Parma, 30 settembre 2024 – Martedì 15 ottobre, alle ore 16:30 nell'Aula C del Plesso D'Azeglio (strada Massimo D'Azeglio, 85) si svolgerà il primo seminario del ciclo di incontri “La poesia greca (VI Ciclo – a.a. 2024-25)”, relatore Giulio Massimilla (Università di Napoli Federico II), sul tema La graduale ‘rinascita’ della Chioma di Berenice di Callimaco.

Il seminario, organizzato dal Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Ateneo di Parma con il patrocinio della Delegazione di Parma dell’Associazione Italiana di Cultura Classica (AICC), fa parte di un ciclo di incontri sulla poesia greca che da anni vede coinvolti docenti italiani e stranieri, massimi esponenti degli studi relativi a questo campo d’indagine. 

Referente scientifico del ciclo di incontri: prof.ssa Anika Nicolosi (Università di Parma)

Per informazioni: aicc@unipr.it


Giulio Massimilla è Professore Ordinario di Lingua e letteratura greca nell’Università di Napoli Federico II. Ha condotto i suoi studi in vari campi della letteratura greca, adottando molteplici approcci di ricerca: la critica testuale, basata soprattutto sui papiri, ma anche sulla tradizione diretta e indiretta medievale; la ricostruzione tematica di testi frammentari; l’esegesi ad ampio raggio; la critica letteraria e stilistica; l’intertestualità e lo studio delle tradizioni letterarie; l’indagine storico-letteraria e cronologica. Si è particolarmente interessato alla poesia ellenistica. 
Ha realizzato un’edizione critica degli Aitia di Callimaco, con introduzione, traduzione e vasto commento, in due volumi (1996 e 2010). A Callimaco ha anche dedicato numerosi saggi. Si è occupato di altri poeti ellenistici, quali Arato, Teocrito, Apollonio Rodio, Licofrone, Euforione, Nicandro e gli epigrammisti. Ha trattato l’epica arcaica e la lirica (soprattutto Stesicoro). Ha scritto sul dramma classico, sia tragico (Sofocle) sia comico (Anassandride), e sull’antica retorica e critica letteraria. Ha studiato l’epica imperiale e tardoantica (Pseudo-Oppiano, Quinto Smirneo, Pseudo-Manetone, Nonno di Panopoli). Ha indagato il romanzo greco, con particolare attenzione per le Etiopiche di Eliodoro. Ha scritto sulla fortuna dell’antichità classica nella letteratura contemporanea (Giovanni Pascoli, Marguerite Yourcenar, Vladimir Nabokov). Si è spesso occupato di papirologia letteraria. 
È stato relatore in vari congressi nazionali e internazionali. È socio ordinario dell’Accademia di Archeologia, Lettere e Belle Arti in Napoli (interna alla Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti in Napoli). È uno dei Direttori scientifici della collana di studi “Filologia e Tradizione Classica” (Napoli, Satura editrice). È membro del Comitato scientifico delle pubblicazioni dell’Associazione Internazionale di Studi Tardoantichi (AIST), del Consiglio di gestione del Centro interdipartimentale “V. Arangio Ruiz” di Studi storici e giuridici sul mondo antico e del Comitato scientifico della rivista “Atene e Roma”. È referee per numerose riviste nazionali e internazionali.

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