Dall’Università di Parma una laurea ad honorem a don Luigi Ciotti: un tributo alla vita e all’esempio del sacerdote che dell’impegno civile e sociale, dell’attenzione ai più deboli e della lotta alla criminalità ha fatto da sempre la propria bandiera.

La laurea gli sarà conferita nell’Aula Magna dell’Ateneo il 23 novembre, ma non sarà un appuntamento a sé stante: intorno a quell’evento è infatti nato il progetto “Parma per don Luigi Ciotti”, che articolerà in diverse iniziative il tributo con la co-organizzazione del Comune e il coinvolgimento di numerose altre realtà cittadine, nell’ottica di una coralità che vuol dare l’idea in primis proprio dell’omaggio di un intero territorio.

Il progetto, proposto e coordinato dall’Unità psicologico-sociale del Dipartimento DUSIC, è stato presentato questa mattina nella sede dell’Università di Parma dal Rettore Paolo Andrei, dall’Assessore alla Cultura del Comune Michele Guerra, dal Direttore del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali - DUSIC Diego Saglia e dalla docente del Dipartimento DUSIC, proponente la laurea ad honorem, Luisa Molinari. Nel corso della conferenza stampa tutti i relatori hanno  ricordato l’ex Rettore Loris Borghi, con il quale il progetto è nato.

Il 23 novembre nel pomeriggio, nell’Aula Magna dell’Ateneo, don Luigi Ciotti riceverà la laurea magistrale ad honorem in Psicologia dell’intervento clinico e sociale “per l’impegno sociale nell’accogliere le varie forme di disagio e nel proporre interventi innovativi, l’alto senso etico, il richiamo alla responsabilità delle azioni individuali e collettive, l’adesione a una visione delle comunità educanti fondata su legalità e giustizia sociale”.

Sempre il 23 novembre, in mattinata, don Ciotti dialogherà con gli studenti delle scuole superiori del territorio e dell’Università all’Auditorium del Plesso polifunzionale del Campus Scienze e Tecnologie. Il tema dell’incontro, coordinato da Matteo Truffelli, sarà: “Legalità, democrazia, solidarietà. Don Ciotti incontra gli studenti”.

Il conferimento della laurea ad honorem sarà preceduto da un ciclo di incontri al Palazzo del Governatore, tra ottobre e novembre, su quattro temi forti, tutti all’attenzione di don Ciotti, come mafia e criminalità, condizione carceraria in Italia, dialogo interreligioso e fenomeni migratori. Saranno incontri rivolti a studenti, studiosi e alla popolazione tutta,con protagonisti che nel panorama italiano sono impegnati su quegli stessi fronti: ogni ospite sarà introdotto e dialogherà con un docente del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Università di Parma, che sottolineerà la stretta correlazione tra ricerca, formazione e intervento nel contesto sociale, e con altri interlocutori del territorio.

