Partecipare a veri esperimenti, toccare con mano come si fa ricerca in un laboratorio di neuroscienze, visualizzare al microscopio le cellule nervose, indossare un visore 3D e scoprire com’è possibile far muovere un avatar virtuale registrando i propri movimenti. E poi dialoghi, mostre, laboratori, convegni e altro ancora. È ricca la proposta della Settimana del Cervello, che l’Università di Parma organizza dal 13 al 16 marzo con il Comune di Parma.

L’iniziativa è stata presentata questa mattina al ParmaUniverCity Info Point dell’Università dal Pro Rettore vicario Paolo Martelli, da Vittorio Gallese, docente di Psicobiologia all’Università di Parma e coordinatore degli eventi, e da Federica Veratelli, docente del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali – DUSIC.

Anche Parma, dunque, aderisce alla Settimana mondiale del cervello, manifestazione che si svolge ogni anno in contemporanea in tutto il mondo per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla ricerca sul cervello, contribuendo a capirne natura, funzionamento e patologie. Ideata dalla Dana Alliance for Brain Initiatives e coordinata dalla International Brain Research Organization, la Settimana del cervello è il frutto di un enorme coordinamento internazionale, e ogni anno, a marzo, porta al grande pubblico i risultati più interessanti della ricerca scientifica in materia.

A Parma le iniziative si svolgeranno da 13 al 16 marzo.

Si partirà mercoledì 13 marzo alle 18 nell’Aula dei Filosofi dell’Università (via Università, 12) con Cervello e corpo nella società delle immagini: il dialogo tra neuroscienze e scienze umane: una conversazione a due voci tra Vittorio Gallese e Michele Guerra, l’uno neuroscienziato e l’altro studioso di cinema e arti visive, autori tra l’altro nel 2015 del volume Lo schermo empatico. Cinema e neuroscienze.

Il 14 e il 15 marzo dalle 14:30 alle 18:30, al ParmaUniverCity Info Point dell’Università, Corpi e cervelli in azione, “due giorni” dedicata al cervello con esperimenti, mostre, dimostrazioni, illustrazioni nel sottopasso del Ponte Romano: si entrerà in un laboratorio di neuroscienze, ponendo domande e trovando risposte grazie alle più recenti tecniche di indagine neuroscientifica,guidati dall’Unità di Neuroscienze del Dipartimento di Medicina e Chirurgia  dell’Università di Parma e dall’Istituto di Neuroscienze di Parma del Consiglio Nazionale delle Ricerche; si potrà partecipare a veri e propri esperimenti, toccare con mano gli strumenti utilizzati e conoscere alcuni dei risultati raggiunti negli ultimi anni.
Il programma di Corpi e cervelli in azione propone il 14 marzo Habeas Corpus e Come ti “senti”, come interagisci?
Habeas corpus permetterà diprender parte a un vero e proprio esperimento di estetica sperimentale. Si assisterà a una performance teatrale e si verificherà quanto la presenza degli altri spettatori influenzi le proprie reazioni fisiologiche. Al pubblico saranno descritti i risultati ottenuti in precedenti studi e le innovative tecniche che permettono di studiare l’interazione tra più corpi e cervelli durante esperienze collettive.
Come ti “senti”, come interagisci? consentirà invece di indagare come la percezione dei propri battiti cardiaci moduli la distanza interpersonale che si pone tra sé e gli altri. Saranno descritti i risultati ottenuti in precedenti studi anche in ambito psicopatologico e le recenti ricerche sull’interazione cuore-cervello.
Il 15 marzo, invece, nel programma diCorpi e cervelli in azione ci sonoNeuroni al microscopio e Osserva, immagina, puoi! L'osservazione di azioni in realtà virtuale come strumento per la neuroriabilitazione.
Neuroni al microscopio metterà a disposizione del pubblico un microscopio per visualizzare le cellule nervose; in mostra anche alcuni pannelli che illustreranno come è organizzato e come si è evoluto il sistema nervoso (formato da molti tipi di neuroni e da diverse strutture, ciascuna coinvolta nel controllo di funzioni specifiche) e quali sono le principali tecniche per studiarlo.
Osserva, immagina, puoi! mostrerà invece che la realtà virtuale non è solo un gioco. Nei laboratori dell’Ateneo si sta infatti studiando come essa possa costituire l'elemento chiave di un trattamento neuroriabilitativo per soggetti con deficit motori. Il pubblico potrà provare l’esperienza di indossare un visore 3D e scoprire com’è possibile far muovere un avatar virtuale registrando i propri movimenti.

Sabato 16 marzo a partire dalle 10, infine, gli eventi di Parma della Settimana del Cervello si chiuderanno alla Casa della Musica (piazzale San Francesco, 1) con Parma e la scienza – Il grande neuroscienziato Giuseppe Moruzzi, giornata organizzata dal Comune in collaborazione con l’Università per rendere omaggio al neuroscienziato Giuseppe Moruzzi, autore di scoperte fondamentali nella storia delle neuroscienze, grande didatta e fondatore della più importante scuola italiana moderna di neurofisiologia. 
La giornata si aprirà con i saluti istituzionali del Sindaco di Parma Federico Pizzarotti e del Rettore dell’Università Paolo Andrei, e proseguirà con i contributi di Giovanni Berlucchi, Lamberto Maffei, Piergiorgio Strata e Giacomo Rizzolatti, allievi tra i più vicini a Giuseppe Moruzzi, cui si uniranno gli interventi del medico e saggista Giorgio Cosmacini e del figlio Paolo Moruzzi, per anni direttore dell’Unità Operativa di Cardiologia e Unità di Terapia intensiva coronarica dell’Ospedale di Vaio di Fidenza.
La giornata di studi è realizzata con il patrocinio dell’Accademia Nazionale dei Lincei, dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, dell’Istituto di Neuroscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche, della Fondazione Cariparma e della Fondazione Monteparma.

Nel corso della conferenza stampa è stata annunciata anche la nascita a breve, all’Università di Parma, di un Laboratorio di Neurosciences and Humanities, che sui temi delle neuroscienze e sulle loro interazioni con le scienze umane riunirà docenti e ricercatori dei Dipartimenti di Medicina e Chirurgia e di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali – DUSIC.

 

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