Ricerca: Parma prima Università statale in Italia per numero di ERC Starting Grant

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Parma, 4 settembre 2025 – Arrivano all’Università di Parma ben 3 ERC Starting Grant: i finanziamenti d’eccellenza dello European Research Council per giovani ricercatori e ricercatrici premiano tre progetti di ambiti fra loro molto diversi, a dimostrazione della qualità complessiva, non confinata in un singolo settore, dell’attività di ricerca dell’Ateneo.

Lo European Research Council ha deciso di finanziare i lavori di Irene Binini (Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali), di Cristiana De Filippis (Dipartimento di Scienze Matematiche, Fisiche e Informatiche) e di Paolo Papale (Dipartimento di Medicina e Chirurgia), che rientra in Italia per questa attività di ricerca dopo anni passati all’estero. Ai loro progetti andranno circa 1.5 milioni di euro ciascuno per un periodo massimo di 5 anni.

Si tratta di un ottimo risultato per l’Ateneo: quella di Parma è infatti la prima Università statale per numero di ERC Starting Grant. Più di Parma ne ha ricevuti solo la Bocconi, che ne ha 4. Nel complesso in questa tornata sono 30 gli ERC Starting Grant assegnati a ricercatori e ricercatrici che operano in istituzioni italiane.

“Come dico spesso la ricerca è futuro – commenta il Rettore Paolo Martellie un Ateneo che può contare su una ricerca di qualità è un Ateneo che ha un plus indiscusso. La ricerca è un valore straordinario: è il veicolo che trasmette le nuove conoscenze acquisite consentendo di progredire, di migliorare, di innovare. La ricerca dell’Università di Parma è di altissimo livello e i tre ERC Starting Grant arrivati ora sono un segnale molto importante: siamo la prima Università statale in Italia per numero di ERC Starting Grant, un risultato davvero positivo che dice tanto sulla ricerca che si fa da noi. Tutto ciò è il frutto di anni di investimenti sulle persone operati dai gruppi di ricerca con il supporto costante dell'Ateneo, profondamente impegnato e attento a migliorare la qualità della ricerca e della didattica che ne consegue. Alle colleghe e al collega le più sentite congratulazioni da parte mia e dell’Ateneo”.

I TRE PROGETTI

Irene Binini - Fictional and Impossible entities, Counterpossibles and Thought Experiments. A study of medieval theories of impossibility and their contemporary relevance (FICTA)
Il progetto FICTA, coordinato da Irene Binini dell’Unità di Filosofia, esplora il ruolo delle ipotesi impossibili nella costruzione della conoscenza.
Per secoli, le teorie del ragionamento si sono basate sul modello aristotelico secondo cui solo da premesse vere possono derivare conclusioni vere. Tuttavia, la pratica filosofica e scientifica dimostra il contrario: nuove teorie si sviluppano spesso a partire da ipotesi false o addirittura impossibili, attraverso strumenti come esperimenti mentali, entità fittizie, modelli o idealizzazioni. Ma come si può ragionare correttamente passando dall’impossibile al vero?
L’indagine sul ragionamento “contropossibile” assume una particolare rilevanza a partire dal XII secolo, quando molti logici iniziano a interrogarsi sul valore epistemico delle premesse impossibili. FICTA mostra come, tra tardo medioevo e prima età moderna, logica, filosofia naturale e matematica abbiano elaborato originali teorie sull’uso delle entità fittizie e delle ipotesi contropossibili, aprendo la strada a pratiche ancora centrali nella ricerca scientifica contemporanea.
Il progetto analizzerà testi e fonti manoscritte tra XII e XVII secolo, interpretandoli alla luce dell’epistemologia e della logica contemporanee. FICTA si propone così di tracciare, per la prima volta, una vera e propria storia filosofica dell’impossibilità.
Il progetto nasce anche dalla collaborazione con il gruppo PRISMA (Parma Research group on Imagination in the Sciences, Mind and the Arts), coordinato da Irene Binini, Wolfgang Huemer e Daniele Molinari.

