Il protocollo d’intesa tra il Dipartimento ALEF dell’Università di Parma e il Dipartimento DiSCI dell’Università di Bologna ha permesso la ripresa delle ricerche e degli scavi nell’area archeologica delle colline romagnole.
Dal 14 giugno al 3 luglio, nell’ambito del nuovo protocollo d’intesa tra il Dipartimento di Antichistica, Lingue, Educazione, Filosofia – ALEF dell’Università di Parma e il Dipartimento di Storia, Cultura, Civiltà - DiSCI dell’Università di Bologna, sono riprese le ricerche e gli scavi nell’area archeologica e nell’intero comprensorio della Villa di Teodorico a Galeata, nell’Appennino forlivese.
A questa prima campagna di scavi congiunta sarà presente un’ampia delegazione di studenti dei Corsi di laurea in Lettere e Lettere Classiche e Moderne, che a partire da quest’anno aprono nuovi percorsi archeologici; l’attività a Galeata offrirà loro l’opportunità di un’importante esperienza sul campo. Il coordinamento è affidato alla prof.ssa Alessia Morigi, responsabile scientifico del progetto per il Dipartimento A.L.E.F. dell’Università di Parma.
Obiettivo dell’iniziativa è la formazione di una nuova generazione di giovani archeologi parmigiani, che acquisiscano competenze tecnico-scientifiche in linea con le nuove richieste del mercato del lavoro e che si orientino allo studio e alla salvaguardia del patrimonio archeologico della regione Emilia Romagna e in particolare di Parma.
Secondo una fonte agiografica medievale il re goto Teodorico promosse la costruzione di una residenza di caccia nella Valle del Bidente, sulle colline romagnole, nell’immediato retroterra appenninico di Ravenna. Le prime ricerche in zona vennero effettuate nel 1942 dall’Istituto Archeologico Germanico di Roma, che identificò il probabile sito dell’edificio offrendone però una ricostruzione inattendibile. Le ricerche sono state riprese nel 1998 dal Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna. Si è potuto così appurare che nella zona, un pianoro presso il moderno paese di Galeata, fu costruita fra V e VI sec. d.C. una grande villa a padiglioni, dotata di un cospicuo complesso termale e di una zona residenziale conclusa da una sala ottagonale, pavimentata con uno splendido mosaico policromo. Le ricerche hanno anche evidenziato fasi precedenti, appartenute a una villa romana (I sec. a.C. - III d.C.), di cui si sono messi in luce gli impianti produttivi e i magazzini.