Domenica 29 settembre sarà l'ultimo giorno di apertura della mostra 1968. Un Anno, allestita nella Chiesa abbaziale, e dell'Archivio-Museo CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma. Per l’autunno 2019 è infatti in programma il restauro e il rinnovamento degli ambienti dell'Abbazia di Valserena in vista di una nuova riapertura. Gli spazi espositivi dello CSAC rimarranno chiusi a partire da lunedì 30 settembre 2019 e riapriranno all’inizio del nuovo anno con mostre e attività in occasione di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020.Il rinnovamento dell’Archivio-Museo CSAC, che è parte del progetto congiunto tra Comune di Parma e Università finanziato dalla Regione Emilia-Romagna nell'ambito della linea di finanziamento POR FESR 2014-2020 (ASSE 5 - AZIONI 6.6.1 - 6.7.1), consisterà in interventi di restauro e manutenzione del monumento, nella realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione museale nella chiesa abbaziale, nel potenziamento del piano digitale del centro e di un nuovo percorso all'interno dell'archivio che integrerà il sistema di spazi espositivi arricchendo il Progetto Valserena inaugurato nel 2015.Le attività del centro di ricerca proseguiranno ma la consultazione dei materiali d’archivio potrà essere limitata a causa dei lavori in corso.CSAC Università di ParmaLo CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma iniziò a raccogliere grazie ad Arturo Carlo Quintavalle il suo primo nucleo di opere nel 1968, in occasione dell’esposizione dedicata a Concetto Pozzati organizzata dall’Istituto di Storia dell’Arte dell’Università di Parma. Situato oggi nell’Abbazia cistercense di Valserena, conserva materiali originali della comunicazione visiva, della ricerca artistica e progettuale italiana a partire dai primi decenni del XX secolo. Un patrimonio di oltre 12 milioni di pezzi suddivisi in cinque sezioni: Arte (oltre 1.700 dipinti, 300 sculture, 17.000 disegni), Fotografia (con oltre 300 fondi e più di 9 milioni di immagini), Media (7.000 bozzetti di manifesti, 2.000 manifesti cinematografici, 11.000 disegni di satira e fumetto e 3.000 disegni per illustrazione), Progetto (1.500.000 disegni, 800 maquettes, 2000 oggetti e circa 70.000 pezzi tra figurini, disegni, schizzi, abiti e riviste di Moda) e Spettacolo (100 film originali, 4.000 video-tape e numerosi apparecchi cinematografici antichi).Lo CSAC oggi è uno spazio multifunzionale, dove si integrano un Archivio, un Museo e un Centro di Ricerca e Didattica. Una formula unica in Italia, che mantiene e potenzia le attività sino ad ora condotte di consulenza e collaborazione all’istruzione universitaria con seminari, workshop e tirocini, di organizzazione di mostre e pubblicazione dei rispettivi cataloghi (oltre 120 dal 1969 ad oggi), e di prestito e supporto ad esposizioni in altri musei tra cui la Triennale di Milano, il MAXXI di Roma, il MoMA di New York, il Centre Pompidou di Parigi, il Tokyo Design Center, il Design Museum di Londra, il Folkwang Museum di Essen e il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid.