Sarà una “tre giorni” interamente dedicata alla critica cinematografica: alla sua evoluzione e al suo ruolo in una società in continuo cambiamento, nella quale l’esplosione del web ha pesantemente condizionato forme e modi della comunicazione. Promette questo e molto altro il convegno Il pensiero critico italiano. Scrivere di cinema dal dopoguerra al web, organizzato dall’Università di Parma, che si terrà da lunedì 4 a mercoledì 6 giugno alla Casa della Musica (Piazzale San Francesco, 1): in tre giorni si confronteranno una sessantina di studiosi provenienti dalle maggiori università italiane e straniere, a Parma per discutere di funzione, status, autorevolezza, “attualità” stessa della critica.Il convegno è stato presentato nella sede dell’Università di Parma dal Pro Rettore alla Terza Missione Fabrizio Storti, dagli organizzatori Michele Guerra e Sara Martin, docenti di Storia e critica del cinema al Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali – DUSIC, e da Diego Saglia, Direttore del Dipartimento DUSIC.L’attenzione sempre crescente alla nostra tradizione cinematografica ha riaperto, in anni recenti, il cantiere di riflessione sul pensiero critico italiano. Il lavoro di scavo e di valorizzazione degli archivi pubblici e privati, lo spoglio e l’analisi delle riviste specializzate e popolari, lo studio approfondito di personalità fondamentali nella storia della critica cinematografica nazionale, il ruolo dei lettori e il contributo di figure spesso rimaste in ombra, hanno permesso di rimappare i territori della critica italiana e di indagarne con maggior chiarezza il raggio d’azione, i limiti e l’impatto sul discorso culturale nazionale e non solo. Nel frattempo, l’esplosione del web ha riconfigurato la figura del critico, modificato il comportamento dei lettori e innescato pratiche di fidelizzazione e forme di autorevolezza del tutto inedite.Il convegno Il pensiero critico italiano. Scrivere di cinema dal dopoguerra al web intende ripensare la tradizione della critica cinematografica italiana dal dopoguerra ai giorni nostri, riconsiderandone il ruolo, l’impatto e le funzioni all'interno di un più ampio progetto di discorso sul cinema, sui suoi destini e sul dibattito culturale italiano.La “tre giorni” sarà aperta lunedì 4 giugno alle 9:30 dai saluti del Rettore dell’Università di Parma Paolo Andrei, del Direttore del Dipartimento DUSIC Diego Saglia e degli organizzatori Michele Guerra e Sara Martin, e proseguirà in sessioni plenarie e parallele.Il convegno proporrà anche una serie di appuntamenti di grande importanza per la comunità scientifica di studiosi di cinema:Il 4 giugno alle 18:30 alla libreria Feltrinelli sarà presentato in anteprima l’ultimo libro di Roy Menarini, edito da Diabasis, Il discorso e lo sguardo. Forme della critica e pratiche della cinefilia.Il 5 giugno il convegno ospiterà per la prima volta a Parma una riunione della Consulta Universitaria del Cinema (CUC), dedicata a “Programmi di ricerca nei Film and Media Studies: tendenze, problemi, e qualche chiave di lettura”. Francesco Casetti, docente della Yale University, dialogherà con Francesco Pitassio (Università di Udine) e Mariagrazia Fanchi (Università del Sacro Cuore di Milano), coordinati dalla Presidente della CUC, Giulia Carluccio (Università di Torino). La riunione della CUC sarà una prima occasione per progettare l’importante lavoro di internazionalizzazione della comunità scientifica nazionale degli studiosi di cinema.Il 6 giugno alle 14:30, al chiostro della Casa della Musica, sarà presentato l’ultimo libro di Marco Bertozzi, edito da Marsilio, Documentario come arte. Riuso, performance, autobiografia nell'esperienza del cinema contemporaneo.Il convegno Il pensiero critico italiano. Scrivere di cinema dal dopoguerra al web rappresenta un momento particolarmente significativo della ricerca triennale SIR (Scientific Independence of young Researchers), che ha avuto inizio nel 2015 ed è stata finanziata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Il progetto di ricerca “Italian film criticism in post-war cultural and popular periodicals (1945-1955): models and criteria for an accessible and scalable database” è coordinato da Michele Guerra e sta sviluppando, grazie a un team composto da studiosi e informatici, un database “open access” che fornisce una mappa sistematica e analitica dei contributi sul cinema all'interno di periodici culturali e popolari di diversi ambiti disciplinari, dall’arte all’architettura, dai rotocalchi femminili alle riviste di politica, teatro e letteratura, nel decennio cruciale del dopoguerra italiano, 1945-1955.Programma e altre informazioni sul sito del convegno