Articolazione del corso
Il corso di dottorato è di durata triennale.
Il corso fornisce una base disciplinare in psicologia dello sviluppo, psicologia sociale e psicologia clinica.
Crediti
Il numero di crediti complessivi da conseguire nel triennio è di 180 CFU.
1 CFU delle attività formative equivale a 6 ore accademiche di didattica.
Il numero di crediti annuali acquisibili è di 60 CFU ed è articolato in:
Attività formativa disciplinare e metodologica;
- Attività formativa di acquisizione di soft skills (presentare e discutere i risultati del proprio lavoro scientifico)
- Attività scientifica di training (confronto con il relatore di tesi, partecipazione a convegni, workshop, stage, seminari, summer schools, pubblicazioni, periodi di studio e ricerca all’estero)
- Attività didattica (didattica integrativa, tutorato, esercitazioni, per un massimo di 21 ore annuali)
- Ricerca (lavoro di tesi).
La distribuzione dei crediti da acquisire nelle diverse attività è riportata nella carta dei diritti e dei doveri del dottorando.
Assegnazione tutor e valutazione annuale
Dopo l’ammissione al corso, a ogni dottorando è assegnato entro ottobre dal collegio docenti un relatore di tesi, che fungerà da supervisore della ricerca.
Il dottorando discute ad inizio anno con il relatore il piano annuale dell’attività formativa, e quindi il bilanciamento dell’attività scientifica, didattica e di ricerca appropriata per lo svolgimento della tesi nell’anno in corso.
A fine anno, il dottorando sottopone all’approvazione del relatore la scheda consuntiva annuale delle attività svolte, inclusiva di un elenco analitico di tali attività e di una sintesi sulla attività di ricerca svolta (metodologia, obiettivi, risultati ottenuti etc). Il relatore verifica la coerenza dell’attività annuale svolta con il piano complessivo triennale delle attività formative, di training e di ricerca del dottorando, che poi trasmette al coordinatore del dottorato la scheda consuntiva firmata dal relatore.
Acquisita la scheda consuntiva annuale, il collegio dei docenti valuta la relazione sull’attività svolta e attribuisce un giudizio di idoneità che è vincolante per l’ammissione all’anno successivo.
Giudicata idonea la relazione annuale del dottorando, il collegio docenti dispone il riconoscimento dei CFU all’attività annuale svolta e trasmette all’ufficio dottorati.
Attività tipiche svolte nel triennio
Il dottorando del primo anno tipicamente definisce il tema della ricerca con il supporto del relatore, si impegna in un’analisi della letteratura e scrive almeno un articolo che sottopone a una rivista scientifica. Inoltre, prende parte ad attività formative disciplinari e metodologiche, partecipa alle attività formative di soft skills proposte dal collegio e ad altre attività scientifiche di rilievo.
Il dottorando del secondo anno tipicamente definisce il progetto di ricerca, procede alla raccolta dei dati e scrive almeno un articolo che sottopone a una rivista scientifica. Inoltre, integra la formazione disciplinare e le attività scientifiche, trascorre periodi di studio all’estero, partecipa a convegni nazionali e internazionali, e inizia a definire il piano di scrittura della tesi.
Il dottorando del terzo anno conclude, ove necessario, la raccolta dei dati e si dedica prioritariamente alla stesura della tesi.
Internazionalizzazione
Il corso di dottorato incoraggia la mobilità internazionale e soggiorni di studio all’estero durante il triennio. L’importo della borsa è aumentato per l’eventuale soggiorno all’estero per attività di ricerca nella misura del 50% per un periodo complessivamente non superiore a 18 mesi.
Il sito web dei corsi di dottorato dell’Università di Parma, e in particolare il Regolamento dei corsi di Dottorato dell’Università di Parma contengono informazioni dettagliate sulle modalità per accedere alla mobilità internazionale e per maturare i requisiti per il titolo di Doctor Europaeus.
È possibile seguire il Corso di Dottorato in co-tutela con un’Università straniera previo accordo con il relatore e stesura di una convenzione tra le due Università. La co-tutela può essere attivata, previa approvazione del Collegio dei Docenti, a favore di dottorandi iscritti al primo o al secondo anno di corso, al fine di consentire lo svolgimento del programma di ricerca presso entrambe le sedi contraenti.
L’eventuale attività scientifica svolta all’estero in mobilità internazionale viene calcolata fino a un massimo di 5 CFU al mese, ed è integrativa rispetto all’attività formativa svolta presso l’Università di Parma.
Attività didattica
Il dottorando può svolgere attività didattica (facoltativa) fino a un massimo di 21 ore l’anno; tale attività (lezioni, seminari, attività didattica integrativa, tutoraggio per laureandi) non prevede la partecipazione alle commissioni di esame e deve svolgersi su argomenti pertinenti il progetto di ricerca; tale attività andrà rendicontata nella voce “altre attività” della scheda consuntiva di fine anno. L’attività didattica potrà essere affidata al dottorando con il consenso stesso. Il dottorando può svolgere attività di tutor di Dipartimento o di Corso di studio previa autorizzazione da parte del Coordinatore.
Commissione giudicatrice e conseguimento del titolo
L’art. 7 del Regolamento dei corsi di Dottorato dell’Università di Parma, e la voce “esame finale” presente sul sito web dei dottorati dell’Università di Parma, contengono la normativa vigente e informazioni dettagliate sulle modalità di presentazione della tesi alla fine del triennio, la valutazione da parte di docenti/esperti esterni, la formazione della commissione giudicatrice, l’esame finale e il conseguimento del titolo.