Parma, 22 aprile 2024 - Organizzata con il supporto dell’Unità di Italianistica del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali, dal gruppo «Arte-più-che-umana» dell’Università degli Studi di Parma collegato al Corso Approcci all’umanesimo contemporaneo (Corso di laurea magistrale in Filosofia) della prof.ssa Orsola Rignani e al gruppo di ricerca internazionale «Arte e riconoscimento» afferente all’IHRC (International Human-being Research Center), la giornata di studio intende proporsi come un dialogo inter/trans-disciplinare sul tema dell’arte più-che-umana, a partire dal ripensamento del soggetto e dell’oggetto dell’arte, dall’idea di arte come più-che-rappresentazione, come soglia relazionale di intercettazione di agentività umane e non umane, come terreno di riconoscimento dell’umano nella sua dimensione ibrida, e come respons-abilità, ossia come capacità di cor-rispondere, di dare risposte insieme. I principali temi attorno a cui verterà la riflessione saranno il (terzo) paesaggio, l’arte della vulnerabilità, l’interazione tra arte, etica e disabilità, la danza, il teriomorfismo e l’ibrido in senso estetico-semiotico-evoluzionistico.
Chiuderà la giornata di studio una conversazione, presso il Circolo Santa Brigida 5a (B.go Santa Brigida, 5 Parma), tra l’artista Karin Andersen, Benedetta Sonaglia e Orsola Rignani a partire dall’esposizione delle sculture teriomorfe di Andersen, dalla silloge poetica Impronte di Sonaglia e dai dipinti astratti sull’arte-più-che umana di Orsola Rignani.
L'evento avrà luogo mercoledì 8 maggio alle ore 9 presso l'Aula K1 del Plesso di via Kennedy.