Cristiana De Filippis - Nonuniform Ellipticity Widespread (NEW)
Le equazioni differenziali alle derivate parziali (PDEs) sono il linguaggio dei sistemi fisici. Modellano fenomeni continui: la conduzione del calore, la propagazione delle onde, la dinamica dei fluidi, l’elettromagnetismo, la meccanica quantistica o l’elasticità trovano nelle PDEs la loro rappresentazione naturale. Un aspetto cruciale è la (ir)regolarità delle soluzioni, fondamentale per descriverne proprietà qualitative locali o globali, espansioni asintotiche, frontiere libere, ed eventuale formazione di singolarità. Il progetto NEW, coordinato da Cristiana De Filippis del Dipartimento di Scienze Matematiche, Fisiche e Informatiche, affronta questioni centrali nella regolarità in contesti in cui gli aspetti cardine della teoria classica falliscono. Questo include analisi ottimale data/soluzione in equazioni non uniformemente ellittiche o paraboliche, stime dell'insieme singolare in problemi vettoriali, e regolarità massimale per operatori degeneri o non locali. I risultati attesi sono supportati da tecniche ibride innovative che uniscono strumenti di analisi armonica, teoria del potenziale non lineare e metodi variazionali, progettate per essere implementate direttamente a livello PDE. Oltre ai progressi tecnici e teorici, l’esito avrà impatto significativo in diversi settori quali la meccanica dei fluidi non newtoniani, la teoria dell’omogeneizzazione e l’analisi geometrica, trasformando prospettive e strumenti sviluppati in oltre mezzo secolo di studi sulla regolarità non lineare.

Paolo Papale - Steering the visual content of long-term memory in monkeys (SteerMEM)
A tutti noi è capitato almeno una volta nella vita di salutare un completo estraneo scambiandolo per una faccia nota. Per fortuna, questo tipo di situazioni imbarazzanti non capitano tutti i giorni! Questo perché il nostro cervello riesce a memorizzare molte informazioni visive e così a riconoscere in modo efficace ciò che ci è familiare, anche quando lo incontriamo in modo inaspettato. Tuttavia, non conosciamo ancora a fondo i meccanismi cerebrali che rendono possibile la capacità di riconoscere ciò di cui abbiamo già fatto esperienza. 
Per questo motivo il progetto SteerMEM, coordinato da Paolo Papale al Dipartimento di Medicina e Chirurgia, studierà la capacità del cervello di riconoscere ciò che è familiare e, soprattutto, aprirà la strada alla possibilità di controllare in modo preciso il contenuto visivo della memoria. SteerMEM esplorerà il modo in cui i neuroni della scimmia immagazzinano l’informazione visiva e imparano a riconoscere stimoli grazie all’esperienza. Il progetto studierà i neuroni della memoria mentre le scimmie saranno completamente libere di muoversi in un’ampia stanza sperimentale: una risorsa innovativa unica, progettata e realizzata all’Università di Parma grazie a precedenti progetti ERC, che sta rivoluzionando il modo di fare ricerca sulle scimmie.
SteerMEM si propone anche di lavorare sull’elaborazione della memoria di un episodio specifico, con tecniche che si spera possano trovare future applicazioni nel trattamento di memorie traumatiche, come quelle alla base di forme di ansia e di stress post-traumatico. 

I finanziamenti d’eccellenza dello European Research Council per giovani ricercatori e ricercatrici vanno ai progetti di Irene Binini, Cristiana De Filippis e Paolo Papale

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15 maggio: "Ex fumo dare lucem. Ricerca e sperimentazione negli studi sull'antico"

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Parma, 6 maggio 2025 - Giovedì 15 maggio alle ore 14:45, nell’aula B del plesso di via D’Azeglio, si terrà il I seminario dottorale di Antichistica intitolato “Ex fumo dare lucem. Ricerca e sperimentazioni negli studi sull’antico”

Interverranno i dottorandi del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Università di Parma Marco Gregori, Olga Guerra, Irene Rizzi (dottorandi in Scienze filologico-letterarie, storico-filosofiche e artistiche) e Francesco Rivi (dottorando in Scienze storiche e del testo). Il seminario è stato organizzato dai dottorandi stessi al fine di presentare agli studenti e a tutti gli interessati alcuni casi di studio sviluppati nel corso dell’attività di ricerca, portando alla luce, in particolare, le metodologie impiegate e il processo “laboratoriale” delle indagini.

