Riprende mercoledì 16 novembre la rassegna Libri di storia – Incontri con gli autori, organizzata dal Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese culturali dell’Università di Parma in collaborazione con il Comune di Parma. Coordinatore scientifico della rassegna, che sarà ancora nella forma di seminari/webinar, quindi sia in presenza che online, è Piergiovanni Genovesi, docente di Storia contemporanea in Ateneo e Delegato del Rettore per le iniziative culturali di carattere storico.

Al centro di ogni incontro c’è un libro, una novità editoriale d’argomento storico, intorno al quale si organizza la discussione alla presenza dell’autore e di altri esperti: una riflessione a più voci aperta a tutti gli interessati che si propone sia di far conoscere più da vicino alla città la ricerca svolta all’interno dell’Ateneo sia, più in generale, di favorire la diffusione della conoscenza storica e delle sue tante potenzialità.

16 novembre, ore 11.30 - La città dei lumi. La petite capitale del Du Tillot fra utopie e riforme di Claudio Bargelli
Protagonista del primo appuntamento, che si terrà mercoledì 16 novembre alle 11:30 nell’Aula E della Palazzina Feroldi (via Kennedy 8), è il volume La città dei lumi. La petite capitale del Du Tillot fra utopie e riforme (Mup 2021) di Claudio Bargelli. L’incontro, organizzato anche in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Ateneo, sarà aperto dai saluti di Piergiovanni Genovesi, Diego Saglia, Direttore del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese culturali e Mario Menegatti, Direttore del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali. A seguire dialogheranno con l’autore i docenti dell’Università di Parma Fabrizio Solieri e Alberto Grandi.

Durante il ventennio del ministro francese Leon Guillaume Du Tillot (1749-1771), Parma assurge a fervido laboratorio di sperimentazione delle riforme, segnando, tra l’altro, un punto di non ritorno nel lungo percorso evolutivo verso la città moderna. L’operato del ministro delle finanze è orientato a sanare la gracilità del sistema economico della capitale ducale borbonica, agendo su più fronti: economico, assistenziale e urbanistico.
La città-reggia farnesiana viene così soppiantata dall’operosa città delle manifatture, dei commerci, dei fermenti economici e sociali e viene ridotta l’endemica piaga della mendicità, con il connesso affiorare di specifici istituti di cura. Parallelamente emergono interessanti mutamenti nella storia del costume: i locali à la page vanno affermandosi come brillanti centri della vita intellettuale, luoghi di ritrovo di letterati e artisti, dove va germogliando la civiltà delle buone maniere. Nella cosmopolita società illuminista, gli sfavillanti caffè si contrappongono deliberatamente alle caliginose penombre delle vetuste osterie nel celebrare l’irradiante alba della ragione sulle torpide nebbie dello spirito.
Frutto di un pluriennale lavoro di studio sulle carte di archivio, talora inedite, questo volume delinea ancor più nitidamente i contorni di un riformatore, figlio dell’età dei Lumi, che si muove abilmente sullo scenario di una piccola capitale in bilico fra utopie e riforme, spalancando le porte a un mondo nuovo.

Claudio Bargelli insegna Storia del pensiero economico e Storia delle carestie nel Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Parma.
I suoi interessi di ricerca spaziano dall’età di mezzo all’età contemporanea, con particolare attenzione alle trasformazioni sociali, urbanistiche e ambientali della città settecentesca e del pensiero economico e assistenziale.
Tra le principali e più recenti pubblicazioni, oltre a vari saggi su riviste nazionali, Dall’empirismo alla scienza. L’agricoltura parmense dall’età dei Lumi al primo conflitto mondiale (Edizioni Goliardiche, 2004) e Dal necessario al superfluo. Le arti alimentari parmensi tra medioevo ed età moderna (Franco Angeli, 2013).

21 novembre, ore 16.30 - Tra Londra e Firenze. Letterati, diplomatici ed editori nel primo Settecento italiano di Simone Forlesi
Il secondo appuntamento si terrà lunedì 21 novembre alle 16:30 nell’Aula K1 del Plesso D’Azeglio-Kennedy e sarà dedicato al volume Tra Londra e Firenze. Letterati, diplomatici ed editori nel primo Settecento italiano (Edizioni della Normale, 2021) di Simone Forlesi.
L’incontro sarà aperto dai saluti di Piergiovanni Genovesi. A seguire dialogheranno con l’autore Nicola Catelli (Università di Parma) e Niccolò Guasti (Università di Modena e Reggio), moderati dalla docente del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese culturali Donatella Martinelli.

Una rete fitta - ma non immediatamente evidente - di rapporti personali e sodalizi letterari unisce i diplomatici britannici di stanza in Toscana e alcuni letterati italiani attivi nei primi decenni del Settecento tra Firenze e Londra, studiosi di antiquaria e di lingua. In questo circuito si collocano iniziative editoriali di grande rilievo, grazie alle quali alcune opere al centro del confronto critico europeo vengono diffuse in traduzione italiana, mentre testi censurati in Italia riescono a vedere la luce in Inghilterra nella loro veste integrale. Fu una vicenda condizionata dalla crisi della dinastia medicea e dalla spinta alla ricerca di nuovi modelli letterari, aperti ai contenuti del moderno dibattito scientifico-filosofico e a una interpretazione inedita della tradizione classica. Il volume ne ricostruisce gli snodi fondamentali, individuando linee di continuità e dissensi, alla luce di una documentazione in buona misura inedita.

Simone Forlesi, laureato in Lettere classiche all’Università di Parma, è stato allievo del corso di perfezionamento in ‘Discipline letterarie e filologiche moderne, linguistiche’ presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, conseguendo cum laude il relativo titolo. Attualmente è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Filologia Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa. Oltre a diversi lavori sulla cultura letteraria erudita italiana e sui rapporti culturali fra Italia e Inghilterra nel Settecento, i suoi studi sono venuti concentrandosi in particolare sulla Chioma di Berenice di Ugo Foscolo, sulle Novelle di Matteo Bandello e sulla ricezione dell’opera machiavelliana.


La partecipazione agli incontri è valida come aggiornamento per gli insegnanti che si iscriveranno attraverso la piattaforma S.O.F.I.A.

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