Giovedì 10 novembre, con inizio alle 9:30 nell’Aula Presidenza di via d’Azeglio 85, si terrà l’incontro “Donne e medicina nel mondo antico – Papiri e altre fonti”,organizzato dal Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali-DUSIC dell’Università di Parma.La XVI Giornata di Studio di Papirologia, dedicata come di consueto alla memoria di Isabella Andorlini, docente e papirologa di fama internazionale prematuramente scomparsa nel 2016, affronta quest’anno il tema del rapporto tra donne e medicinanel mondo antico, riunendo una serie di interventi di studiosi che si occuperanno di vari aspetti del lato femminile della medicina nell’arco dei secoli dall’Antichità al Medioevo. Dopo i saluti istituzionali di Massimo Magnani, ordinario di Letteratura greca e Coordinatore dell’Unità di Antichistica del Dipartimento DUSIC, Fausto Pagnotta, antichista e docente a contratto di Storia del pensiero politico e di Storia delle donne nel pensiero politico, proporrà una panoramica generale sul tema Donne e sapienza medica: una questione antica oltre gli stereotipi di genere. L’egittologa Elena Urzì parlerà di Donne medico nell’Egitto antico: dall’umano al divino, mentre Alfredo Buonopane, epigrafista e storico romano dell’Università di Verona, illustrerà Le obstetrices nel mondo romano: i dati della documentazione epigrafica. Esther Carra, dottoressa di ricerca in Scienze dell’Antichità e Archeologia presso le Università di Pisa, Siena e Parigi (Sorbona), parlerà poi de La figura dell’ostetrica in Sorano. Alle testimonianze dei papiri greci sono dedicate le presentazioni di Nicola Reggiani, ricercatore di Papirologia a Parma e organizzatore della giornata, su Medicina al femminile nei papiri greci d’Egitto, e di Alessia Bovo, collaboratrice dell’insegnamento parmense di Papirologia, che discuterà Un frammento di un possibile trattato ginecologico (P.Duk. inv. 1037). Concluderà la giornata Stefania Voce, docente di Letteratura latina medievale e umanistica a Parma, con La medicina delle erbe e delle pietre preziose in Ildegarda di Bingen.La valorizzazione dell’apporto storico, sociale e culturale della componente femminile rappresenta oggi un filone di ricerca che trova sempre più spazio all’interno degli studi umanistici, in tutte le possibili declinazioni disciplinari. La storia della medicina antica e medievale offre numerosi spunti di riflessione, tra figure consacrate dalla tradizione letteraria, dall’ateniese Agnodice, che si dovette travestire da uomo per imparare ed esercitare l’arte medica, alla sfuggente Metrodora, autrice di un ricettario ginecologico datato al II oppure al VII secolo d.C., da Trotula, esponente della scuola medica salernitana, a santa Ildegarda di Bingen, mistica, guaritrice, erborista, dottore della Chiesa. Numerose le testimonianze nelle epigrafi e nei papiri di più o meno anonime operatrici sanitarie greche e romane – mediche e/o ostetriche – che mettevano il proprio sapere al servizio della parte femminile della popolazione.L’incontro, che si svolge in presenza e aperto a tutti gli interessati, può essere seguito in diretta sulla piattaforma Zoom (bit.ly/gdsp2022) e su Facebook (@papyrotheke). Il programma completo è scaricabile dalla pagina web http://www.papirologia.unipr.it/eventi/gds/2022. Per informazioni: nicola.reggiani@unipr.it. Locandina