12 novembre 2019 - Al Teatro al Parco parte “Parma per Dante”

Inviato da Anonimo (non verificato) il
Convegni, seminari e altre iniziative

Parte il 12 novembre con un approfondimento su teatro e teatralità dantesca il progetto Parma per Dante, organizzato dall’Università di Parma in occasione del settimo centenario della morte dell’autore della Divina Commedia.

Il primo appuntamento è in programma martedì 12 novembre alle 16 al Teatro al Parco, dove Marco Martinelli (Teatro delle Albe) e Roberta Gandolfi (Università di Parma) si confronteranno su Nel nome di Dante: un libro e il teatro come festa dei molti.

A Ravenna, nel giugno del 2017 e del 2019, Marco Martinelli e il Teatro delle Albe hanno dato vita all'Inferno e al Purgatorio danteschi in forma di straordinari spettacoli itineranti, interpretati da cori di cittadini e cittadine, che si sono snodati per venti sere fra le vie della città. Può il teatro, e come, condurci Nel nome di Dante (questo il titolo del libro di Martinelli) ad agire nello spazio pubblico la nostra comune appartenenza alla polis, il nostro desiderio di cittadinanza? Su questo e altro sarà focalizzato l’appuntamento al Teatro al Parco.

Il progetto Parma per Dante è organizzato dall’Unità di Italianistica del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali - DUSIC con il patrocinio del Comune di Parma. Si avvale della collaborazione della Biblioteca Palatina, della Società Dante Alighieri di Parma, del Teatro delle Briciole, della Casa della Musica.

Ogni annualità è caratterizzata da un tema specifico: per la prima, che prende il via il 12 novembre, il tema è Dante e le Arti.

La partecipazione alle conferenze di Parma per Dante è valida come corso di aggiornamento per gli insegnanti (S.O.F.I.A., www.istruzione.it/pdgf, ID 36827).

Per informazioni: Dipartimento DUSIC - Unità di Italianistica, tel. 0521-032355, e-mail dusic@unipr.it, italiano@unipr.it

“Teatro e teatralità dantesca”: Marco Martinelli e Roberta Gandolfi si confrontano su “Nel nome di Dante: un libro e il teatro come festa dei molti”

Sidebar (nella colonna di destra sotto il menu di navigazione contestuale se presente) slideshow-parma-per-dante-2019-2022.jpg Nascondi No

19 novembre 2019 - A “Libri di storia” il volume “Storia del bosco – Il paesaggio forestale italiano”

Inviato da Anonimo (non verificato) il
Convegni, seminari e altre iniziative

Sarà dedicato al volume “Storia del bosco – Il paesaggio forestale italiano” (Laterza 2019) il prossimo incontro della rassegna Libri di Storia – Incontri con gli Autori, organizzata dall’Università di Parma con il patrocinio del Comune di Parma.

L’appuntamento è per martedì 19 novembre alle ore 17 al Palazzo del Governatore (piazza Garibaldi). Presenterà il libro l’autore Mauro Agnoletti, docente di Storia del paesaggio e dell’ambiente all’Università di Firenze, introdotto da Piergiovanni Genovesi, Delegato del Rettore dell’Università di Parma alle Iniziative culturali di carattere storico. Dialogheranno con l’autore Carlo Alberto Gemignani, Rita Messori e Davide Papotti, docenti dell’Università di Parma.

Gli indirizzi di saluto saranno affidati a Fabrizio Storti, Pro Rettore con delega per la Terza Missione dell'Università di Parma, a Michele Guerra, Assessore alla Cultura del Comune di Parma, e a Diego Saglia, Direttore del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali - DUSIC.

La partecipazione all’incontro è valida come aggiornamento per gli insegnanti che si iscriveranno attraverso la piattaforma S.O.F.I.A. (info).

L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

L’autore
Mauro Agnoletti insegna Storia del paesaggio e dell’ambiente all’Università di Firenze. È stato coordinatore del gruppo di ricerca sulla storia forestale dell’Unione Mondiale Forestale (IUFRO) e vice presidente della Società Europea di Storia dell’Ambiente (ESEH). È presidente dell’Osservatorio del Paesaggio della Regione Toscana, presidente del Comitato Scientifico del programma della FAO sul paesaggio agrario (GIAHS) ed è stato esperto scientifico della Convenzione Europea del Paesaggio e dell’Unesco. Tra le sue opere più recenti: Il paesaggio come risorsa. Castagneto negli ultimi due secoli (Ets 2009), Paesaggio rurale (Edagricole 2010), Il paesaggio nella Cavalcata dei Magi (con M.A. Signorini, Pacini Editore 2010).