Per informazioni: 

Dott. Marco Gregori: marco.gregori@unipr.it 
Dott.ssa Olga Guerra: olga.guerra@unipr.it  
Dott. Francesco Rivi: francesco.rivi@unipr.it  
Dott.ssa Irene Rizzi: irene.rizzi@unipr.it 

Seminario dottorale di Antichistica. Aula B del Plesso di via D’Azeglio, ore 14:45

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Scuola di Paesaggio Emilio Sereni: pubblicato il volume “Paesaggi in Transizione. Ambientale, Digitale, Culturale”

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Parma, 25 marzo 2025 - È stato pubblicato il volume “Paesaggi in transizione ambientale, digitale, culturale” (Roma, Quasar, 2025), che raccoglie gli Atti della Scuola di Paesaggio Emilio Sereni dedicata al tema del cambiamento ambientale e delle trasformazioni culturali, sociali, e di innovazione digitale del territorio. Ampio il contributo scientifico dell’Università di Parma, che è anche tra gli enti promotori della Scuola.

I saggi raccolti nell’opera, curata da Alessia Morigi, docente di Archeologia classica dell’Università di Parma, non rappresentano solo un significativo contributo alla comunità scientifica ma anche strumenti concreti offerti alle istituzioni coinvolte nelle complesse transizioni in corso a livello regionale, nazionale e internazionale.

L’obiettivo degli interventi e dell’impegno corale di tutti gli enti, le istituzioni e le realtà partecipanti alla Scuola è quello di ripensare e superare i pericoli di una transizione non programmata e incontrollata, dannosa per il paesaggio nella sua interpretazione più tradizionale e fisica ma anche dei “paesaggi” più immateriali: quelli delle relazioni, delle comunicazioni, dell’educazione, della crescita, del welfare, del patrimonio culturale.

Il libro, che inaugura la nuova collana “GAP Global Archaeological Projects”, diretta dalla professoressa Morigi, riporta l’introduzione del Prorettore Vicario Fabrizio Storti, gli interventi di docenti di varie aree dell'Ateneo e dell'Assessora alla Rigenerazione Urbana del Comune di Parma Chiara Vernizzi.

La Scuola di Paesaggio Emilio Sereni è promossa da Istituto Alcide Cervi, Università di Parma, Comune di Mercato Saraceno, Unione dei Comuni Valle del Savio, Società di Studi Romagnoli, Programma S.F.E.R.A. Spazi e Forme dell’Emilia Romagna Antica, EU GREEN European University Alliance for Sustainability, Responsible Growth, Inclusive Education and Environment con il patrocinio del Centro di Studi Avanzati sul Turismo dell’Università di Bologna, della Direzione Regionale Musei dell’Emilia Romagna, della Biblioteca Malatestiana di Cesena Memory of the World, della Diocesi di Cesena-Sarsina.

Ampio il contributo scientifico dell’Università di Parma, che è anche tra gli enti promotori della Scuola

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I giovani ricercatori e ricercatrici internazionali scelgono l’Università di Parma

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Parma, 13 marzo 2025 – Anche quest’anno è un ottimo bilancio quello scaturito per l’Università di Parma dal bando Marie Skłodowska-Curie Actions Postdoctoral Fellowship (MSCA PF): ben 4 progetti “targati” Unipr sono stati finanziati dalla Commissione Europea. I giovani ricercatori e ricercatrici internazionali continuano dunque a scegliere l’Università di Parma per i loro progetti di ricerca.

