Parma, 17 febbraio 2025 – L’Università di Parma è partner del progetto che tra febbraio e marzo avrà per protagonista la drammaturga e scrittrice inglese del Seicento Aphra Behn. A lei, prima autrice professionista del mondo letterario anglosassone, donna fuori dall’ordinario e dalla avventurosa biografia, Fondazione Teatro Due dedica L’IMPERATRICE DELLA LUNA, che avrà luogo al Teatro Due di Parma nei mesi di febbraio e marzo 2025.

Il focus si compone della messinscena in prima nazionale di L’avventuriero, la sua pièce più importante, in una nuova traduzione appositamente commissionata, del convegno internazionale Aphra Behn tra Pagina e Teatro realizzato da Fondazione Teatro Due insieme all’Università di Parma e di letture dal vivo di alcune opere particolarmente significative.

La sua vita è avvolta nel mistero, ma ciò che si sa è quanto mai affascinante: prima di diventare un’acclamata autrice di commedie nell’Inghilterra della Restaurazione, Aphra Behn sembra aver trascorso gli anni della sua giovinezza in Suriname, è stata spia per conto del Re d’Inghilterra (nome in codice Astrea, in seguito utilizzato come nome d’arte), ed è finita in prigione per debiti. 

Rimasta vedova inizierà a scrivere per guadagnarsi da vivere, prima donna a farlo nella tradizione anglosassone.

Libera e audace, dedita “al piacere e alla poesia” scrive e pubblica commedie, opere in prosa e poesie, tutte contraddistinte da grande innovazione nelle forme e soprattutto nei temi, che affrontano erotismo e sessualità in maniera raffinatamente schietta e spregiudicata.

In vita ebbe un grandissimo successo, nonostante le critiche e le ostilità di un mondo misogino e impreparato a tanta emancipazione intellettuale, ma dopo la sua morte la critica l’ha a lungo confinata ai margini del canone letterario, bollandola come autrice minore e figura immorale. Solo negli anni Venti del XX secolo inizia la riscoperta con la biografia Aphra Behn. L’incomparabile Astrea di Vita Sackville-West e con l’elogio tributatole da Virginia Woolf in Una stanza tutta per sé. Il suo nome sarà poi rivalutato definitivamente grazie alla critica femminista degli anni ’70, che ne illuminerà la scrittura pionieristica e l’originale prospettiva protofemminista.

UN PROGETTO IN TRE PARTI

LETTURE A PUNTATE
Oroonoko - Lo schiavo Reale
La monaca - La bella che trasgredì il voto
Dal 20 febbraio al 29 marzo

Viene proposta, a puntate, la lettura di due opere fondamentali nel panorama della produzione di Aphra Behn.
Oroonoko - Lo schiavo Reale è il suo romanzo più celebre e considerato un testo fondante della letteratura anti-coloniale e precursore della narrativa abolizionista; ambientato in Suriname, si tratta della storia tragica, narrata da voce femminile, dell’amore travagliato fra il bellissimo principe ridotto in schiavitù e la giovane Imoinda, sullo sfondo del colonialismo e della tratta degli schiavi tra Africa e Sud America.
La monaca - La bella che trasgredì il voto ha per protagonista la figlia del Conte Henrick de Vallary. Isabella ha abbracciato la vita religiosa, ma con l’avvento dell’adolescenza il desiderio amoroso inizierà a turbare le sue presunte certezze…
Le opere saranno lette da Paola De Crescenzo: un’occasione unica e preziosa per scoprire, attraverso il racconto, questi capolavori.

 

