Il riconoscimento, destinato alla migliore tesi di laurea in Interlinguistica ed Esperantologia, è stato conferito alla Dott.ssa Antonella Strano

Giovedì 23 ottobre alle ore 11.30, nell’Aula dei Cavalieri del Palazzo Centrale dell’Università di Parma (via Università 12), si terrà la cerimonia di consegna del V Premio di laurea “Giorgio Canuto” per la migliore tesi di laurea in Interlinguistica ed Esperantologia.

La cerimonia si aprirà con i saluti di Maria Cristina Ossiprandi, Pro Rettrice per l’Area Didattica e Servizi agli Studenti, di Giuseppe Gilberto Biondi, Direttore del Dipartimento di Antichistica, Lingue, Educazione, Filosofia - A.L.E.F., e di Davide Astori, docente del Dipartimento A.L.E.F. e organizzatore dell’evento.

Nel corso della cerimonia interverrà Luigia Oberrauch Madella, Presidente dell’Associazione Esperanto “Giorgio Canuto” di Parma, che conferirà il premio ad Antonella Strano, laureatasi nel ciclo triennale all’Università degli Studi di Palermo con la tesi L’invenzione linguistica per la comunicazione internazionale e l’Esperanto.

Sarà inoltre presentato, da parte di Michela Lipari, Presidente della Federazione Esperantista Italiana, il volume La Premio «G. Canuto» por magistriĝa disertacio pri Interlingvistiko kaj Esperantologio. Kvin jaroj da (inter)lingvistikaj pliprofundigoj en Parma (a cura di D. Astori, FEI, Milano 2014), realizzato per l’occasione dei cinque anni di esistenza del Premio.

Chiuderà la mattinata Fiorenzo Toso, socio-linguista dell’Università degli Studi di Sassari, con una prolusione che verterà sul tema La lingua degli altri.

Seguirà nel pomeriggio, dalle ore 16,30, nell’Aula B del Plesso D’Azeglio, la tavola rotonda Italiano in Europa: lingua di minoranza?, cui parteciperanno Augusto Carli, sociolinguista, dell’Università di Reggio-Modena (Quale(i) lingua(e) per la scienza?), Michele Giovannini, giurista, del Politecnico di Milano (I perché di una scelta anglofona), Marco Mezzadri, glottodidatta, dell’Università di Parma (Un contributo al concetto di ‘lingua veicolare’) e Fiorenzo Toso, socio-linguista, dell’Università di Sassari (Politiche linguistiche: le ragioni della tutela).

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