Sarà dedicato al tema Antichistica italiana e leggi razziali il prossimo appuntamento dei Seminari di Europa, ciclo d’incontri organizzati dall’Università di Parma con il Comune e numerosi partner istituzionali per riflettere sui temi dell’incontro tra culture e sul patrimonio culturale europeo come bene comune, sugli ideali, i principi e i valori che ne sono alla base in un momento estremamente complesso della storia d’Europa.Mercoledì 28 novembre, a partire dalle 10, la Sezione di Storia della Biblioteca Umanistica dei Paolotti dell’Università di Parma (Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e delle Imprese culturali – DUSIC, via d’Azeglio 85) ospiterà una giornata di studi sul tema: a ottant’anni dalla legislazione razziale, i Seminari di Europa propongono una riflessione sul significato di quella triste pagina della storia contemporanea per l’antichistica italiana.Al seminario, organizzato dall’Università di Parma con la collaborazione e il contributo dell’Istituto Italiano per la Storia antica e del Comune di Parma, parteciperanno numerosi studiosi dalle Università di Parma, Milano, Verona, Bari, Lecce, Münster, della Scuola Normale Superiore di Pisa e dell’Istituto Nazionale di Studi romani. Il comitato scientifico comprende Alessandro Pagliara (Università di Parma), Massimiliano Ghilardi (Istituto Nazionale di Studi romani, Roma) e Laura Mecella (Università di Milano).L’appuntamento sarà aperto dai saluti del Direttore del Dipartimento DUSIC Diego Saglia e del Delegato del Rettore per le Iniziative di carattere storico Piergiovanni Genovesi, e dall’introduzione ai lavori di Alessandro Pagliara, docente di Storia romana all’Università di Parma, Vice Direttore del Centro Universitario per la Cooperazione Internazionale – CUCI e responsabile organizzativo della rassegna.A seguire la sessione mattutina, presieduta da Giorgio Vecchio (Università di Parma), con gli interventi di Massimiliano Ghilardi dell’Istituto Nazionale di Studi romani (“La civiltà di Roma e i problemi della razza”: l’Istituto di Studi Romani e le leggi razziali), Luca Iori dell’Università di Parma (Numeri alla mano: l’impatto delle leggi razziali sull’antichistica italiana), Paola Salvatori della Scuola Normale Superiore di Pisa (Telesio Interlandi e la “Difesa della razza”: mondo antico e iconografia del razzismo italiano).Dalle 15.30 la sessione pomeridiana, presieduta da Ugo Fantasia (Università di Parma), con interventi di Michele Bellomo e Laura Mecella dell’Università di Milano (Dalle leggi razziali alla liberazione: gli anni oscuri di Mario Attilio Levi), Edoardo Bianchi dell’Università di Verona (Mario Segre e le leggi razziali: tra l’Italia e l’Egeo), Pierangelo Buongiorno dell’Università di Lecce e della Wesfälische Wilhelms - Universität di Münster e Annarosa Gallo dell’Università di Bari (Edoardo Volterra, il fascismo e le lezzi razziali). Dopo la discussione, le conclusioni saranno affidate a Domenico Vera (Università di Parma).«Il vero male fatto dal Fascismo agli studi di storia antica non sta nelle sciocchezze che si dissero, ma nei pensieri che non furono più pensati. Molti dei migliori, se non dissero nulla che non andava detto, non dissero tutto quello che avrebbero potuto dire». Così lapidariamente Arnaldo Momigliano nella fondamentale rassegna dedicata a Gli studi di storia greca e romana dal 1895 al 1949, scritta immediatamente dopo la fine della seconda guerra mondiale e destinata alla miscellanea di studi in onore di Benedetto Croce. Ed è da un quesito di natura anche crociana che muove la riflessione sollecitata dal seminario di studi: nel contesto attuale della storia nazionale ed europea la legislazione sulla razza appartiene alla storia “contemporanea” o a quella definitivamente “passata”?I “Seminari di Europa” sono organizzati dall’Università di Parma (DUSIC - Unità di Storia e di Lingue, e Centro Universitario per la Cooperazione Internazionale - CUCI) con il Comune di Parma (Assessorato alla Cultura), ed è frutto della collaborazione con la Giunta Centrale per gli Studi Storici di Roma, l’Ufficio Scolastico provinciale di Parma e Piacenza, la Fondazione Collegio Europeo, la Scuola per l’Europa, il Liceo scientifico “Marconi” e il Polo Scolastico Agro-Industriale di Parma.Questo primo ciclo, intitolato “Costruire ponti e abbattere muri”: migrazioni, accoglienza e spirito europeo, è stato compreso tra le iniziative patrocinate dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali in occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale.I Seminari di Europa sono destinati non solo alla comunità accademica ma aperti alla cittadinanza, e in modo particolare agli alunni e ai docenti delle scuole del territorio. La partecipazione è valida per gli insegnanti (previa iscrizione sulla piattaforma ministeriale S.O.F.I.A.) a titolo di aggiornamento professionale. Locandina dell'incontro Programma dell'incontro