23 novembre 2017 - Al via il ciclo di cinque lezioni su “Parma romana” tenute da docenti dell’Ateneo

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Parma, 21 novembre 2017 – Un ciclo di lezioni divulgative tenute da docenti dell’Università di Parma sulle vicende storiche di “Parma romana”, dalla fondazione nel 183 a.C. alla tarda antichità. È questa l’iniziativa stata presentata questa mattina in conferenza stampa dal Rettore Paolo Andrei e dai curatori Alessandro Pagliara e Domenico Vera, docenti del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Università di Parma.

Le cinque lezioni si svolgeranno da giovedì 23 novembre a martedì 5 dicembre nel Palazzo del Governatore, in piazza Garibaldi a Parma, e sono promosse dall’Unità di Storia del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali (DUSIC) dell’Ateneo in collaborazione con il Dipartimento di Giurisprudenza, Studî Politici e Internazionali e con il patrocinio del Comune di Parma.

Calendario delle lezioni

  • Giovedì 23 novembre ore 16.30
    Domenico Vera, «Nel medesimo anno furono dedotte Modena e Parma, colonie di cittadini romani...»: la fondazione della città nel 183 a.C.
     
  • Venerdì 24 novembre ore 16.30
    Maria Giovanna Arrigoni Bertini, Vita pubblica e vita privata in Parma romana
     
  • Mercoledì 29 novembre ore 16.30
    Alessandro Pagliara, «L’alto silenzio, che abbiam nelle Storie…»: Parma tra principato e tarda antichità
     
  • Lunedì 4 dicembre ore 16.30
    Salvatore Puliatti, Le istituzioni di Parma romana: attualità di un modello
     

Il ciclo “Parma romana” rivolto, oltre che alla comunità di Ateneo, a insegnanti e studenti delle Scuole del territorio e a tutta la cittadinanza, rappresenta il contributo dell’Unità di Storia del Dipartimento DUSIC, con la collaborazione del Dipartimento di Giurisprudenza, Studî Politici e Internazionali, alle celebrazioni per la ricorrenza dei 2200 anni dalla fondazione romana di Parma.

Gli argomenti delle conferenze sono stati selezionati dai relatori – tutti docenti dell’Ateneo – allo scopo di fornire al pubblico anche non specialistico un quadro esaustivo della vicenda storica di Parma dalla deduzione della colonia romana nel 183 a.C. alla tarda antichità. Dapprima si guarderà alla storia antica della città «con gli occhi degli antichi». L’indagine sarà quindi estesa a ripercorrere le tracce di persistenza delle strutture istituzionali della colonia romana al di là della ‘fine’ del mondo antico. Approdo di tale itinerario storico (e storiografico) sarà una considerazione retrospettiva della romanità di Parma dalla visuale ideologicamente orientata in chiave autocelebrativa ad opera del regime fascista.

I testi delle “Cinque lezioni su Parma romana” saranno raccolti, a cura di Alessandro Pagliara e Domenico Vera, in un volume che vedrà la luce nel 2018.

La partecipazione alle lezioni - organizzate da soggetto qualificato MIUR - è valida come aggiornamento per gli insegnanti, che potranno iscriversi ai singoli incontri attraverso la piattaforma S.O.F.I.A.

Segreteria organizzativa: alessandro.pagliara@unipr.it,  T. +39 0521 032216

In programma da giovedì 23 novembre a martedì 5 dicembre nel Palazzo del Governatore. Rappresentano uno dei contributi dell’Ateneo alle celebrazioni per la ricorrenza dei 2200 anni dalla fondazione romana di Parma

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Ciclo di incontri con i docenti del Tecnological Educational Institute of Peloponneso

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Avrà inizio martedì 21 novembre una serie di incontri e workshop tra i docenti dell'Università di Parma e i docenti del T.E.I. Tecnological Educational Institute of Peloponneso di Kalamata.

