Si terrà venerdì 6 dicembre alle ore 17 nel Plesso D'Azeglio, presso l'Aula Seminari dell'Unità di Filosofia (Via Massimo D'Azeglio, 85 - terzo piano), il primo incontro del ciclo di seminari Possibile/Impossibile. Teoria, arte, politica, a partire da "L'immanence des vérités" di Alain Badiou, a cura di Stefano Calzolari e Valerio Romitelli.

Il secondo incontro si svolgerà venerdì 20 dicembre.

Con la pubblicazione di L'immanence des vérités. L'être et l'événement, 3 (2018), Alain Badiou ha completato la terza e ultima parte della sua fondamentale opera filosofica dopo L'essere e l'evento (1988) e Logiques des mondes (2006). Di Badiou sono relativamente noti, in Italia, alcuni importanti scritti (come Il secolo, Manifesto per la filosofia 1 e 2, Sarkozy: di cosa è il nome? , Metapolitica ...), mentre decisamente meno conosciuta è la sua opera principale. Che significato può avere allora trattare di un testo decisamente complesso, peraltro non ancora tradotto, e che viene a concludere una trilogia sviluppata nel corso di trent'anni? E questo, in un ambito evidentemente non accademico, anche se in Italia la ricezioneaccademica di Badiou non è certo particolarmente diffusa. La risposta – e la proposta – risiede certo nel merito e nella forza del pensiero militante di Badiou, ma soprattutto nel fatto che quest'opera, ancora più di altre, è una esplicita battaglia contro l'idea di un mondo chiuso, finito, solo ripetibile nelle sue forme oppressive e nella sua sostanziale immutabilità. E una battaglia teorica per l'apertura di una breccia, per dare luogo a quei "possibili" che invece vengono quotidianamente negati o oscurati, nei più diversi campi. E per un'idea di verità né mistica, né romantica, ma totalmente immanente alla vita e alla materialità di questo mondo. Sotto questo aspetto, allora, L'immanence des vérités può essere l'occasione non solo per un avvicinamento (dichiaratamente selettivo e mutilo) a questo testo e al pensiero di Badiou, ma per una discussione più larga rispetto a idee, a indicazioni, magari embrionali, a possibili percorsi e fronti da aprire. Compresi, ovviamente, i punti critici di questo pensiero, le sue modalità irrisolte, o gli ambiti, filosofici e non, di riferimento, di verifica, di sperimentazione.

La partecipazione è gratuita. Per informazioni e iscrizioni: 3290224704 - naphtaonline@gmail.com

Modificato il