L’Università di Parma continua a crescere: i dati delle nuove iscrizioni per il 2019-2020 ai corsi di laurea triennali, magistrali e magistrali a ciclo unico testimoniano che prosegue il trend positivo avviato quattro anni fa e poi confermato.

L’incremento complessivo, rispetto all’anno scorso, è del +5,17%: 8.529 i nuovi iscritti complessivi al primo anno di triennali, magistrali a ciclo unico e magistrali contro gli 8.110 dell’anno accademico 2018-2019, con una crescita assoluta di 419 matricole.

I dati (che sono ancora parziali, quelli definitivi saranno disponibili nella primavera 2020) sono stati presentati questa mattina al ParmaUniverCity Info Point dal Rettore Paolo Andrei e dalla Pro Rettrice a Didattica e Servizi agli Studenti Sara Rainieri, che hanno sottolineato il valore della continuità della crescita.

  • Lauree magistrali al +15,46%: Parma scelta dagli studenti per i corsi di secondo livello
    Se il dato complessivo dei corsi dei due livelli (triennali, magistrali a ciclo unico, magistrali) attesta la crescita dell’Università di Parma al 5,17%, sono percentualmente i corsi magistrali quelli che crescono di più, con il loro +15,46%. Le lauree triennali e magistrali a ciclo unico crescono invece del +2,45%
     
  • Dipartimenti: l’incremento maggiore è del DUSIC
    A livello complessivo
    il Dipartimento che per numero di iscritti al primo anno aumenta di più in valore percentuale è il Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali - DUSIC, che tra corsi triennali, magistrali e magistrali a ciclo unico sfiora il 15% in più (+14.98%), seguito dal Dipartimento di Ingegneria e Architettura (+7,22%) e dal Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale (+7,07%). In flessione, invece, il Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco (-6,09%) e il Dipartimento di Scienze Medico-Veterinarie, che però ha una laurea magistrale avviata quest’anno e per la quale quindi non è possibile un confronto con il 2018-2019.
     
  • Provenienze: l’Ateneo conferma la sua forte attrattività fuori provincia e fuori regione. In crescita anche gli studenti stranieri
    Anche quest’anno l’Università di Parma si conferma ateneo fortemente attrattivo per gli studenti di fuori Parma. Circa il 45% delle matricole dei corsi triennali e magistrali a ciclo unico proviene da fuori regione. Migliora anche l’attrattività verso l’estero: gli studenti stranieri passano dallo 0,8% all’1,3%.
     
  • Genere: le donne sono il 58%
    L’Università di Parma attrae le studentesse, che tra gli iscritti al primo anno delle lauree triennali, magistrali e magistrali a ciclo unico “battono” gli studenti: 42,16% gli studenti, 57,84% le studentesse. Tra i Dipartimenti più “gettonati” dalle ragazze, a livello percentuale, sono intorno all’80% le nuove iscritte a corsi di studio del Dipartimento di Scienze Medico-Veterinarie (80,73%) e del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali – DUSIC (79,94%), mentre supera comunque il 70% il Dipartimento di Giurisprudenza, Studî Politici e Internazionali (71,17%). Resta invece largamente preponderante la componente maschile nei Dipartimenti di Scienze Matematiche, Fisiche e Informatiche (74,46% di studenti nuovi iscritti) e di Ingegneria e Architettura (73,46%).
    Il Dipartimento in cui, tra i nuovi iscritti, la presenza maschile e quella femminile sono più bilanciate resta quello di Scienze Economiche e Aziendali: studenti al 50,16%, studentesse al 49,84%.
     
  • Inclusione: Parma resta punto di riferimento
    L’Università di Parma, con il servizio Le Eli-Che, si conferma punto di riferimento importante per gli studenti appartenenti a fasce deboli, per i quali è attivo da anni un servizio che è fiore all’occhiello dell’Ateneo con specifiche strutture di affiancamento e accoglienza. I numeri 2019-2020 parlano di 224 studenti seguiti dal servizio, per un totale di 881 studenti iscritti.

«Sono dati di grande soddisfazione per tutte le persone che quotidianamente lavorano nell’Università e per l’Università – commenta il Rettore Paolo Andreie che ci spronano ad andare avanti nella direzione intrapresa, consapevoli del fatto che sia quella giusta. Una conferma ci è venuta anche dalla visita degli esperti dell’Agenzia Nazionale per la Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca - ANVUR, che ci hanno collocato in fascia A al primo posto in Italia tra le Università finora accreditate. Il + 5.17% complessivo di quest’anno è per noi molto positivo, perché consolida la crescita importante degli anni scorsi; e l’incremento a doppia cifra delle Lauree Magistrali, con il Dipartimento DUSIC che aumenta addirittura di quasi il 40%, è da rimarcare perché testimonia che gli studenti scelgono Parma, e la sua qualità complessiva, anche per i Corsi di secondo livello. Siamo particolarmente soddisfatti anche della crescita degli studenti stranieri che da Paesi lontani sono venuti a studiare a Parma, a testimonianza del grande lavoro svolto nell’ambito dell’internazionalizzazione dell’Ateneo».

«Le cifre ci dicono che l’Università di Parma conferma la sua capacità di attrazione, e questo è per noi molto significativo, nella consapevolezza di come il supporto dei futuri studenti e delle loro famiglie nell’effettuare scelte informate del percorso universitario abbia assunto un ruolo decisivo nel complesso e articolato processo di alta formazione delle nuove generazioni», afferma la Pro Rettrice Sara Rainieri.«Giovani provenienti da tutta Italia e dall’estero vengono a studiare nel nostro Ateneo, che lavora ogni giorno per offrire loro non solo un’elevata qualità didattica e servizi di alto livello ma anche, di concerto con le realtà territoriali, un contesto cittadino accogliente e sempre più a misura di studente. L’Ateneo si è impegnato molto in questi anni per sviluppare i servizi che vengono offerti sia agli studenti di Parma che ai fuori sede, anche grazie al progetto Parma Città Universitaria, nel quale abbiamo al nostro fianco il Comune, nonché pervalorizzare la partecipazione e il pieno coinvolgimento dei ragazzi nella vita universitaria, con l’obiettivo di sviluppare in loro, rispettandone esigenze e legittime aspettative, la capacità di generare e di condividere le proprie conoscenze favorendo, da laureati, un loro significativo contributo intellettuale per la crescita culturale ed economica del Paese.In questo senso la continua innovazione dell’offerta formativa è diretta conseguenza del dovere che abbiamo, come istituzione pubblica, nell’impegnarci per la formazione culturale e professionale delle nuove generazioni, mantenendo elevata la qualità dell’insegnamento che contraddistingue i nostri corsi di studio».

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