Parma, 29 marzo 2024 - Nell’ambito della quarta edizione del Francigena Fidenza Festival (11-14 aprile 2024), sabato 13 aprile dalle 9.30 al Ridotto del Teatro Magnani di Fidenza si tiene il convegno dal titolo “Riflessioni sui trent’anni della certificazione della Via Francigena a ‘Itinerario culturale del Consiglio d’Europa’ (1994-2024). Verso la certificazione UNESCO”. 

Il convegno è realizzato con il coordinamento scientifico dell’Università di Parma, nel contesto delle attività previste dall’accordo quadro tra l’Ateneo e l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), finalizzato alla realizzazione di attività di ricerca, didattica e Terza missione. All’evento ha aderito l’Ordine degli Architetti della Provincia di Parma: la partecipazione all’evento consentirà ai membri dell’Ordine di acquisire crediti formativi professionali.

Francigena Fidenza Festival è la manifestazione annuale organizzata dal Comune di Fidenza, all’insegna di storia, incontri, camminate, momenti di approfondimento con ospiti di grande valore, ma anche divertimento, spettacoli, musica e laboratori per i più giovani. 

La meta sognata è il claim scelto quest’anno dal Festival, un tema centrale per ogni camminatore e che spinge a riflettere sui risultati raggiunti, guardando, al contempo, ai prossimi ambiziosi obiettivi.

La Via Francigena al centro del convegno sui trent’anni della certificazione

“Fidenza, che è storicamente è uno degli snodi principali della Francigena – ha dichiarato Andrea Massari, Sindaco di Fidenza – si sta oggi accreditando come piattaforma di confronto sul turismo dei cammini. Questo risultato è il frutto di un lavoro che parte da molto lontano, e il convegno ripercorrerà i momenti salienti di questa lunga e bella storia. Aggiungo che il Francigena Fidenza Festival sta contribuendo a rendere sistematico tutto questo lavoro, mettendo insieme gli sforzi fatti e cercando di programmare nuovi traguardi condivisi con un territorio vasto che vede nel cammino una risorsa. Quello che mi piace della nostra progettualità è che guarda lontano nello spazio e nel tempo, coinvolgendo i territori vicini e aprendo al confronto con le realtà lontane. È una modalità   virtuosa che ha l’obiettivo di importare le buone pratiche di chi ha più esperienza nel settore, celebrare la qualità del nostro stile di vita e migliorare sempre più l’accoglienza e i servizi”.

Il Presidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, AEVF, Massimo Tedeschi sottolinea:Il 2024 è l’anno del 30° anniversario della certificazione della Via Francigena come itinerario culturale del Consiglio d’Europa: il convegno festeggia questo importante anniversario e offre la possibilità di riflettere, con l’aiuto di illustri studiosi, sul cammino fatto e su quello che ci aspetta. In questi trent’anni il mondo si è radicalmente trasformato, ma la Via Francigena risponde bene ai segnali di cambiamento: è sostenibile, mette in rete le persone e le comunità locali, valorizza il patrimonio culturale, genera economia. La Via Francigena ha sempre rappresentato l’asse di collegamento tra nord e sud Europa lungo il quale transitavano mercanti, eserciti, pellegrini e idee; un canale di comunicazione determinante per la realizzazione dell’unità culturale dell’Europa.  È dunque via di storia, strada di cultura, “ponte fra Europa anglosassone ed Europa latina”, secondo la definizione dello storico Jacques Le Goff. Oggi, i territori attraversati, lungo i 3.300 km da Canterbury a Roma e poi verso Santa Maria di Leuca, si trovano al centro di un progetto europeo che ha suscitato l’interesse di governi regionali e nazionali e di istituzioni europee, cogliendo lo slancio di piccoli e grandi Comuni (oltre 700) dislocati lungo la Via. Nel 1987 il Consiglio d’Europa lanciò il Programma degli Itinerari culturali; nel 1994 il progetto della Via Francigena ottenne il riconoscimento di “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa”. 

“Uno degli aspetti che più mi hanno colpito, sempre, della Via Francigena – ha dichiarato Paolo Martelli, Rettore dell’Università di Parma  – è il suo unire indissolubilmente antichità e modernità e il suo saper “guardare avanti”. È un cammino antico, antichissimo, ma già capace di un’incredibile lungimiranza con il suo essere, di fatto, europeo. Europeo ante litteram. Europeo prima dell’Europa. Non solo: anche oggi la Via Francigena è “avanti”, perché incarna uno dei must assoluti non solo del nostro tempo ma anche del futuro, come la sostenibilità. Cosa c’è di più sostenibile, green, slow e vivibile di questo cammino? Trovo quindi molto utili occasioni come questa, nelle quali ci si incontra per fare il punto: per un confronto che non sia solo sul passato ma che si proietti anche sul domani”.

Fidenza ospita la sede dell’associazione Europea delle Vie Francigene, fondata nel 2001 da 34 enti locali. Una rete che oggi conta 241 comuni e regioni a livello europeo.

Il programma del convegno:

- Saluti istituzionali

- Andrea Massari, Sindaco, Comune di Fidenza.

- Francesco Ferrari, vicepresidente vicario, Associazione Europea delle Vie Francigene, AEVF.

- Paolo Martelli, Rettore, Università di Parma.

Moderatrice: Rita Messori, Università di Parma, Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali.

Relatori

Carlo MambrianiUniversità di Parma, professore di Storia dell’Architettura. “L’Europa delle cattedrali da Sigerico alla Convenzione di Faro”; Christian Schülé, storico, gruppo tecnico candidatura UNESCO Via Francigena. “Il patrimonio culturale della Via Francigena, verso il riconoscimento UNESCO”Anna Trono, Università del Salentoprofessoressa di Geografia economica e del Turismo. “Via Francigena: via di fede, itinerario culturale e accessibile”Michael Jakob, Hepia di Ginevra e Politecnico di Losanna, professore di Storia e Teoria del paesaggio. “Il racconto della Via Francigena attraverso il suo paesaggio”Simone Splendiani, Economia e Gestione delle Imprese, Università degli Studi di Perugia. “Il contributo dei Cammini alla creazione di social value per i territori marginali. Il caso della Via Francigena”Jacopo Caucci Von Saucken, Lingua e Letteratura Spagnola, Università di Firenze. Membro del Centro Italiano Studi Compostellani “Il Cammino di Santiago come modello di sviluppo culturale.

INFORMAZIONI

www.francigenafidenzafestival.it

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