I 4 progetti finanziati sono afferenti al Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali, al Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco e al Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali. Spaziano dall’analisi di un capolavoro inedito di Fernando Pessoa allo studio dei comportamenti delle donne musulmane immigrate e rifugiate che vivono in Italia all'interno di ambienti di realtà virtuale sociale immersiva, dall’approfondimento dell’evoluzione dei “lavori verdi” dentro le relazioni economiche internazionali verso la transizione ecologica e lo sviluppo sostenibile fino allo sviluppo di nuove strategie terapeutiche per le patologie della retina.

“È una buona notizia e un buon segnale per l’Ateneo: se l’Università di Parma viene scelta come istituzione ospitante per la Postdoctoral Fellowship da tanti giovani ricercatori e ricercatrici – commenta il Rettore Paolo Martelli - è perché la considerano una realtà solida e autorevole, con gruppi di ricerca di alto livello e con persone, risorse e strutture adatte per progetti di elevato valore scientifico. Anche questo dimostra che la nostra è una ricerca di qualità”.

Questi i progetti finanziati: The Unveiling of Fernando Pessoa’s Literary Legacy: The Duke of Parma (THEDUKE), ricercatrice Carlotta Defenu, supervisor Unipr Enrico MartinesRepurposed Drug Neuroprotective Nanocarriers for Targeting Retinal Diseases (RENASCENT), ricercatore Marco Brugnera, supervisor Unipr Silvia Pescina; A Netnographic Study on the Behavior of Muslim Women Immigrants and Refugees in Europe within Immersive Social Virtual Reality Worlds: Cyberfeminist and Social Psychology Approaches (IMWVR), ricercatrice Mahtab Kiani, supervisor Unipr Tiziana ManciniBuilding Resilient International Development through Green Employment in the EU and Asia (BRIDGE), ricercatore Riccardo Rinaldi, supervisor Unipr Fabio Landini.

Le Marie Skłodowska-Curie Actions (MSCA) rappresentano il principale ​​programma di riferimento dell’Unione europea per la formazione dottorale e post-dottorato.
Le MSCA PF sono borse di ricerca individuali che mirano a sostenere la formazione alla ricerca e lo sviluppo di carriera dei ricercatori e delle ricercatrici titolari di dottorato di ricerca, in collaborazione con un/una supervisor e attraverso la mobilità internazionale.

Gli ottimi risultati conseguiti sono frutto anche del lavoro di preparazione organizzato e condotto dall’Ateneo. Anche lo scorso anno è stato realizzato un bootcamp: ricercatrici e ricercatori post-doc selezionati attraverso un bando hanno avuto la possibilità di partecipare a un workshop di formazione in cui esperte ed esperti nella scrittura e valutazione progettuale interni ed esterni all’Ateneo hanno insegnato loro come scrivere una proposta MSCA-PF, fornendo poi supporto nel processo di preparazione del progetto. Da quel momento le ricercatrici e i ricercatori e i/le supervisor dell'Università di Parma hanno lavorato insieme alle loro proposte progettuali, potendo contare sul pieno sostegno dell'U.O. Supporto alla Ricerca Europea e Internazionale di Ateneo.


I 4 PROGETTI IN DETTAGLIO

The Unveiling of Fernando Pessoa’s Literary Legacy: The Duke of Parma (THEDUKE)
Ricercatrice: Carlotta Defenu
Supervisor: Enrico Martines

Carlotta Defenu è laureata in Lingua e Letteratura Portoghese a Sapienza Università di Roma. Nel 2023 ha conseguito il dottorato in Critica testuale all’Università di Lisbona, con una tesi sulla genesi e la revisione della poesia di Fernando Pessoa. Ha poi svolto attività di ricerca post-doc all’Università Nova di Lisbona, nell’ambito del progetto Modernismo, dedicandosi all’edizione digitale di opere di autori del Modernismo portoghese. Le sue ricerche si concentrano sulla letteratura portoghese del secolo XX, specialmente sull’opera di Fernando Pessoa, e su tematiche di critica testuale, in particolare su questioni di critica delle varianti e di filologia d’autore.