Il libro (dal sito Editori Laterza)
Faggi, castagni, querce, larici, abeti… Oltre il 35% della penisola è coperto da boschi, un paesaggio che spesso percepiamo come primigenio e “naturale”. In realtà, come il resto del nostro paesaggio, i boschi sono un prodotto della storia, sempre legata all’opera dell’uomo che ne ha modificato tutte le caratteristiche. Nell’antichità il bosco è già largamente utilizzato, tanto che le foreste naturali nel primo secolo d.C. sono meno di una decina. Il bosco di alto fusto e il bosco ceduo, la forma più diffusa, hanno contribuito al bisogno di legna da fuoco, carbone e legname da costruzione, consentendo allo stesso tempo il pascolo del bestiame. Dal Medioevo all’Ottocento sono le costruzioni navali che modellano gran parte dei boschi, legando strettamente il mondo dei commerci mediterranei a quello della montagna. Da nord a sud, poi, esiste una “civiltà del castagno”, vero e proprio “albero del pane” a cui intere popolazioni devono la propria sopravvivenza. Oggi l’esodo dalle campagne e dalle montagne ha portato alla ricomparsa di macchie e foreste in territori antropizzati da secoli. E il desiderio di ricercare nel bosco valori naturalistici si è sovrapposto alla realtà storica di un paesaggio forestale come prodotto culturale. Un viaggio alla riscoperta dello straordinario rapporto che ci lega alle “selve oscure”.

La rassegna
La rassegna Libri di Storia – Incontri con gli autori” è organizzata dall’Università di Parma - Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali in collaborazione con il Comune di Parma.
Il coordinamento scientifico della rassegna è di Piergiovanni Genovesi, Delegato del Rettore alle Iniziative culturali di carattere storico. Al centro di ogni incontro c’è un libro, una novità editoriale d’argomento storico, intorno al quale si organizza la discussione alla presenza dell’autore e di altri esperti: una riflessione a più voci aperta a tutti gli interessati, per avvicinare la storia (e le pubblicazioni di carattere storiografico) al pubblico e per proseguire in quell’azione di “disseminazione culturale” che l’Ateneo, spesso di concerto con il Comune, sta offrendo alla città e al territorio.
La rassegna rientra infatti nelle azioni di “Terza missione” dell’Università di Parma, e in particolare in quelle relative alla delega rettorale per le iniziative culturali di carattere storico, e si propone sia di far conoscere più da vicino alla città la ricerca svolta all’interno dell’Ateneo sia, più in generale, di favorire la diffusione della conoscenza storica e delle sue tante potenzialità.

Alle ore 17 al Palazzo del Governatore incontro con l’autore Mauro Agnoletti

Sidebar (nella colonna di destra sotto il menu di navigazione contestuale se presente) immagine_335.png Nascondi No

20 novembre 2019 - Che cos’è un capro espiatorio? Il Migrante, Carola e la menzogna dell’ldentità naturale

Inviato da leonida.fadiga… il
Convegni, seminari e altre iniziative

Mercoledì 20 novembre alle ore 15:30, nell'Aula A del Plesso Carissimi (Borgo Carissimi, 10), si svolgerà il seminario di Sergio Manghi dal titolo Che cos’è un capro espiatorio? Il Migrante, Carola e la menzogna dell’ldentità naturale.

L'incontro è organizzato all'interno delle attività didattiche dell’insegnamento di Geografia culturale del prof. Davide Papotti per il corso di laurea in Progettazione e coordinamento dei servizi educativi.

L'incontro è aperto a tutti gli interessati.

Seminario di Sergio Manghi

Sidebar (nella colonna di destra sotto il menu di navigazione contestuale se presente) Plesso di Borgo Carssimi - Cortile e ingresso principale Nascondi No

14 novembre 2019 - Le reti matrifocali transnazionali delle donne capoverdiane migranti in Italia: il caso dell'isola di Santo Antao

Inviato da leonida.fadiga… il
Convegni, seminari e altre iniziative

Giovedì 14 novembre alle ore 16:30, nell'Aula A del Plesso Carissimi (Borgo Carissimi, 10), si svolgerà il seminario di Martina Giuffrè (Università di Parma) dal titolo Le reti matrifocali transnazionali delle donne capoverdiane migranti in Italia: il caso dell'isola di Santo Antao (Capo Verde).

