L’Università di Parma fa un altro importante passo nella direzione della sostenibilità. Dalla prima settimana di settembre debuttano in tre punti dell’Ateneo gli erogatori d’acqua, nei quali si potranno riempire borracce e bottiglie con acqua “alla spina” microfiltrata, sanificata e biologicamente pura.I nuovi erogatori, allacciati alla rete idrica dell’Università, saranno collocati nella Sede centrale dell’Ateneo (corridoio di fronte all’Aula Magna), nel nuovo Plesso didattico via Kennedy – vicolo Santa Maria e nella Sede scientifica di Ingegneria al Campus Scienze e Tecnologie.Si potrà scegliere acqua naturale, frizzante o lievemente frizzante, a temperatura ambiente, fredda o fresca. Il costo per l’utenza è stato fissato in 0,15 euro per erogazione (pari a 75 cl – la capienza delle borracce Unipr).È importate sottolineareche gli erogatori sono dotati di un sistema di filtraggio che trattiene efficacemente i residui presenti nell’acqua potabile, i quali possono comprometterne il gusto, l’odore o l’aspetto. In questo modo, dunque, si ottiene una filtrazione completa dell’acqua trattata che risulta gradevole al gusto e all’olfatto.Quella che partirà a inizio settembre sarà una fase sperimentale di 3 mesi. Al termine, sulla base dei risultati, l’Ateneo valuterà le modalità di installazione degli erogatori negli altri plessi.Nella prima settimana di settembre nelle tre “Aree test” (i tre punti in cui avviene la sperimentazione), sempre in un’ottica di sostenibilità, nei distributori di bevande fredde si provvederà a sostituire le bottigliette in PET delle bibite con lattine (se presenti sul mercato), purché si tratti dello stesso prodotto, con le stesse caratteristiche (ad esempio lo stesso quantitativo) e con lo stesso prezzo.Inoltre, sempre nella prima settimana di settembre, nelle tre “Aree test”, nei distributori delle bevande calde ci sarà la possibilità di utilizzare la propria tazza evitando così l’uso del bicchierino monouso. I distributori saranno dotati di una fotocellula capace di rilevare l’inserimento della propria tazza.L’Ateneo di Parma, anche raccogliendo l’invito della CRUI – Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, è fermamente consapevole che si debba procedere nell’ottica della sensibilizzazione sul tema della sostenibilità, e ribadisce la propria intenzione di pervenire a una progressiva eliminazione della plastica monouso. Il tema della sostenibilità vede coinvolta in modo particolare l’Università di Parma, che ha sottoscritto il Manifesto "Le Università per la sostenibilità. La Sostenibilità è nell'Università", un "patto tra i Rettori delle università italiane", in cui si sottolinea la volontà della CRUI, e di tutte le Università, di "proporre percorsi di potenziamento della sostenibilità e azioni nei contesti locali e nazionali sulla base degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030”.Vanno in questa direzione, ad esempio, iniziative come la realizzazione delle borracce in alluminio “targate” Unipr, in vendita a un prezzo estremamente contenuto e ulteriormente scontato per dipendenti e studenti dell’Ateneo.Per la nostra Università, la sostenibilità è un impegno “trasversale”, sul quale si sta lavorando e su cui è necessario imprimere una forte accelerazione.Il principio di sostenibilità, inserito nel nuovo Statuto e nel Piano Strategico dell’Ateneo, ha portato anche alla costituzione di un Gruppo di lavoro ad hoc con il compito di mettere a punto una strategia di sostenibilità orientata anche al rafforzamento del rapporto dell’Università con la comunità, le istituzioni e le realtà produttive del territorio.