Ha preso il via a novembre il progetto biennale VIVIEN - Victim Violence Educational Network, iniziativa formativa finalizzata a migliorare la capacità di assistere le donne vittime di violenza. Il progetto, cui partecipa una rete di organizzazione europee, è coordinato dalla Cooperativa Sociale Giolli con la partnership dell'Università di Parma e dell'Associazione Centro Antiviolenza.Vivien, finanziato dal Programma "Diritti, Eguaglianza e Cittadinanza" dell'Unione Europea, si propone di contrastare i rischi e i danni dovuti alla vittimizzazione secondaria attraverso il rafforzamento delle competenze delle figure professionali che hanno il primo contatto con le donne a rischio, o vittime di violenza: polizia, sistema giuridico, scuola, sistema socio-sanitario. Un'attenzione particolare sarà riservata alle forme di violenza verso donne con disabilità.Il progetto prevede una ricerca condotta dall'Università di Parma con l'obiettivo di analizzare dal punto di vista psico-sociale l'efficacia dei training svolti in tutta Europa per formare vari professionisti sul tema della violenza sulle donne. La ricerca sarà coordinata da Nadia Monacelli, docente di Psicologia dei conflitti e della violenza familiare, e fornirà ai partner le indicazioni su come costruire efficaci corsi di formazione che saranno avviati nei paesi coinvolti nell'arco di due anni.Partner esteri sono l'Università di Scienze Applicate di Satakunta (Facoltà della Salute e Welfare - Finlandia), l'Associazione BaBe - Be active. Be emancipated (Croazia), l'Associazione Eyes on four paws (Bulgaria) e il Centro Comunitario Culturale Kiril i Methodij (Bulgaria).