L'incontro è organizzato all'interno delle attività didattiche dell’insegnamento di Geografia culturale del prof. Davide Papotti per il corso di laurea in Progettazione e coordinamento dei servizi educativi.

L'incontro è aperto a tutti gli interessati.

Seminario di Martina Giuffrè

Sidebar (nella colonna di destra sotto il menu di navigazione contestuale se presente) capo_verde.png Nascondi No

“Parma per Dante”: tre anni di appuntamenti per il centenario

Inviato da Anonimo (non verificato) il
Convegni, seminari e altre iniziative

Si chiama Parma per Dante il progetto organizzato dall’Università di Parma in occasione del settimo centenario della morte dell’autore della Divina Commedia. Tre anni di appuntamenti dal 2019 al 2021, con avvio il 12 novembre 2019, pensati come omaggio a Dante e occasione di studio e divulgazione della sua opera.

La rassegna è organizzata dall’Unità di Italianistica del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali - DUSIC con il patrocinio del Comune di Parma. Si avvale della collaborazione della Biblioteca Palatina, della Società Dante Alighieri di Parma, del Teatro delle Briciole, della Casa della Musica.

Il percorso di Parma per Dante si articola in tre anni: prende avvio nell’anno accademico 2019-20, prosegue integrandosi con le manifestazioni di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020 e si conclude nell’anno accademico 2021-22, in corrispondenza del settimo centenario dantesco (1321-2021). Il progetto combina l’attrazione esercitata dal mito dantesco su un largo pubblico con l’occasione del centenario, e intende rivolgersi all’Università e alla città attraverso eventi che si svolgeranno in diversi luoghi di Parma (Università, Biblioteca Palatina, Teatro al Parco, Casa della Musica).

Il programma prevede una serie di letture e conferenze che intendono “raccontare Dante”, in particolare la Divina Commedia, attraverso discipline e competenze diverse. Gli interventi saranno tenuti sia da studiosi dell’Università di Parma e di altri atenei italiani ed esteri, sia da artisti che si sono confrontati con l’opera dantesca.

Ogni annualità è caratterizzata da un tema specifico: per la prima Dante e le Arti, per la seconda Dante e Parma (in coincidenza con Parma 2020), per la terza Prospettive interdisciplinari.

Martedì 12 novembre alle 16, al Teatro al Parco, il via ufficiale alla prima annualità (Dante e le Arti), con un incontro su teatro e teatralità dantesca: Marco Martinelli (Teatro delle Albe) e Roberta Gandolfi (Università di Parma) si confronteranno su Nel nome di Dante: un libro e il teatro come festa dei molti.

A seguire il 12 dicembre Jennifer Malvezzi (Università di Parma) interverrà sul cinema ispirato all’Inferno dantesco; il 23 gennaio 2020 Paolo Borsa (Università di Friburgo) terrà una conferenza sulla rappresentazione della Commedia nelle arti figurative; il 5 marzo Marco Capra e Paolo Russo (Università di Parma) parleranno della fortuna di Dante nella musica ottocentesca; il 22 aprile Nicola Catelli (Università di Parma) interverrà sulle trasposizioni della Commedia nel fumetto. L’ultimo incontro di questo primo anno sarà costituito da una Lettura dantesca con voce e musica a cura di Carlo Varotti (Università di Parma), alla Biblioteca Palatina il 7 maggio: lì sarà anche possibile ammirare gli affreschi della Sala Dante, eseguiti da Francesco Scaramuzza con scene della Divina Commedia.

Una scelta delle conferenze verrà pubblicata grazie al contributo della Fondazione Cariparma.

La partecipazione alle conferenze è valida come corso di aggiornamento per gli insegnanti (S.O.F.I.A., www.istruzione.it/pdgf, ID 36827).

Per informazioni: Dipartimento DUSIC - Unità di Italianistica, tel. 0521-032355, e-mail dusic@unipr.it, italiano@unipr.it

Rassegna di conferenze e letture dantesche. Il via il 12 novembre al Teatro al Parco con “Teatro e teatralità dantesca”.