Don Luigi Ciotti – breve biografia
Luigi Ciotti è nato nel 1945 a Pieve di Cadore (BL), nelle Dolomiti.
Emigrato con la famiglia a Torino negli anni Cinquanta, ha fondato nel 1965 il Gruppo Abele, associazione che promuove l’inclusione e la giustizia sociale attraverso un impegno che salda accoglienza e cultura, dimensione educativa e proposta politica.
È stato ordinato sacerdote nel 1972 da Padre Michele Pellegrino, che gli ha assegnato come parrocchia “la strada”, luogo di povertà e di fragilità, di domande e provocazioni dalle quali imparare.
Col Gruppo Abele, in 50 anni, ha costruito opportunità e progetti per le persone tossicodipendenti, per le donne e ragazze prostituite, per gli ammalati di Aids, per gli immigrati e tutte le persone segnate da povertà e fragilità esistenziali.
A questo si è aggiunto un impegno di ricerca, informazione e formazione attraverso la realizzazione di un Centro Studi (1975), della “Università della Strada” (1978), della casa editrice (1983), di una libreria (1994), e delle riviste “Animazione Sociale” (1971) e “Narcomafie” (1993). Da sempre il Gruppo Abele è impegnato in progetti di cooperazione allo sviluppo nelle aree più povere del mondo (oggi in Africa e in Messico) e di cooperazione sociale per dare dignità e lavoro a persone con storie difficili,
Convinto dell’importanza del “noi”, don Luigi Ciotti ha contribuito alla costruzioni di reti come il Coordinamento nazionale delle Comunità di accoglienza (CNCA), che ha presieduto per oltre 10 anni, e la Lega italiana per la lotta all’Aids (LILA), della quale pure è stato presidente.
Nel corso degli anni Novanta, il suo impegno si è allargato alla denuncia e al contrasto al potere mafioso, dando vita a Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie.
Oggi Libera coordina oltre 1.600 tra associazioni e gruppi che promuovono attività nelle scuole e università, curano strumenti d’informazione, si offrono come punto di riferimento per i famigliari delle vittime, operano e danno lavoro nei beni confiscati alle mafie attraverso le cooperative agricole del circuito “Libera terra”.  Il contrasto alle mafie si lega attualmente all’impegno contro le disuguaglianze e la povertà (campagna “Miseria Ladra”) e contro la corruzione (campagna “Riparte il futuro”) con un’attenzione specifica ad alcuni ambiti tra cui quello della sanità (progetto “Illuminiamo la salute”).

Il Calendario degli incontri

18 ottobre 2018
La lotta alle mafie come responsabilità educativa e sociale
Michele Gagliardo
, Responsabile Nazionale Formazione di “Libera”, dialoga con Laura Fruggeri (Dipartimento DUSIC).
Si tratta di una tematica al cuore dell’impegno di don Ciotti. L’associazione Libera è nata proprio per contrastare mafie, criminalità, corruzione. L’incontro è pensato come un momento di analisi e riflessione sulle connotazioni e sulla forza delle mafie oggi, con una particolare attenzione agli aspetti sociali ed educativi.

25 ottobre 2018
Le alternative al carcere: una strategia possibile
Valentina Calderone
, Direttrice dell’Associazione “A buon diritto”, dialoga con Luisa Molinari (Dipartimento DUSIC).
L’incontro si propone come un’occasione per riflettere sulla riforma dell’ordinamento carcerario e sulle misure alternative al carcere in esso previste come strumento di riduzione delle recidive. Si sollecita dunque una riflessione sull’educazione in carcere e sulla possibilità data ai carcerati di curare le loro relazioni affettive coi famigliari e in particolare con i figli.

8 novembre 2018
Le religioni come linguaggi della contemporaneità
Gabriella Caramore
, Scrittrice e conduttrice radiofonica, dialoga con Giancarlo Anello (Dipartimento DUSIC).
Nell’odierna società plurale e multiculturale il dialogo tra religioni si propone non solo come un processo di relazione tra istituzioni confessionali, ma come momento diffuso e strumento particolare di (auto)regolazione della convivenza tra valori, abiti culturali e stili di vita dei diversi consociati. L’incontro si propone di esaminare quali sono i protagonisti, le dinamiche, le problematiche di questo speciale dialogo, nella società italiana contemporanea.

15 novembre 2018
Migrazione e società
Jean Pierre Yvan Sagnet
, Presidente dell'associazione No Cap, Vice Presidente del CETRI-TIRES, dialoga con Tiziana Mancini (Dipartimento DUSIC).
Il tema delle migrazioni costituisce uno dei temi caldi su cui l’Università, le Istituzioni e la società civile si trovano a interrogarsi. Al di là dei pur rilevanti temi dell’accoglienza e del riconoscimento dei diritti, l’incontro si propone in specifico come occasione per riflettere su teorie, significati, esperienze e ricadute positive dell’integrazione, oltre che su cosa significhi costruire una società interculturale.

 

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