L’AVVENTURIERO
dal 12 al 30 marzo

I temi centrali della poetica di Aphra Behn esplodono gioiosamente nella sua commedia più nota, L’avventuriero (scritta nel 1677), ora messa in scena con la regia di Giacomo Giuntini nella nuova traduzione di Luca Scarlini, che debutterà in prima nazionale il 12 marzo alle 20.30 (con repliche fino al 30 marzo), nuova produzione di Fondazione Teatro Due.
Un nutrito cast composto da Massimiliano Aceti, Valentina Banci, Cristina Cattellani, Luca Cicolella, Laura Cleri, Rosario D’Aniello, Irene Paloma Jona, Davide Gagliardini, Viviana Giustino, Stefano Guerrieri, Nicola Lorusso, Lucia Lavia, Luca Nucera, Salvo Pappalardo, Giovanna Chiara Pasini, Massimiliano Sbarsi, Francesca Tripaldi dà vita a questo capolavoro del Teatro della Restaurazione inglese. Ambientato nella Napoli spagnola di metà Seicento durante il carnevale, è la storia di smanie del corpo e trasalimenti della mente, dove la tradizionale trama basata su seduzione, amore e matrimonio viene rielaborata in modo originalissimo, mettendo in discussione l’ideologia libertina e la morale sessuale. L’avventuriero è il vertice teatrale della produzione di Behn, sensibile scandagliatrice di una nuova consapevolezza del corpo, del linguaggio, del ruolo culturale e sociale della donna nell’Inghilterra nuovamente monarchica e gaudentemente libertina, dopo la parentesi repubblicana e puritana di Oliver Cromwell.  
Pirati, burle boccaccesche, arguzie, mascherate e duelli, curati dal maestro d’armi Renzo Musumeci Greco, incastonano uno spettacolo arricchito dai costumi di Andrea Sorrentino e dalle luci di Luca Bronzo.

 

CONVEGNO INTERNAZIONALE
APHRA BEHN. TRA PAGINA E TEATRO
20 e 21 marzo

Nelle due giornate del 20 e 21 marzo si svolgerà il convegno internazionale APHRA BEHN. TRA PAGINA E TEATRO realizzato da Fondazione Teatro Due insieme all’Università di Parma, e con il patrocinio di prestigiose istituzioni universitarie e culturali europee e interazionali quali University of Oxford, University of Cambridge, Università degli Studi della Tuscia, American Society for 18th-Century Studies, Canadian Society for Eighteenth - Century Studies (CSECS), Women’s Studies Group e AIA - Associazione italiana di Anglistica.
Interverranno Janet Todd dell’Università di Cambridge, una delle massime esperte mondiali di Aphra Behn e autrice della sua ultima biografia; Ros Ballaster,docente di Studi del Settecento all’Università di Oxford, che tratterà la produzione in prosa; Diego Saglia dell’Università di Parma, che esplorerà le valenze delle ambientazioni mediterranee nel teatro comico al femminile fra Seicento e Settecento a partire dal testo L’Avventuriero; Francesca Saggini dell’Università della Tuscia, che offrirà una panoramica dei momenti di ricomparsa di Behn nella cultura contemporanea; e la saggista e critica letteraria Liliana Rampello, che scandaglierà le riflessioni sviluppate da Vita Sackville-West e Virginia Woolf.
Un approfondimento sulla realizzazione della nuova edizione critica di The Rover per la Cambridge University verrà affrontato dalla curatrice Elaine Hobby, dell’Università di Loughborough; Maria Chiara Barbieri dell’Università di Firenze proporrà un affondo sui palcoscenici della Restaurazione e in particolare sul rivoluzionario avvento in scena delle attrici; Il critico, traduttore e docente di Roma Tre e Università degli Studi Suor Orsola Benincasa Masolino D’Amico parlerà della rivoluzionaria produzione teatrale dei drammaturghi libertini legati alla corte di Carlo II; mentre il traduttore e scrittore Luca Scarlini traccerà un quadro generale della complessità e della ricchezza di una figura sempre problematicamente in limine tra teatro e pagina stampata.

Informazioni e biglietteria: biglietteria@teatrodue.org - tel: 0521.230242 – www.teatrodue.org
In biglietteria è disponibile la Carta Aphra Behn che consente di assistere allo spettacolo e a tutte le letture al prezzo vantaggioso di 40 Euro.

Sono previste tariffe ridotte per studentesse e studenti universitari.

 

CALENDARIO 

L’AVVENTURIERO
12, 13, 14, 15, 18, 20, 21, 22, 25, 27, 28 e 29 marzo ore 20.30
16, 23 e 30 marzo ore 16.00

LA MONACA
PRIMA PARTE
20 e 21 febbraio ore 20.30
22 febbraio ore 18

SECONDA PARTE
27 e 28 febbraio ore 20.30
1 marzo ore 18

 

OROONOKO - LO SCHIAVO REALE
PRIMA PARTE
6 e 7 marzo ore 20.30
8 marzo ore 18

SECONDA PARTE
13 e 14 marzo ore 20.30
15 marzo ore 18

TERZA PARTE
27 e 28 marzo ore 20.30
29 marzo ore 18

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