Da venerdì 5 a domenica 7 luglio è in programma a Berceto, all’interno del Coscienza Festival – Percorsi di consapevolezza, la mostra Segni. Un percorso nel mo(n)do di sé, organizzata da alcuni studenti dell’Università di Parma.

L’iniziativa ha preso le mosse dal corso di Linguistica generale, tenuto durante l’anno da Davide Astori, docente del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Università di Parma, grazie alle sollecitazioni arrivate da diverse persone nel corso delle lezioni.

Per Davide Astori, che ha coordinato il gruppo degli studenti, «la polisemia del titolo mira a indagare in che modo e con quali mezzi, dinamiche o codici l’essere umano scrive sé stesso, la sua esperienza, memoria, coscienza nel mondo: lo “scriversi nel mondo” è fra i principali fils rouges che hanno guidato il ragionamento sulla consapevolezza dell’esistenza umana anche attraverso la scrittura. La vita scrive nel tempo sull’uomo e sulla Terra, l’uomo nel tempo scrive della vita sulla Terra e su sé stessi in diversi modi, dal movimento, sotto forma di danza o semplicemente del camminare (orme lasciate sul terreno), alle memorie, impresse sulla pelle con i tatuaggi, dalle epigrafi e i diari alle espressioni del volto».

Fra le parole-chiave di un percorso che si offre come esperienziale prima ancora che contenutistico vi sono almeno, in accordo con l’evento generale che lo accoglie e lo ospita: “espressione”, “coscienza”, “memoria”, “comunicare”, “maschera”.

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