Sidebar (nella colonna di destra sotto il menu di navigazione contestuale se presente) slideshow-parma-per-dante-2019-2022.jpg Nascondi No

12 novembre 2019 - Convegno in ricordo dell’egittologo e papirologo Giuseppe Botti

Inviato da leonida.fadiga… il
Convegni, seminari e altre iniziative

Martedì 12 novembre con inizio alle ore 10, nell'Aula F del Plesso D'Azeglio (Via Massimo D'Azeglio, 85), si terrà l'incontro scientifico e divulgativo Giuseppe Botti. Pioniere ‘parmense’ della Papirologia demotica, promosso dall’insegnamento di Papirologia del prof. Nicola Reggiani per ricordare la figura dell’egittologo Giuseppe Botti, centrale nella storia dell’egittologia e della papirologia (e di Parma) eppure largamente dimenticata in sede accademica ma anche dal grande pubblico.

Giuseppe Botti (1889-1968), di cui domenica 3 novembre è ricorso il 130° anniversario della nascita, è stato il primo italiano ad essersi occupato della decifrazione e dello studio dei papiri egiziani scritti nella difficile grafia corsiva demotica. Nato a Vanzone Con San Carlo (VB) da famiglia emigrata dalla provincia di Parma, precisamente da Romezzano di Bedonia, luogo a cui fu sempre legato e in cui si recava sempre per le vacanze estive, Botti si formò al Museo Egizio di Torino sotto la guida del celebre Ernesto Schiaparelli, studiò il demotico a Praga con František Lexa, e fu per molti anni conservatore alla Sezione Egizia del Museo Archeologico di Firenze, dove si occupò fra l’altro dei frammenti demotici rinvenuti nel 1931 dagli scavi italiani di Carlo Anti a Tebtynis, nell’oasi del Fayum, studiati anche in cooperazione col collega Aksel Volten di Copenhagen. Negli ultimi anni di vita fu professore ordinario di Egittologia all’Università di Roma “La Sapienza”. Oltre alla prima edizione di fondamentali documenti demotici e ieratici come il “giornale della necropoli di Tebe” (i registri contabili delle attività operaie alle tombe reali di Deir el-Medina) e il “papiro del Lago Moeris” (un testo cultuale in onore del dio-coccodrillo Sobek, signore delle acque del Fayum), a Botti si deve la sistemazione e la catalogazione di alcune collezioni egizie italiane, fra cui quella del Museo Archeologico di Parma (a lui si deve, fra l’altro, la corretta identificazione del rilievo parietale dalla tomba di Amenemone, dignitario del faraone Amenhotep III nella prima metà del XIV secolo a.C.). Insegnante di un’intera generazione di egittologi e orientalisti (da Silvio Curto ad Alessandro Roccati a Paolo Matthiae), era noto ad amici e colleghi come “il santo Botti” per la sua umanità e la sua disponibilità.

Il convegno, con il prezioso apporto logistico-organizzativo di Alessia Bovo (collaboratrice dell’insegnamento di Papirologia dell'Università di Parma), avrà inizio alle ore 10 e vedrà come ospite d’eccezione Kim Ryholt (professore di Egittologia all’Università di Copenhagen) che illustrerà il lavoro di Botti sui frammenti papiracei fiorentini da Tebtynis. Seguiranno lungo tutta la giornata gli altri interventi. Marco Botti (scrittore, pronipote e biografo dell’egittologo) rievocherà “La riscoperta di Giuseppe Botti” presentando il volume Una vita per la Papirologia demotica, la raccolta di tutti gli ‘scritti minori’ del personaggio, curata da Alessia Bovo e in corso di stampa per la collana “Papyrotheke” dell’editore locale Athenaeum. Gli egittologi Marco De Pietri (Università di Pavia) ed Elena Urzì (Sapienza Università di Roma) presenteranno due aspetti dell’attività scientifica di Botti: “Un cimelio prezioso: Giuseppe Botti e i papiri di Pavia” e “Giuseppe Botti e il capo dei medici Menna”. Alessia Bovo (Università di Parma) illustrerà il progetto in corso su “Papiri letterari greci da Tebtynis in studio all’Università di Parma”. Nicola Reggiani (Università di Parma), infine, parlerà di “Giuseppe Botti a Parma”.

La giornata rientra in un ciclo di convegni intitolato a Isabella Andorlini, già professore di Papirologia all’Università di Parma.

Per ulteriori informazioni: papiro@unipr.it

XII Giornata di Studio di Papirologia "Isabella Andorlini"

Sidebar (nella colonna di destra sotto il menu di navigazione contestuale se presente) giuseppe_botti.jpg Nascondi No

19 novembre 2019 - La città degli ospiti

Inviato da leonida.fadiga… il
Convegni, seminari e altre iniziative

Martedì 19 novembre alle ore 14:30, nell'Aula A del Plesso Carissimi (Borgo Carissimi, 10), si svolgerà il seminario di Alessandro Bosi dal titolo La città degli ospiti.

