Il cambiamento climatico è al contempo conseguenza e causa di grandi diseguaglianze sociali ed economiche tra Nord e Sud e tra ricchi e poveri. Ma il riscaldamento globale genera a sua volta enormi problemi ambientali e sociali che inaspriscono le tensioni per l’accesso alle risorse, producendo conflitti e migrazioni. Sembra dunque essere una catena difficile da spezzare quella che è in atto in diversi paesi del mondo. Proprio per riflettere su queste connessioni il Corso di laurea magistrale in Giornalismo, cultura editoriale, comunicazione ambientale e multimediale e l’Environmental Social Humanities Lab dell’Università di Parma (Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese culturali) e Ciac – Centro Immigrazione, asilo e cooperazione internazionale, hanno organizzato il convegno Guerre del clima e disarmo ecologico. Rompere il circolo vizioso tra i conflitti, migrazioni forzate e razzismo ambientale. L’appuntamento, ultimo evento del Festival della Pace, è per giovedì 7 dicembre dalle 9 alle 13:30 all’Università di Parma, nell’aula K4 di via Kennedy.

Tra le cause delle guerre e dei conflitti in corso – Ucraina, Palestina, Sudan, Siria, Libia, Congo, Nigeria ecc – acquista sempre più rilevanza l’accesso alle risorse e alle materie prime strategiche (acqua, terra, energia, minerali…) in contesti in cui gli effetti del cambiamento climatico stanno rendendo ancora più difficile la sopravvivenza. In questo quadro l’insicurezza connessa alla violenza armata e l’insicurezza provocata dalle avverse condizioni ambientali aumenta il numero di migranti costretti a lasciare le proprie terre. Il tema della giustizia socio-ambientale e quello della promozione della pace sono quindi sempre più profondamente interconnessi.

La mattinata sarà aperta dai saluti introduttivi del Rettore Paolo Martelli e di Massimo Magnani, docente del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali.

La discussione prenderà il via con l’intervento di Marco Deriu, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi e Presidente del Corso di laurea magistrale in Giornalismo, cultura editoriale, comunicazione ambientale e multimediale dell’Università di Parma, su La produzione di insicurezza: guerra, neoliberalismo e crisi ambientale. Ad approfondire il tema della Crescita insostenibile, scarsità e violenza sarà Gianni Tamino, biologo dell’Università di Padova, mentre Elena Giacomelli dell’Università di Bologna spiegherà quali siano le Narrazioni su cambiamenti climatici, regimi di mobilità e migrazioni ambientali. Il giornalista Michele Zanzucchi, docente dell’Università Sophia, proverà invece a chiarire quali siano i collegamenti tra Guerra, ambiente, migrazioni e Informazione. Nel corso della mattinata ci sarà spazio anche per parlare di Rifugiati climatici e giustizia ambientale con l’intervento di Francesca Rosignoli del Department of Public Law, Universitat Rovira i Virgili. L’ultimo contributo è stato affidato a Chiara Marchetti di Ciac che approfondirà il discorso dei Territori e politiche migratorie tra deterrenza e accoglienza.

Per partecipare al convegno, organizzato nell’ambito dei progetti SAI (Sistema accoglienza e integrazione) “Una città per l’asilo” e “Terra d’asilo”, è necessario iscriversi compilando il form dedicato sul sito del Ciac (www.ciaconlus.org).
Per informazioni o altri contatti:
associazione@ciaconlus.org
Su richiesta verrà rilasciato attestato di partecipazione.

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