Si è tenuta anche quest’anno all’Università di Parma la certificazione di lingua latina per studentesse e studenti dei licei, con 138 partecipanti

L’iniziativa ha preso il via nel 2017: per la regione Emilia-Romagna vede coinvolto l’Ateneo di Parma, congiuntamente a quelli di Bologna e Ferrara.  

La certificazione di latino sul territorio nazionale è relativamente recente: realizzata con una serie di iniziative pilota in alcune regioni italiane, si è poi consolidata. Il presupposto è stato un protocollo d’intesa, rinnovato a gennaio 2023, tra Ufficio scolastico regionale per l’Emilia-Romagna e Consulta Universitaria di Studi Latini, l'ente che riunisce le docenti e i docenti di latino di tutte le Università italiane e anche ente certificatore riconosciuto dal Ministero. 

L’obiettivo finale è l’elaborazione di un modello unico di certificazione, riconosciuto su tutto il territorio nazionale, che definisca in maniera univoca i livelli, le competenze richieste, le modalità di accertamento e di verifica, le forme di spendibilità in ambito universitario, oltre a essere valido come credito formativo all’interno della scuola. 

La certificazione di lingua latina, al pari di quella delle lingue straniere, è rilasciata a studentesse e studenti che dimostrano di avere competenze linguistiche a vari livelli. Le prove sono articolate in 4 livelli: A1-A2, B1-B2, conformi al modello del recente progetto internazionale Eulalia (si prevede in futuro anche l’attivazione di un livello C, professionalizzante). 

Le prove si tengono in ciascuna delle sedi universitarie. A Parma è ammesso un numero massimo di 180 studentesse e studenti provenienti dai Licei di Parma, Piacenza, Reggio Emilia e province. La commissione che si occupa dell'organizzazione e della correzione delle prove è costituita dai docenti Mariella Bonvicini, Alex Agnesini, Simone Gibertini (Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Università di Parma, Unità di Antichistica), da Viviana Menoni (già docente di latino del Liceo Scientifico “Marconi” di Parma), Chiara Giublesi (Liceo “Gioia” di Piacenza), Enrica Fontani (Liceo “Ariosto-Spallanzani” di Reggio Emilia), Angela Santi (Liceo “Romagnosi” di Parma), Viviana Tanzarella (Convitto “Maria-Luigia” di Parma). 

 L’iniziativa si ripeterà anche il prossimo anno scolastico 2023-2024.

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