Questa mattina si è tenuta al ParmaUniverCity Info Point la conferenza stampa di presentazione della Rassegna “Libri di Storia – Incontri con gli Autori” organizzata dall’Università di Parma con il patrocinio del Comune di Parma.

Sono intervenuti il Rettore dell’Università di Parma Paolo Andrei, il Pro Rettore per la Terza Missione Fabrizio Storti, il coordinatore scientifico Piergiovanni Genovesi, il Direttore del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali Diego Saglia, il Direttore del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali Luca di Nella, e Marco Pegazzano, referente per il Settore Valorizzazione Patrimonio e Sistema Museale del Comune di Parma.

Gli incontri della rassegna “Libri di Storia” si terranno a Palazzo del Governatore (piazza Garibaldi) alle ore 17 dei giorni 19 marzo, 10 aprile e 7 maggio, rispettivamente con Andrea Addobbati (autore di “Facchinerie. Immigrati bergamaschi, valtellinesi e svizzeri nel porto di Livorno - 1602-1847”), Daniele Marchesini (“Bianchi. Una storia italiana”) e Gigliola Fragnito (“Rinascimento perduto. La letteratura italiana sotto gli occhi dei censori - secoli XV–XVII”).

«Libri di Storia – Incontri con gli Autori» è un’iniziativa promossa dall’Università di Parma all’interno delle azioni di Terza Missione dell’Ateneo (delega rettorale per le iniziative culturali di carattere storico assegnata al prof. Piergiovanni Genovesi) volte a contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della Società, comunicando e divulgando la conoscenza attraverso una relazione diretta con il territorio e con tutti i suoi attori. La presentazione di una serie di novità editoriali di storia, alla presenza degli autori, si propone sia di far conoscere più da vicino alla città la ricerca svolta all’interno dell’Ateneo cittadino e, più in generale, di favorire la diffusione della conoscenza storica al fine di leggere in modo più profondo, articolato e dialogante il mondo attuale.

La partecipazione alle presentazioni è valida come aggiornamento per gli insegnanti che si iscriveranno attraverso la piattaforma S.O.F.I.A.

 

SCHEDE DEI LIBRI

Andrea Addobbati
“Facchinerie. Immigrati bergamaschi, valtellinesi e svizzeri nel porto di Livorno - 1602-1847”

Sin dal Medioevo l'area alpina fornì le braccia per i lavori più umili alle economie urbane di pianura e agli scali marittimi. Sono brentadori, carbonari, carriolai, cestaroli e facchini. I camalli di Genova, il cui più antico statuto è del 1340, erano tutti montanari della Val Brembana. Anche i bastagi dei fondaci veneziani scendevano dalla Bergamasca, mentre si dice che i lavoratori di Urgnano fossero già impiegati come uomini di fatica dalla Dogana di Pisa nel XIII secolo. Sono le avanguardie di un movimento migratorio che si farà molto intenso tra '400 e '500. Nelle città di mercato il facchinaggio aveva una sua gerarchia interna, e un suo cursus honorum, che culminava con l'aggregazione in una compagnia privilegiata incaricata dai pubblici poteri di maneggiare e trasportare le merci sottoposte al dazio. Compagnie del genere ce ne furono ad ogni snodo doganale della rete commerciale italiana, specialmente nei porti marittimi, ed erano tutte formate da lavoratori immigrati. Il volume ripercorre la storia della Compagnia dei facchini della Dogana di Livorno dalla fondazione, nel 1602, fino alla soppressione, tenendo presenti le due prospettive attraverso le quali è possibile osservarla: la prospettiva marittima, quella del porto dove gli immigrati svolgono la loro attività, e la prospettiva alpina, quella delle famiglie e delle comunità di origine. Alla fine si scoprirà che una medesima storia può essere raccontata in maniere molto diverse.
(dal sito della casa editrice ETS)

Daniele Marchesini
“Bianchi. Una storia italiana”

Bianchi uguale bicicletta, uguale ciclismo. Nome, marchio, colori inconfondibili: Bianchi ha tracciato la strada della bicicletta, ha fatto la storia del ciclismo. Una strada e una storia tutte da raccontare, come una lunga appassionante corsa iniziata che era ancora Ottocento e che oggi nel Duemila continua a far battere il cuore di milioni di appassionati. Ancora oggi, le biciclette Bianchi sono strumento quotidiano e allo stesso tempo oggetto di culto sportivo: la garanzia della qualità, i durata e di eleganza, con in più il fascino dei grandi campioni e delle vittorie sulle strade di tutto il mondo.
(dal sito della casa editrice Bolis)

Gigliola Fragnito
“Rinascimento perduto. La letteratura italiana sotto gli occhi dei censori - secoli XV–XVII”

Anche se gli indici romani dei libri proibiti del Cinquecento registrano un numero esiguo di autori e di opere letterarie, gli interventi sulla letteratura di svago furono molto ampi. Dalla novellistica al romanzo cavalleresco, al poema biblico, alla satira: i censori individuavano ovunque segni di anticlericalismo, lascivia e oscenità, o commistione fra sacro e profano, fra pagano e cristiano. Il libro ricostruisce i meccanismi che portarono alla distruzione di un vastissimo patrimonio culturale, alla manipolazione di opere mediante l’espurgazione, a profonde trasformazioni di generi letterari, come pure alla prassi dell’autocensura. Se lo scopo dell’azione repressiva era la moralizzazione dei fedeli, non vi è dubbio che, unita alla rimozione della Sacra Scrittura e dei libri di contenuto biblico in volgare, alla liturgia e alla recita delle preghiere in latino, essa consentì alla Chiesa di esercitare più facilmente il suo potere sulle menti e sulle coscienze, riducendo i fedeli a «minorenni perpetui».
(dal sito della casa editrice Il Mulino)

Modificato il