Parma, 4 settembre 2024 - Ripartono con un nuovo ciclo i Martedì interlinguistici nati all’interno dell’insegnamento di Interlinguistica dell’Università di Parma per avvicinarsi agli interessi di studentesse e studenti coinvolgendoli direttamente. Tre gli incontri più una conferenza, aperti a tutte le persone interessate, in programma nell’Aula B del Plesso D’Azeglio dell’Ateneo.

Gli incontri del ciclo, arrivato all’ottava edizione, sono considerati anche come approfondimento dell’insegnamento di ‘Fondamenti di linguistica generale’ del corso di laurea triennale in Lettere del docente Davide Astori

Martedì 17 settembre alle 17:30, Luisa Bonvecchio, diplomata in Mediazione linguistica alla Civica Scuola per Interpreti e Traduttori Altiero Spinelli di Milano, laureata magistrale in ‘Language Sciences and Cultural Studies for Special Needs’ all'Università di Parma e attualmente dottoranda di ricerca all’Università di Macerata, palerà di "Interpretazione consecutiva e presa di note: un’ottica interlinguistica", analizzando questo sistema di scrittura, che sta al di fuori delle lingue ma allo stesso tempo si offre come ponte tra le stesse.

Martedì 1° ottobre alle 16:30 spazio alla conferenza di Paolo Balboni (Università Ca’ Foscari Venezia) su “L’italiano liquido dei giovani liquidi. Cosa farne a scuola?”.

Il 15 ottobre alle 17:30 l'incontro verterà sul "Tradurre la Bhagavadgītā in latino e in esperanto". Introdurrà il tema Francesca Bertonazzi, docente di Discipline letterarie e latino al Liceo ginnasio “M. Gioia” di Piacenza, laureata magistrale in Lettere classiche all’Università di Parma con una tesi in Linguistica generale sul campo semantico della reincarnazione nella Bhagavadgītā, “Il canto del beato Signore”, uno dei testi più rilevanti della produzione indiana antica. 

Martedì 29 ottobre alle 17:30 relatrice sarà Emma Benecchi, studentessa magistrale di Lettere classiche e moderne, che presenterà il "Novum hoc inventum di Athanasius Kircher", già oggetto della sua tesi triennale. Athanasius Kircher, gesuita studioso del XVII secolo, conosciuto per aver cercato di interpretare i geroglifici egiziani, si è anche occupato di Interlinguistica. L’intento dichiarato, ossia quello di agevolare la comunicazione epistolare tra persone parlanti lingue diverse è perseguito da Athanasius Kircher impiegando, per esprimere i concetti, figure stilizzate riconducibili ai referenti reali, in una scelta dovuta probabilmente ai suoi studi sui geroglifici egiziani e sulla 'ars memoriae'.

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