Parma, 26 febbraio 2025 – L’Università di Parma è partner del progetto europeo AVTIA - Audiovisual Translation for Inclusion and Accessibility (Traduzione audiovisiva per l’inclusione e l’accessibilità), condotto da una partnership internazionale coordinata dalla George Emil Palade University of Medicine, Pharmacy, Science, and Technology di Târgu Mureș (Romania) e formata anche dalle Università di Lleida (Spagna) e di Belgrado (Serbia) e dalla società italiana Pixel, Istituto di istruzione e formazione internazionale.
Il progetto AVTIA, co-finanziato programma Erasmus+, è indirizzato a docenti, studentesse e studenti, e si propone di formarli come futuri professionisti nel settore. Il team dell’Università di Parma – sotto il coordinamento della docente Michela Canepari del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali – si concentrerà in particolare sulla audio descrizione per persone cieche e ipovedenti, con l’obiettivo di garantire un’accessibilità completa a tutti i media audiovisivi. Si testimonia così ancora una volta fattivamente, in un quadro di riferimento internazionale, l’attenzione dell’Ateneo ai temi dell’inclusione e dell’accoglienza nelle loro tante sfaccettature.
Il progetto ha come target non solo le persone cieche e ipovedenti ma anche le persone sorde e ipoudenti. Con un numero stimato di 90 milioni di persone cieche e ipovedenti e di circa 190 milioni di persone non udenti e con problemi di udito in Europa, la necessità di affrontare il tema dell'inclusione anche con progetti come AVTIA appare evidente. L’inclusione e l’accessibilità devono essere viste come strumenti per contribuire al senso di appartenenza delle comunità, come strumenti sociali e identitari all’interno dei valori fondamentali dell’Unione Europea, basati sui diritti umani, sull’uguaglianza, la libertà, la dignità e la democrazia.