Il progetto The Unveiling of Fernando Pessoa’s Literary Legacy: The Duke of Parma (THEDUKE) mira a far conoscere un capolavoro inedito di Fernando Pessoa: un dramma in cinque atti, scritto in inglese arcaico e ambientato a Parma. Redatta tra il 1907 e il 1935, l’opera è conservata nel Fondo Pessoa e rappresenta il testo teatrale più esteso mai scritto dall’autore. Il progetto THEDUKE studierà i manoscritti di quest’opera per svelarne la genesi e preparare le basi per un’edizione critica.

 

Repurposed Drug Neuroprotective Nanocarriers for Targeting Retinal Diseases (RENASCENT)Ricercatore: Marco Brugnera
Supervisor: Silvia Pescina

Marco Brugnera nel 2024 ha conseguito il Dottorato in Farmacia all'Università Complutense di Madrid, lavorando allo sviluppo di nuove strategie terapeutiche per il glaucoma, mediante la combinazione di microparticelle polimeriche e nanoparticelle lipidiche. L’obiettivo della ricerca è stato di superare i limiti delle attuali terapie oculari, migliorando l'efficacia e la tollerabilità dei farmaci. Negli ultimi anni ha partecipato a progetti di ricerca internazionali, collaborando con aziende e gruppi di ricerca per testare dispositivi oculari innovativi. In questo contesto ha acquisito esperienza in tecniche avanzate di analisi dei farmaci, sviluppo di formulazioni, colture cellulari e modelli animali. L’interesse si è esteso alle terapie neuroprotettive, esplorando il legame tra malattie oculari e cerebrali. Attualmente è docente di Farmacia galenica all’Università Complutense di Madrid, dove collabora in diversi progetti per formare studentesse, studenti e neolaureate/i nel campo della tecnologia farmaceutica.

La retinite pigmentosa è una malattia rara e progressiva che porta alla cecità e oggi non esistono cure efficaci per la maggior parte dei e delle pazienti. Il progetto mira a cambiare questo scenario mediante l’utilizzo di un farmaco, attualmente approvato per il rafforzamento della dentina, per una nuova terapia neuroprotettiva. Nei prossimi due anni sarà sviluppata una formulazione per veicolare il farmaco direttamente alla retina, tra l’Università di Parma, l’Università di Alicante (Spagna) e l’ESRF (Francia).

 

A Netnographic Study on the Behavior of Muslim Women Immigrants and Refugees in Europe within Immersive Social Virtual Reality Worlds: Cyberfeminist and Social Psychology Approaches (IMWVR)
Ricercatrice: Mahtab Kiani
Supervisor: Tiziana Mancini

Mahtab Kiani è una ricercatrice specializzata in tecnologie immersive, in particolare nella realtà virtuale. Ha conseguito un dottorato di ricerca in Turismo alla Taylor's University, Malesia, nel gennaio 2023. I suoi interessi di ricerca comprendono studi di genere, sulle migrazioni, sull’interazione essere umano-computer (HCI) e prospettive femministe sulla progettazione tecnologica. Durante il dottorato Mahtab Kiani ha condotto uno studio netnografico sul comportamento delle donne iraniane all'interno di destinazioni virtuali immersive, esplorando come i mondi cibernetici e il turismo virtuale forniscano esperienze di viaggio meno vincolate e più liberatorie per le donne. Parte dei risultati della sua tesi sono stati pubblicati dal Journal of Travel Research. Da agosto 2023 fa parte del Virtual Reality and Nature Lab della Clemson University, impegnandosi in ricerche interdisciplinari. Inoltre collabora con Helpline.id come traduttrice persiano-inglese, fornendo supporto alle persone rifugiate afghane e iraniane in Indonesia. Questo ruolo le è stato fondamentale per comprendere le sfide affrontate dalle persone immigrate e ha stimolato il suo interesse ad approfondire come le piattaforme digitali possano incrementare l’empowerment di queste comunità.