L'incontro è organizzato all'interno delle attività didattiche dell’insegnamento di Geografia culturale del prof. Davide Papotti per il corso di laurea in Progettazione e coordinamento dei servizi educativi.

L'incontro è aperto a tutti gli interessati.

Seminario di Alessandro Bosi

Sidebar (nella colonna di destra sotto il menu di navigazione contestuale se presente) Plesso di B.go Carissimi - Ingresso principale Nascondi No

13 novembre 2019 - Rooting Eco-criticism: British Romanticism and the Environment

Inviato da leonida.fadiga… il
Convegni, seminari e altre iniziative

Mercoledì 13 novembre, con inizio alle ore 9:30, si svolgerà a Parma presso la sede della Casa della Musica (P.le San Francesco, 1) una giornata di studi dal titolo Rooting Eco-criticism: British Romanticism and the Environment.

La giornata è stata organizzata dai docenti di Letteratura inglese dell’Università di Parma, prof.ssa Gioia Angeletti e prof. Diego Saglia, e coinvolge studiosi di Romanticismo inglese da varie università italiane e dall’Università di Vechta, Germania, allo scopo di riflettere su come temi cogenti della contemporaneità, quali la sostenibilità ambientale, il rispetto per il mondo naturale e animale, le preoccupazioni socio-ecologiche, fossero già sentiti e rappresentati nella letteratura inglese tra Sette e Ottocento.

Per informazioni: gioia.angeletti@unipr.it

Alla Casa della Musica day conference su romanticismo ed ecocritica

Sidebar (nella colonna di destra sotto il menu di navigazione contestuale se presente) caspar_david_friedrich_-_wanderer_above_the_sea_of_fog.jpg Nascondi No

12 novembre 2019 - Per i “Seminari di Europa” giornata di studi sulla tolleranza

Inviato da Anonimo (non verificato) il
Convegni, seminari e altre iniziative

Sarà il convegno Fra Oriente e Occidente. Variazioni sul tema della tolleranza il prossimo appuntamento dei “Seminari di Europa”, ciclo d’incontri organizzati dall’Università di Parma con il Comune di Parma e numerosi partner istituzionali, con il contributo della Fondazione Cariparma, per riflettere sui temi dell’incontro tra culture e sul patrimonio culturale europeo come bene comune, sugli ideali, i principi e i valori che ne sono alla base.

Martedì 12 novembre, dalle 10 alle 13 e dalle 15:30 alle 18:30, l’Auditorium di Palazzo del Governatore (Piazza Garibaldi, Parma) ospiterà la giornata di studi sul tema della tolleranza, resa possibile dalla collaborazione tra Università di ParmaISMEO - Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente (Progetto MIUR Studi e ricerche sulle culture dell’Asia e dell’Africa), IPOCAN - Istituto per l’Oriente Carlo Alfonso Nallino e GCSS - Giunta Centrale per gli Studi Storici.

La giornata sarà aperta dai saluti del Rettore dell’Università di Parma Paolo Andrei, dall’Assessore alla Cultura del Comune di Parma Michele Guerra, del Direttore del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali -  DUSIC Diego Saglia e della Coordinatrice dell’Unità di Storia del Dipartimento DUSIC Elena Bonora.  L’apertura dei lavori sarà affidata ad Alessandro Pagliara, docente di Storia romana all’Università di Parma e responsabile organizzativo dei Seminari di Europa.

Il convegno, a cura di Alessandro Pagliara (Università di Parma) e Adriano Valerio Rossi (ISMEO), sarà articolato in due sessioni: quella mattutina sarà dedicata al tema della tolleranza nel mondo greco e romano tra antico e tardoantico (con uno sguardo alla ricezione di tematiche antiche in epoca moderna); la sessione pomeridiana sarà invece incentrata sull’Oriente, con relazioni che indagheranno le nozioni di tolleranza e intolleranza nel mondo islamico, nella Cina antica, in Georgia e Iran.

La sessione mattutina, presieduta da Domenico Vera (Università di Parma), sarà caratterizzata dagli interventi di Maria Teresa Schettino (Universités de Haute-Alsace et de Strasbourg, UMR Archimède, “Carthago delenda est”: l’intolleranza estrema in guerra?), di Tommaso Gnoli (Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, L’intolleranza di un grande intellettuale: il pagano Libanio e il Cristianesimo), di Fabrizio Oppedisano (Scuola Normale Superiore, Pisa, Il laboratorio di un re visionario: Teoderico e l’Italia romano-ostrogota), di Luca Iori (Università di Parma, Democrazia e tolleranza: l’Epitafio di Pericle e i suoi interpreti ottocenteschi).

