata.
Nel corso dell’incontro sono intervenuti anche Giuseppe Varricchio, Presidente del Consiglio Regionale di ENS Emilia-Romagna, Gianpiero Di Cecca, fondatore di Innovation Projects (l’azienda che ha realizzato la app), ed Eva Coisson, Vicedirettrice dello CSAC e referente per i progetti PNRR.
Il progetto puntava alla creazione di un sistema di accoglienza al pubblico ampliato e integrato, attraverso la predisposizione di azioni e strumenti efficaci per più tipologie di utenti. L’obiettivo era quello di allargare la fruibilità del patrimonio custodito allo CSAC, con particolare attenzione alle persone con differenti esigenze fisiche, sensoriali e cognitive, incentivando il pubblico, sia di prossimità sia più vasto, a frequentare abitualmente il museo.
Si è lavorato in primis per agevolare la visita diretta al museo, sia per ampliare il pubblico, sia per offrire nuove modalità di interazione, sia per consolidarne il ruolo sociale e turistico.
L’ampliamento di accoglienza e accessibilità è stato attuato attraverso differenti iniziative. Innanzitutto la progettazione e realizzazione di una app (CSACInApp) con contenuti verbali, scritti e LIS (Lingua dei segni italiana), scaricabile gratuitamente su tutti i dispositivi mobili. L’app è strutturata sia per dare informazioni pratiche e “di servizio”, sia per guidare il pubblico durante la visita al museo, sia per suggerire approfondimenti tematici su autori e opere di particolare rilievo; è quindi anche uno strumento di “ampliamento” della visita museale. I contenuti sono stati scritti da specialiste/i in storia dell’arte ma il linguaggio è stato semplificato, tradotto in inglese e in LIS, e possono essere letti o ascoltati. L’attivazione avviene tramite tecnologia Beacon e NFC quando la visitatrice o il visitatore si avvicina a punti, ambienti e opere descritti nelle schede. In questo modo la visita acquisisce un inedito grado di interattività e coinvolgimento, coniugando le nuove esigenze del museo a un utilizzo consapevole e all’avanguardia delle nuove tecnologie. A questa iniziativa ha collaborato l’Ente Nazionale Sordi di Parma per la validazione dei video LIS.
È stato inoltre realizzato un sistema di accoglienza ampliato e multilingue, con traduttore simultaneo e la formazione specifica di un referente per il sistema di accoglienza museale, e sono stati predisposti sussidi didattici e una segnaletica accessibile lungo tutto il percorso di visita, oltre a strumenti compensativi per l’accessibilità fisica degli spazi. Si è poi proceduto a digitalizzazione e stampa 3D di oggetti dell’archivio per la fruizione laboratoriale e tattile.
Agli interventi di natura permanente è stata affiancata la progettazione ex novo di un’offerta didattica completa e volta ad ampliare il raggio di azione educativa del museo sul territorio: sono stati progettati laboratori e visite interattive per gruppi scolastici, dalla scuola dell’infanzia all’università, oltre a un ricco palinsesto di eventi e opportunità di confronto con le famiglie e le realtà locali.
Da segnalare infine l’attivazione di un servizio di trasporto gratuito e di un mezzo per i percorsi verticali, per incrementare le visite fisiche.
L’obiettivo a lungo termine è quello di trasformare CSAC in un centro polifunzionale aggregativo, ampliando il ventaglio di fruibilità del monumento storico e delle sue collezioni e mirando al raggiungimento di positive ricadute culturali, sociali ed economiche sul territorio.