Nel suo progetto post-dottorato MSCA Mahtab Kiani analizzerà i comportamenti delle donne musulmane immigrate e rifugiate che vivono in Italia all'interno di ambienti di realtà virtuale sociale immersiva. Esaminerà come costruiscono e negoziano le loro identità tra dinamiche culturali, religiose e di genere. Integrando approcci cyberfemministi e di psicologia sociale, lo studio si interrogherà sul potenziale della realtà virtuale per aumentare l'inclusione sociale e ridurre i rischi di emarginazione. I risultati informeranno la progettazione di spazi virtuali inclusivi e potranno essere un riferimento importante per le politiche dell'UE sull'inclusione digitale.


Building Resilient International Development through Green Employment in the EU and Asia (BRIDGE)
Ricercatore: Riccardo Rinaldi
Supervisor: Fabio Landini

Riccardo Rinaldi ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Economia nell’ottobre 2019 all’Università di Siena. La sua tesi di dottorato ha affrontato l'impatto dell'innovazione tecnologica sulla struttura del mondo del lavoro, utilizzando dati provenienti da indagini europee come l'European Working Conditions Survey (EWCS) e il Labor Force Survey (LFS). Ha un background in scienze politiche e relazioni internazionali. Negli ultimi tre anni ha svolto attività di ricerca come post-doc all'Università di Parma, concentrandosi su temi come l'imprenditoria migrante, l'occupazione e l'innovazione nei settori economici strategici italiani, oltre che sulla transizione sostenibile in Emilia-Romagna. Ha inoltre collaborato come assistente didattico all'Università di Bologna, insegnando materie legate all'analisi economica applicata e agli studi industriali.

Il progetto BRIDGE studia l’evoluzione dei “lavori verdi” dentro le relazioni economiche internazionali verso la transizione ecologica e lo sviluppo sostenibile. La Cina è un attore centrale di questa dinamica, necessaria per capire la “global green employment chain” (GGEC) che unisce Asia ed Europa, dall’estrazione delle materie prime alla progettazione, alla logistica e alla produzione di beni e servizi, per identificare gli spazi di cooperazione o di possibile competizione.

 

Ottimo bilancio per l’Ateneo nel Bando Marie Skłodowska-Curie Actions Postdoctoral Fellowship 2024: quattro progetti finanziati

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AVTIA: l’Università di Parma nel progetto europeo per l’inclusione e l’accessibilità nella traduzione audiovisiva

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Parma, 26 febbraio 2025 – L’Università di Parma è partner del progetto europeo AVTIA - Audiovisual Translation for Inclusion and Accessibility (Traduzione audiovisiva per l’inclusione e l’accessibilità), condotto da una partnership internazionale coordinata dalla George Emil Palade University of Medicine, Pharmacy, Science, and Technology di Târgu Mureș (Romania) e formata anche dalle Università di Lleida (Spagna) e di Belgrado (Serbia) e dalla società italiana Pixel, Istituto di istruzione e formazione internazionale.

Il progetto AVTIA, co-finanziato programma Erasmus+, è indirizzato a docenti, studentesse e studenti, e si propone di formarli come futuri professionisti nel settore. Il team dell’Università di Parma – sotto il coordinamento della docente Michela Canepari del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali – si concentrerà in particolare sulla audio descrizione per persone cieche e ipovedenti, con l’obiettivo di garantire un’accessibilità completa a tutti i media audiovisivi. Si testimonia così ancora una volta fattivamente, in un quadro di riferimento internazionale, l’attenzione dell’Ateneo ai temi dell’inclusione e dell’accoglienza nelle loro tante sfaccettature.

Il progetto ha come target non solo le persone cieche e ipovedenti ma anche le persone sorde e ipoudenti. Con un numero stimato di 90 milioni di persone cieche e ipovedenti e di circa 190 milioni di persone non udenti e con problemi di udito in Europa, la necessità di affrontare il tema dell'inclusione anche con progetti come AVTIA appare evidente. L’inclusione e l’accessibilità devono essere viste come strumenti per contribuire al senso di appartenenza delle comunità, come strumenti sociali e identitari all’interno dei valori fondamentali dell’Unione Europea, basati sui diritti umani, sull’uguaglianza, la libertà, la dignità e la democrazia.

Il team di Parma si concentrerà in particolare sulla audio descrizione per persone non vedenti e ipovedenti

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