Il 21 e il 22 novembre, a partire dalle 10, nell'Auditorium del Palazzo del Governatore, il Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Università di Parma e l'Istituto Alcide Cervi di Gattatico (RE) hanno organizzato un convegno dal titolo Il paesaggio violentato. Le due guerre mondiali, le persone, la natura che ospiterà docenti, ricercatori e studiosi provenienti da università italiane ed estere. L'iniziativa rientra nell'ambito della Convezione tra l'Università di Parma e il Comitato Scientifico dell'Istituto Cervi, con il patrocinio del Comune di Parma.

Il convegno si aprirà con i saluti istituzionali del prof. Paolo Andrei, Rettore dell'Università di Parma, Michele Guerra, Assessore alla Cultura del Comune di Parma e Albertina Soliani, Presidente dell'Istituto Alcide Cervi.

Ispirato dalla lezione di Emilio Sereni sulle trasformazioni storiche del paesaggio, l’evento - nel contesto segnato dal Centenario della Grande Guerra e dalla continua presenza della guerra nella nostra realtà odierna - intende studiare come i due conflitti mondiali del secolo scorso abbiano non solo determinato la perdita di decine di milioni di vite umane, ma anche la radicale modifica di tanti paesaggi, attraverso la distruzione di intere città fino alle devastazioni delle realtà rurali. Saranno proposti anche nuovi spunti di riflessioni, legati per esempio alle sofferenze del mondo animale, anch'esso vittima delle guerre, al pari delle persone e dei paesaggi.

Partendo dalla considerazione che ormai nel nostro tempo ciò che riteniamo "naturale" è in realtà frutto di modifiche apportate nei secoli dall'uomo, gli interventi proposti porranno l'attenzione sullo stretto legame tra paesaggio materiale e realtà umane, analizzando i cambiamenti delle zone alpine italiane durante la Prima Guerra Mondiale e alcuni casi di studio (Oradour, Lidice, Monte Sole, Val Grande) in cui il paesaggio è stato devastato in connessione con le stragi nazifasciste compiute ai danni delle persone.

 

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