Nella sessione pomeridiana, presieduta da Tommaso Gnoli (Alma Mater Studiorum, Università di Bologna), si succederanno le relazioni di Claudio Lo Jacono (IPOCAN - Istituto per l’Oriente Carlo Alfonso Nallino, Roma, Tolleranza e intolleranza islamica verso il Cristianesimo), di Maurizio Scarpari (Università Ca’ Foscari, Venezia, Intolleranza etnica e assimilazione nella Cina antica), di Gaga Shurgaia (L’Orientale, Università degli Studi di Napoli, I volti della tolleranza nel regno di Davit IV il Ricostruttore 1089-1125).

Dopo la discussione generale, le conclusioni saranno affidate ad Adriano Valerio Rossi, docente di Filologia Iranica all’Orientale, Università degli Studi di Napoli e Presidente di ISMEO - Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente.

Seminari di Europa sono organizzati dall’Università di Parma (Dipartimento DUSIC - Unità di Storia e CUCI - Centro Universitario per la Cooperazione Internazionale ) con il Comune di Parma (Assessorato alla Cultura), in collaborazione con la Giunta Centrale per gli Studi Storici di Roma, l’Ufficio Scolastico provinciale di Parma e Piacenza, la Fondazione Collegio Europeo, la Scuola per l’Europa, il Liceo Scientifico “Marconi” e il Polo Scolastico Agro-Industriale di Parma, e sono realizzati con il contributo della Fondazione Cariparma.

Il secondo ciclo dei “Seminari di Europa”, intitolato “Variazioni sul tema della Tolleranza”, è parte di Facciamo Conoscenza – L’Università per Parma 2020, la rassegna delle attività con cui l’Università di Parma contribuisce alle celebrazioni per Parma Capitale Italiana della Cultura 2020.

I “Seminari di Europa” sono destinati non solo alla comunità accademica ma aperti alla cittadinanza, e in modo particolare agli alunni e ai docenti delle scuole del territorio. La partecipazione (previa iscrizione sulla piattaforma ministeriale S.O.F.I.A.) è valida per gli insegnanti a titolo di aggiornamento professionale.

Per informazioni: Luca Iori (Università di Parma), luca.iori@unipr.it

 

Dalle 10 al Palazzo del Governatore, in vista della Giornata Mondiale della Tolleranza 2019. Iniziativa nata dalla collaborazione tra l’Università di Parma e ISMEO - Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente

Sidebar (nella colonna di destra sotto il menu di navigazione contestuale se presente) seminari_12_nov.png Nascondi No

7 novembre 2019 - Professione educatore

Inviato da leonida.fadiga… il
Convegni, seminari e altre iniziative

Giovedì 7 novembre alle ore 14:30, nell'Aula Magna del Polo didattico di via Del Prato (via Pietro Del Prato, 3), si svolgerà un seminario di orientamento sulla figura professionale dell’educatore, condotto da Elisabetta Marazzi con la collaborazione dei supervisori dei tirocini dei corsi di studio di area pedagogica (Roberta Bertoli, Livia Fugalli, Sara Godi).

Dopo l'introduzione di Elena Luciano (Università  di Parma), interverranno Ornella Accetta (Asilo nido TATA CLIO), Stefano Manici (Cooperativa Sociale GRUPPO SCUOLA), Andrea Merighi (Cooperativa Sociale INSIEME) e Sava Tahiraj (Società Cooperativa MEDIAGROUP98).
 
La figura dell’educatore è impegnata in una pluralità di contesti e situazioni che richiedono alta professionalità. Il seminario sarà occasione di incontro e confronto con educatori che operano in realtà educative diverse: disabilità, infanzia, intercultura, adolescenza.
 
Il seminario è organizzato dall'Unità di Educazione del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali ed è rivolto in particolare agli studenti dei corsi di laurea in Scienze dell'educazione e dei processi formativi (L19) e in Progettazione e coordinamento dei servizi educativi (LM50).
 

Seminario di orientamento sulla figura professionale dell’educatore nei diversi ambiti di intervento

Sidebar (nella colonna di destra sotto il menu di navigazione contestuale se presente) Polo didattico di Via Del Prato - Ingresso principale Nascondi No