La dott.ssa Irene Binini, laureata in Filosofia all’Università di Parma e attualmente ricercatrice post-doc nelle Università di Oxford e Friburgo, è risultata vincitrice di una Marie Skłodowska-Curie Global Fellowship.La prestigiosa borsa di studio, destinata a ricercatori d’eccellenza, permetterà alla studiosa di Storia della Logica di realizzare il progetto di ricerca “Impossibilità immaginabili ed esperimenti mentali. La tradizione degli Oxford Calculators e la loro influenza sulla logica e filosofia naturale in età moderna” (“Imaginable Impossibilities and Thought Experiments. The Tradition of the Oxford Calculators and its Influence on Early-Modern Logic and Natural Philosophy”).La ricercatrice svolgerà un percorso di formazione e ricerca di 24 mesi all’Università di Toronto (partner organization), seguito nel terzo anno da un periodo di reintegro all’Università di Parma (host institution), beneficiaria del finanziamento comunitario.Il progetto sarà sviluppato sotto la supervisione del prof. Fabrizio Amerini, docente del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali, e del prof. Peter King, Director of Undergraduate Studies al Dipartimento di Filosofia dell’Università di Toronto.Lo studio propone di investigare la tradizione degli Oxford Calculators e l’influenza che i loro testi hanno avuto sulla logica e la filosofia naturale del Rinascimento e della prima modernità in Europa.Oltre ad avere un interesse storico, il progetto è anche direttamente collegato a diverse tematiche molto rilevanti per la filosofia contemporanea, come quello riguardante la natura e le diverse tipologie di “possibilità” (fisica, metafisica, logica) e quello relativo al ruolo epistemologico degli esperimenti mentali nella metodologia filosofica e scientifica.Irene Binini, dopo essersi laureata in Filosofia a Parma, ha conseguito un dottorato di ricerca alla Scuola Normale Superiore di Pisa. La studiosa si occupa di Storia della Logica, in particolar modo della logica antica e medievale latina, combinando un interesse per la logica e la metafisica con l’analisi di fonti manoscritte e ancora inedite.La giovane ricercatrice ha così commentato il suo successo: “Sono felicissima della notizia di questa fellowship, che mi dà l’opportunità - dopo alcuni anni in altre sedi - di poter rientrare a Parma, presso il dipartimento in cui mi sono formata e che ha contribuito in tanti modi al mio percorso di ricerca in filosofia, e a cui quindi devo moltissimo. Sono molto grata all’Università di Parma per aver sostenuto la mia domanda per il finanziamento europeo. In particolare ci tengo a ringraziare Silvia Tavernini e Elisa Nicosia dell’Ufficio Ricerca internazionale, che mi hanno dato un aiuto davvero insostituibile nella scrittura e preparazione del progetto.Molto presto sarà attivo un portale online dedicato al progetto e alle sue varie attività e risultati. Nel frattempo, invito chi voglia avere qualche dettaglio in più a visitare il mio sito: www.irenebinini.com "DESCRIZIONE DEL PROGETTOI Calculatores furono un gruppo di logici attivi all’Università di Oxford tra il 1325 e il 1350. Fecero parte di questo gruppo Thomas Bradwardine, William Heytesbury, Richard Kilvington e Richard Swineshead. Un elemento di novità nei testi logici dei Calculatores è che in essi tecniche puramente logiche sono spesso applicate nella discussione di problemi matematici e fisici, come ad esempio l’analisi quantitativa delle qualità di una sostanza, o dei rapporti tra movimento, resistenza e velocità dei corpi. Questo approccio “quantitativo” alla filosofia naturale, assolutamente innovativo per il paradigma scientifico del tempo, contribuì a sviluppare una nuova metodologia matematica nello studio della fisica. Inoltre, molti dei sophismata dei Calculatores, fanno uso di esperimenti mentali, in cui venivano ipotizzati diversi tipi di contesti impossibili dal punto di vista delle leggi naturali, ma comunque ritenuti immaginabili o concepibili da un punto di vista teorico o logico. Tali “impossibilità immaginabili” venivano usate dai Calculatores per mettere in luce alcune incoerenze e lacune del sistema fisico di Aristotele.I risultati dei Calculatores nel campo della matematica e della filosofia naturale, insieme con la loro metodologia degli esperimenti mentali, furono estremamente influenti nell’Europa continentale del XV e XVI secolo, e contribuirono al passaggio da un paradigma scientifico medievale alla scienza moderna. Il progetto si propone uno studio accurato di questo tema, al fine di determinare fino a che punto i Calculatores influenzarono i filosofi naturali successivi, e in che modo essi possono essere ritenuti all’origine della moderna Rivoluzione Scientifica.