Parma, 13 ottobre 2025 – Sarà Fortunato Ortombina, Sovrintendente e Direttore Artistico della Fondazione Teatro alla Scala, l’“Alumnus dell’anno” 2025 dell’Università di Parma: il suo sarà l’ottavo nome iscritto nell’albo d’oro del riconoscimento, istituito dall’Ateneo e dall’Associazione Alumni e Amici dell’Università di Parma per rendere omaggio a laureate e laureati che si siano particolarmente distinti con il loro percorso professionale, portando prestigio all’Università.

La cerimonia di consegna del Premio si terrà il 15 dicembre nella Sede centrale dell’Ateneo.

Nato a Mantova, Fortunato Ortombina ha profondi legami con Parma, non solo a livello accademico. 
Ha infatti compiuto gli studi musicali e umanistici al Conservatorio e all’Università di Parma. Dal 1980 al 1997 ha lavorato al Teatro Regio di Parma in qualità di professore d’orchestra, artista del coro, aiuto maestro del coro e maestro collaboratore (suggeritore, maestro di sala e di palcoscenico).
Si è laureato in Materie letterarie (Facoltà di Magistero) all’Università di Parma a pieni voti, con lode, nel 1987, con una tesi sul Teatro d’opera in Italia durante l'occupazione napoleonica, e seguendo corsi di filologia verdiana con Philip Gossett. Tra il 1988 e il 1990 ha collaborato al Festival Verdi con ricerche e pubblicazioni sulla civiltà musicale di Parma negli anni della formazione di Giuseppe Verdi.Successivamente ha preso parte al progetto di edizione delle opere di Giacomo Meyerbeer promosso dalla Ricordi di Monaco di Baviera e dall'Università di Bayreuth.
Dal 1990 al 1998 ha lavorato all’Istituto nazionale di studi verdiani con particolari responsabilità sia per lo studio e la trascrizione degli autografi del compositore, tra cui l’abbozzo di “La traviata”, sia per la pubblicazione dei suoi carteggi con Giulio Ricordi, Salvatore Cammarano e Antonio Somma.
Ha inoltre compiuto la catalogazione di tutte le lettere conservate a Sant’Agata.
Nel 1993 ha pubblicato l’unico autografo a oggi conosciuto di Giuseppe Verdi su testo di Alessandro Manzoni, «Sgombra, o gentil», uno studio sulla genesi di “Rigoletto” e parte della biografia verdiana pubblicata nel CD-Rom “Verdi” realizzato dall’editore De Agostini.
La pratica teatrale e gli studi musicologici hanno determinato nel loro complesso una formazione e un profilo professionale per i quali è stato chiamato ad assumere incarichi in alcuni tra i maggiori teatri d’opera italiani: dal 1997 al 1998 Assistente musicale della Direzione artistica del Teatro Regio di Torino; dal 1998 al 2001 Segretario artistico della Fondazione Teatro San Carlo di Napoli; dal 2001 al 2002 Direttore della Programmazione artistica della Fondazione Teatro La Fenice di Venezia; dal 2003 al 2007 Coordinatore della Direzione artistica della Fondazione Teatro alla Scala di Milano. 
Dall’a.a. 2005-2006 all’a.a. 2009-10 ha inoltre insegnato “Storia dei sistemi produttivi musicali” alla Facoltà di Musicologia dell’Università di Pavia, sezione di Cremona.
Dal gennaio 2007 è stato Direttore Artistico del Teatro La Fenice e dal novembre 2017 ne è divenuto anche Sovrintendente.
Dal 17 febbraio 2025 è Sovrintendente e Direttore Artistico della Fondazione Teatro alla Scala.

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