Giovedì 24 maggio alle ore 17, nella nuova sede della Fondazione Monteparma (Via Farini, 32/A), Paolo Apolito, professore di antropologia culturale all’Università Roma 3, racconterà il suo esperimento di traduzione di un saggio scientifico in forma di teatro. Apolito, infatti, ha trasformato il suo libro del 2014 Ritmi di festa. Corpo, danza, socialità in un monologo teatrale nel format denominato "antropologo a domicilio", che ha presentato in oltre 130 città d’Italia.L'incontro sarà preceduto alle ore 10, nell'Aula C del Plesso D'Azeglio (via Massimo D'Azeglio, 85) dalla performance Noi siamo i libri. Dopo l'introduzione di Martina Giuffrè e Mario Turci e il prologo La musica e la festa di Maddalena Scagnelli, con il contrappunto musicale fra i libri narrati di Fabio Paveto (piffero), Maria Maddalena Scagnelli (violino e voce) e Franco Guglielmetti (fisarmonica) del gruppo Enerbia, Vincenzo Padiglione interpreterà Dice che hanno visto la madonna (il Mulino, 1990), Bill Christain interpreterà Il cielo in terra (il Mulino, 1992), Pietro Clemente interpreterà Il tramonto del totem (Angeli, 1993), Stefano de Matteis interpreterà Internet e la madonna (Feltrinelli, 2002) e Sandro Simonicca interpreterà Con la voce di un altro (l’ Ancora, 2006)L'evento rientra tra le iniziative della rassegna “Cosa dicono oggi gli antropologi?" ideata e coordinata da Martina Giuffrè, docente di Antropologia culturale all’Università di Parma, e da Mario Turci, direttore del Museo “Ettore Guatelli”. PDF Programma della rassegna