(Ultimo aggiornamento 16 dicembre 2025) Parma, 15 dicembre 2025 – È Fortunato Ortombina, Sovrintendente e Direttore Artistico della Fondazione Teatro alla Scala, l’Alumnus dell’anno 2025 dell’Università di Parma. Il suo è l’ottavo nome iscritto nell’albo d’oro del riconoscimento, istituito dall’Ateneo e dall’Associazione Alumni e Amici dell’Università di Parma per rendere omaggio a laureate e laureati che si siano particolarmente distinti con il loro percorso professionale, portando prestigio all’Università.

Rivedi la cerimonia

Fortunato Ortombina si è laureato in Materie Letterarie all’Università di Parma (facoltà di Magistero) nel 1987, con una tesi sul teatro d’opera in Italia premiata con la lode, ed è autore di uno straordinario percorso professionale. Musicologo e musicista, ha profondi legami con Parma: ha studiato al Conservatorio Boito e ha a lungo lavorato al Teatro Regio. La pratica teatrale e gli studi musicologici hanno determinato una formazione e un profilo professionale per i quali è stato chiamato ad assumere incarichi in alcuni tra i maggiori teatri d’opera italiani: dal Teatro Regio di Torino al San Carlo di Napoli, dalla Fenice di Venezia alla Scala di Milano.

In Aula Magna la cerimonia di consegna, aperta dal Rettore Paolo Martelli:“Lei, Dottor Ortombina, Maestro Ortombina, nella sua carriera ha costruito tantissimo e ha raggiunto traguardi di grande rilievo e posizioni di assoluto prestigio. È un orgoglio per il nostro Ateneo e un esempio positivo per le nostre studentesse e i nostri studenti”, ha detto, sottolineando poi il percorso dell’Alumnus e in particolare la sua attività di ricerca, su Verdi ma non solo.

A seguire gli interventi di Lucia Scaffardi, Presidente dell’Associazione Alumni e Amici dell’Università di Parma, di Paolo Russo, docente di Musicologia e storia della musica all'Università di Parma, e di Luigi Allegri, Professore onorario, già docente di Storia del teatro e dello spettacolo all'Università di Parma.

“Nel percorso di Fortunato Ortombina – ha osservato Lucia Scaffardi - riconosciamo pienamente i valori dell’Università di Parma: il rigore del metodo, l’apertura culturale, la responsabilità pubblica. È una storia che parla alle nostre studentesse e ai nostri studenti. Agli alunni di ogni generazione. Mostra come il sapere universitario possa tradursi in leadership autentica e servizio alle istituzioni”.

Paolo Russo si è soffermato “sulla relazione fra gli studi, la ricerca, e le attività di gestione del teatro”, in un intreccio che Fortunato Ortombina ha portato con sé per tutta la carriera, mentre Luigi Allegri ha ripercorso alcuni passaggi del suo percorso sottolineando in particolare “una caratteristica: lo spirito con cui Fortunato Ortombina ha fatto i tanti lavori che ha fatto. Uno spirito di umiltà. Ha costruito così, pezzo per pezzo, una professionalità che proprio per questo è diventata sempre più solida”. “Per Parma, per l’Università di Parma, per le istituzioni musicali di Parma è un punto d’onore essere stati alla partenza di questa formazione professionale”, ha concluso.

“È un onore ricevere questo riconoscimento nell’Università di questa città, che è stata importantissima nella mia formazione”, ha esordito l’Alumnus dell’anno, raccontando tanti passaggi della sua vita parmigiana e del suo periodo universitario e sottolineando “l’importanza di Verdi che ho sentito in questa città, il sentire cosa è la musica per una comunità, cosa è una istituzione per una comunità. Questo è il primo luogo dove ho avuto il primo sentire della Scala”. In chiusura, ancora un riferimento alla centralità di Verdi: “Verdi sarà stato pure un compositore, chiamiamolo così, ma di fatto per tutti noi è un profeta”.

Modificato il