Questo il programma:

  • Martedì 21 novembre
    Ore 8:30, AULA B - Polo didattico di via Del Prato
    I sistemi educativi in Europa
    Dimitris Sotiropoulos e Teodoros Tsekou, Dimitris Argiropoulos, Luana Salvarani 
    Ore 16, AULA MAGNA - Polo didattico di via Del Prato
    Storia della pedagogia greca
    Dimitris Sotiropoulos e Teodoros Tsekou, Dimitris ArgiropoulosLuana Salvarani 
     
  • Mercoledì 22 novembre
    Ore 9:30, AULA E - Polo didattico di via Del Prato
    Studi umanistici e intercultura
    Eugenia Bitsani e Dimitris Argiropoulos 
    Ore 14:30, AULA E - Polo didattico di via Del Prato 
    Workshop
    Il profilo dell’educatore sociale e la sua formazione universitaria in Grecia e in Italia
    Intervengono: Andrea GiacomantonioDimitris ArgiropoulosLuana Salvarani, Dimitris Sotiropoulos, Teodoros Tsekou, Eugenia Bitsani e i docenti dell’Unità Educazione del Dipartimento DUSIC 
     
  • Giovedì 23 novembre
    Ore 15, AULA E - Polo didattico di via Del Prato
    Educatore sociale: formazione, ruolo e collocazione nel sistema educativo e dei servizi alla Persona in Grecia e in Italia
    Intervengono: Dimitris Sotiropoulos, Teodoros Tsekou, Eugenia Bitsani, Dimitris Argiropoulos 
     
  • Venerdì 24 novembre
    Ore 9:30, AULA E - Polo didattico di via Del Prato
    Fondamenti e prospettive dell’Educazione Interculturale in Europa
    Eugenia Bitsani e Dimitris Argiropoulos 
     

Gli studenti sono invitati a partecipare.

Dal 21 al 24 novembre al Polo didattico di via Del Prato

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6 e 7 dicembre 2017 - Due conferenze dell'antropologo David Lagunas Arias

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Mercoledì 6 e giovedì 7 dicembre, alle ore 16:30, nell'Aula A del Plesso Carissimi (Borgo Carissimi, 10), l'antropologo David Lagunas Arias (Universidad de Sevilla) terrà due conferenze dal titolo Antropología y migracionesEtnografía de la ritmicidad social: Gitanos de México.

Gli incontri sono organizzati congiuntamente dai docenti Martina Giuffrè e Davide Papotti, come attività comune degli insegnamenti di Antropologia culturale e di Geografia culturale  del corso di laurea magistrale in Progettazione e coordinamento dei servizi educativi.

Ore 16:30, Aula A di Borgo Carissimi 10

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24-25 novembre 2017 - Convegno “L’Essere e le sue forme. Antonio Rosmini e la filosofia”

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Venerdì 24 e giovedì 25 novembre, nell’Aula Magna del Palazzo Centrale dell’Ateneo (via Università 12), si terrà il convegno L’Essere e le sue forme. Antonio Rosmini e la filosofia, promosso in collaborazione da Cappella Universitaria della Diocesi di Parma e Università di Parma.

All’apertura dei lavori, venerdì 24 novembre alle ore 14, interverranno per i saluti istituzionali don Umberto Cocconi, Responsabile della Cappella Universitaria, e il prof. Faustino Fabbianelli, docente di Storia della Metafisica al Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Ateneo. A moderare gli interventi della prima giornata sarà la prof.ssa Mara Meletti, docente di Filosofia morale in Ateneo. Sabato 25 il convegno riprenderà alle ore 8.45 e terminerà alle ore 13.30; moderatrice della seconda giornata sarà la prof.ssa Beatrice Centi, docente di Storia della filosofia all’Università di Parma.

Il tema del convegno: la filosofia di Antonio Rosmini
Il convegno tratterà della filosofia di Antonio Rosmini, filosofo e teologo dell’800, la cui produzione segue indubbiamente la tradizione scolastica e patristica.
La prima giornata del convegno è incentrata sul sistema filosofico di Rosmini, mentre la seconda ne approfondirà maggiormente il profilo storico.
Il convegno è suddiviso in quattro sessioni. La prima si occupa di Rosmini e il Medioevo; la seconda di Rosmini e l’idealismo tedesco (sessioni della prima giornata). La terza si occupa di Rosmini e l’idealismo italiano, e infine la quarta si sofferma sul sistema di Rosmini (sessioni della seconda giornata).

