Verrà presentato martedì 19 novembre alle 17:30 a Teatro Due il volume Rencontre - Le nouvel humanisme de Wajdi Mouawad, con l’autrice Simonetta Valenti, docente di Letteratura francese dell’Università di Parma e Pro Rettrice per l’Internazionalizzazione, e il regista Vincenzo Picone. Autrice di diverse pubblicazioni internazionali dedicate al Simbolismo e ai suoi rappresentanti e ai grandi protagonisti del panorama letterario francese del XIX secolo, la prof.ssa Valenti ha focalizzato i suoi studi più recenti sulla letteratura di Wajdi Mouawad.

A seguire, alle 19, verrà messo in scena per la prima volta in teatro il classroom play ispirato alla drammaturgia di Wajdi Mouawad e giunto nelle scuole alla sua centododicesima replica Prof., cosa vuol dire essere vivi?, a cura di Vincenzo Picone e liberamente tratto da Assoiffés di Wajdi Mouawad.

Wajdi Mouawad è uno degli autori più interessanti della nuova drammaturgia europea. Artista poliedrico, Mouawad è al contempo scrittore, drammaturgo, regista e attore; in Canada e in Francia, dove è stato nominato Chevalier de l'Ordre National des Arts et des Lettres, è considerato uno degli autori di teatro contemporaneo più importanti degli ultimi anni. Di questo autore Fondazione Teatro Due ha commissionato per la prima volta in Italia la traduzione di Littoral, messo in scena in prima nazionale nel 2017 dal regista Vincenzo Picone. Vicino nella sua produzione a temi urgenti per le nuove generazioni, Mouawad ha ispirato anche la classroom play curata da Vincenzo Picone e prodotta da Fondazione Teatro DueProf., cosa vuol dire essere vivi?,uno spettacolo che è diventato un piccolo “caso” per la forza con la quale ha toccato l’emotività del considerevole numero di studenti che lo hanno vistorappresentato in tutti gli istituti superiori di Parma e Provincia.
La letteratura di Mouawad ha saputo imporsi grazie alla portata poetica che ispira le sue pièces, grazie all’ardire delle sue sperimentazioni drammaturgiche e stilistiche e per la bruciante attualità dei temi che tratta. Ne è un esempio Prof., cosa vuol dire essere vivi?, spettacolo che ha come centro d’interesse il tumultuoso mondo dell’adolescenza con tutte le sue contraddizioni e le sempre più attuali problematiche legate al conflitto generazionale, spesso specchio di molti atteggiamenti di rifiuto della realtà e di chiusura da questa. Sullo sfondo, quasi da film noir, di un ritrovamento di due corpi abbracciati in fondo ad un fiume si staglia l’ironica e quanto mai dissacratoria storia dei due protagonisti (interpretati da Giulia Pizzimenti e Davide Gagliardini) che, ripercorrendo tutta una serie di volontari cliché sui giovani d’oggi, sembrano porci difronte alla responsabilità di una consegna, la consegna di un mondo sempre più corrotto e privo di punti di riferimento. Cercheranno di interrogare i loro coetanei sulle loro esigenze e le loro spinte emotive e intellettuali, partendo dalla ricerca di quello che può essere definito come una possibilità di salvezza per il singolo individuo e, forse, per tutta l’umanità: la Bellezza. Mettere le nuove generazioni al centro di una riflessione teatrale e davanti il loro mondo frastagliato significa creare una sana opportunità di riflessione su quello che ci sta accadendo oggi.

Per info e prenotazioni:
biglietteria@teatrodue.org - 0521 230242

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