Martedì 4 dicembre alle 18:45, al Centro Giovani Esprit di via Emilia Ovest, 18/a, nuovo appuntamento con la rassegna Cosa dicono oggi gli antropologi? La città. Sguardi sul contemporaneo, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma, dall’Università di Parma, dalla Fondazione “Museo Ettore Guatelli” e dalla Fondazione Monteparma, in collaborazione con il CAPAS - Centro per le Attività e le Professioni delle Arti e dello Spettacolo dell’Università e il Teatro delle Briciole.

L’incontro, dal titolo Antropologi al supermercato, sarà tenuto da Caterina Di Pasquale, docente dell’Università di Pisa, che parlerà del valore simbolico del cibo, in linea con l’intento della rassegna, ideata e coordinata da Martina Giuffrè, docente di Antropologia Culturale all’Università di Parma, e da Mario Turci, direttore del Museo “Ettore Guatelli”, di riportare al grande pubblico i risultati raggiunti dall’antropologia culturale nell’ambito delle analisi e riflessioni sul contemporaneo.

La riflessione che verrà condotta dalla professoressa Di Pasquale si situa in un rinnovato orizzonte, nel quale l'esperienza culinaria diventa unità di studio in cui al centro vengono messe le persone, le loro storie e le carriere di consumatori, per comprendere il loro modo di posizionarsi, e quindi distinguersi, a partire da una necessità universale: nutrirsi e nutrire.

L’esperienza del cibo è oggi tutt’altro che elementare e riflette i cambiamenti e le continuità della realtà contemporanea. Le fasi (raccolta, preparazione, distribuzione e uso) non sono più situate entro processi facilmente circoscrivibili, ma si sono complicate, mentre i tempi (quotidiano, festivo e libero) si sono sovrapposti e stratificati scardinando i calendari consuetudinari. Lo stesso si può dire per le pratiche e per le loro oggettivazioni nella realtà sociale.

L’ingresso è gratuito e libero sino ad esaurimento posti. La partecipazione agli incontri è valida come aggiornamento per gli insegnanti che si iscriveranno attraverso la piattaforma S.O.F.I.A.

 

Caterina Di Pasquale è ricercatrice in Antropologia Culturale, Dipartimento Civiltà e Forme del Sapere, Università di Pisa, membro della redazione della rivista “Lares” e della rivista “Studi Culturali”. Gli ambiti principali della sua indagine sono l’alimentazione e il consumo, la cultura materiale, la memoria, il patrimonio, la guerra e la violenza. Recentemente ha avviato un progetto di ricerca interdisciplinare sulle variabili culturali della donazione degli organi. Tra le sue pubblicazioni il libro “Il ricordo dopo l'oblio. Sant'Anna di Stazzema, la strage, la memoria”, edito nel 2010 da Donzelli, “Grammatiche della violenza. Esplorazioni etnografiche tra guerra e pace”, edito da Pacini nel 2013. In corso di pubblicazione per Il Mulino il libro “Culture della memoria: commemorazioni, testimonianze, rievocazioni” (2018).

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