I relatori del convegno sono docenti e studiosi esperti del pensiero di Antonio Rosmini, provenienti da alcune delle principali università e centri di studi italiani: Gian Pietro Soliani (Studio teologico interdiocesano Reggio Emilia e Cenacolo Rosminiano dell’Emilia Romagna), Francesco Binotto (Università Ca’ Foscari di Venezia), Marco Ivaldo (Università Federico II di Napoli), Faustino Fabbianelli (Università di Parma), Davide Spanio (Università Ca’ Foscari di Venezia), Francesca Rizzo (Università degli Studi di Messina), Paolo Pagani (Università Ca’ Foscari di Venezia), Alberto Peratoner (Facoltà teologica del Triveneto e Cenacolo Rosminiano Triveneto).

Centro di ricerca imprescindibile per tutti gli studiosi di Rosmini, a cui i relatori hanno attinto, è il Centro Internazionale di Studi Rosminiani di Stresa.

Programma

Venerdì 24 novembre - Modera Mara Meletti (Università di Parma)

14.00-14.15: Saluti istituzionali
Umberto Cocconi (Cappella Universitaria - Diocesi di Parma)
Faustino Fabbianelli (Università di Parma)

14.15-15.15: Gian Pietro Soliani (Studio teologico interdiocesano Reggio Emilia): Le fonti medievali del principio di cognizione

15.15-16.15: Francesco Binotto (Università Ca’ Foscari Venezia): La realtà dell’essere: Rosmini e il principio d’individuazione (Un’analisi storico-filosofica)

16.45-17.45: Marco Ivaldo (Università degli Studi di Napoli Federico II): Rosmini su Fichte

17.45-18.45: Faustino Fabbianelli (Università di Parma): Soggettività e oggettività dell’idea. Rosmini e la filosofia classica tedesca

Sabato 25 novembre - Modera: Beatrice Centi (Università di Parma)

8.45-9.00: Inizio lavori

9.00-10.00: Davide Spanio (Università Ca’ Foscari Venezia): Rosmini e Parmenide. La via italiana al problema ontologico

10.00-11.00: Francesca Rizzo (Università degli Studi di Messina): Il Rosmini di Gentile. Una costruzione storiografica esemplare (e tendenziosa)

11.30-12.30: Paolo Pagani (Università Ca’ Foscari Venezia): L’essere iniziale

12.30-13.30:  Alberto Peratoner (Facoltà teologica del Triveneto): L’ontologia triadica rosminiana come soluzione alla pensabilità del rapporto tra Assoluto e finito

Per informazioni: Chiara Palazzolo

Promosso in collaborazione da Cappella Universitaria della Diocesi di Parma e Università di Parma

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2° Workshop di studio su Digital Humanities e filologia greca

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Il 20 novembre e 1 dicembre 2017 si svolgerà presso l’Università di Parma nell'Aula C del Plesso D’Azeglio (via Massimo D'Azeglio, 85) il 2° Workshop di studio su Digital Humanities e filologia greca: risorse e infrastrutture di ricerca applicate allo studio del greco antico.

Al seminario parteciperà Monica Monachini, primo ricercatore presso l’Istituto di Linguistica Computazionale “A. Zampolli” (ILC – CNR) di Pisa e coordinatore nazionale dell’infrastruttura di ricerca europea CLARIN-IT.

Coordinatore dell’incontro è Anika Nicolosi del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Università di Parma, ricercatore in Lingua e letteratura Greca presso la medesima Università.


