Si parlerà di migrazione delle donne capoverdiane e dei loro contatti con il luogo d'origine lunedì 11 settembre alle 16 nell’Aula C del Plesso D’Azeglio dell’Università di Parma, in un appuntamento organizzato dal Centro Universitario per la Cooperazione Internazionale – CUCI e dal Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali nell’ambito della collaborazione in atto tra CUCI e Universidade de Cabo Verde.

Al centro dell’incontro la proiezione del film documentario Bidon: Nação Ilhéu (2019), di Celeste Fortes e Edson Silva, alla presenza dell’autrice e regista Celeste Fortes, antropologa dell’Universidade de Cabo Verde.
A Capo Verde, luogo di massicce emigrazioni, la “terra lontana” è romanticizzata come terra di abbondanza. È da lì che arrivano i bidons, i bidoni, che rappresentano il successo dell'emigrazione e personificano la presenza di chi ha dovuto lasciare il Paese. Le capoverdiane e i capoverdiani che vivono altrove riempiono grandi bidoni di “cose” – oggetti vari, abiti, strumenti di diverso tipo, scatolette, soprammobili, coperte, apparecchi elettronici e molto altro – e li mandano a casa, a chi è rimasto. Il film documentario di Celeste Fortes e Edson Silva mette insieme tre storie di donne e mostra il ruolo dei bidoni nel mediare il rapporto tra chi è rimasto e chi è partito.

Dopo la proiezione è previsto un dibattito con l’autrice. Interverranno le docenti dell’Università di Parma Martina Giuffre', antropologa, Nadia Monacelli, psicologa e Direttrice del CUCI, e Sara Martin, storica e teorica del cinema.
 

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