Nel corso dei due seminari saranno presentate e discusse le opportunità e le prospettive di ricerca offerte dalla collaborazione tra infrastrutture di ricerca e studi classici. Particolare attenzione sarà riservata a nuove tecnologie e nuovi sviluppi di indagini offerte da CLARIN-IT anche nel campo di studio del greco antico. La possibilità di adottare nuovi e diversi approcci alla disciplina tradizionale determina, in prospettiva, nuove consuetudini di studio che, sulla base delle buone pratiche lasciate in eredità dalla tradizione precedente, permettono lo sviluppo di una diversa e più attuale metodologia di ricerca e di prassi didattica.

Il Workshop è organizzato nell’ambito degli insegnamenti di Storia della lingua greca (LT) e Filologia greca (LM) dell’Università di Parma.

Risorse e infrastrutture di ricerca applicate allo studio del greco antico. Seminari il 20 novembre (ore 14:30) e 1 dicembre (ore 10:30) nell'Aula C del Plesso D'Azeglio

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Paolo Conte professore ad honorem in “Linguaggi musicali della contemporaneità”

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Parma, 16 novembre 2017 – È stata una cavalcata delle sue, con una splendida e virtuosa contaminazione fra alto e basso, la lezione magistrale di Paolo Conte, che oggi all’Università di Parma ha ricevuto il titolo di professore ad honorem in “Linguaggi musicali della contemporaneità”, ulteriore tributo a una carriera straordinaria.

Per l’autore diVia con me eGelato al limon, di Azzurro Bartali, di La topolino amaranto e La ricostruzione del Mocambo cerimonia affollatissima nell’Aula Magna dell’Ateneo, dove “l’avvocato di Asti” si è laureato in Giurisprudenza oltre cinquant’anni fa, nel 1962.

«In oltre cinquant’anni di carriera Paolo Conte ha saputo imprimere un segno indelebile nella storia della musica, grazie a uno stile inconfondibile e personalissimo, nel quale il jazz si fonde con il musical, con le suggestioni latino-americane e con mille altri echi, in un ensemble armonico capace di miscelare sapientemente profondità e leggerezza, ironia e nostalgia, toni alti e bassi»,ha spiegato nella sua introduzione il Rettore Paolo Andrei, che ha aggiunto anche una «nota squisitamente personale» (“la musica di Paolo Conte ha attraversato la mia vita con ricordi indelebili, che ancora oggi trattengo con gelosia nel mio personalissimo baule della memoria”) e ha poi concluso rivolgendosi direttamente a Conte:«Credo, caro Maestro, caro professor Conte, che la presenza di tante persone qui oggi, e in particolare di tanti giovani studenti, sia il segno tangibile dell’ammirazione e della profonda stima che la Comunità Accademica parmense desidera dimostrarle. Per tutto ciò che Lei ha fatto in questi anni di straordinaria carriera artistica, per ciò che ha saputo donarci: per le straordinarie opere che ha regalato al mondo intero».

«Paolo Conte è oggi considerato, in Italia e all’estero, tra le figure più rappresentative della canzone e della cultura italiane», ha detto il Direttore del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali Diego Saglia leggendo la laudatio scritta da Paolo Russo, professore associato di Musicologia e Storia della Musica. «La sua carriera è stata una continua ricerca verso l’integrazione tra la musica e la poesia che ne scaturisce, dai pittoreschi quadri di provincia delle prime canzoni all’intimismo elegiaco degli ultimi anni», ha aggiunto, sottolineando poi che «Le suggestioni musicali gli provengono da ogni parte, dal jazz come dai suoni del sud America, dalla canzone italiana come dalle declamazioni musicali francesi, per trasformarsi in parole che si radicano nelle onomatopee futuriste, nelle tinte sfumate dei crepuscolari, nell’immagine sintetica dell’ermetismo. Nelle sue canzoni si dipana un universo novecentesco – musicale e letterario – ma senza rimpianti nostalgici, perché, di esso, Conte esplora piuttosto le potenzialità poetiche».

Paolo Conte ha poi ricevuto la pergamena di professore ad honorem, un’opera d’arte appositamente realizzata per l’evento dall’artista Giorgio Tentolini, illustrata nel corso della cerimonia: «Grazie a un gioco di intagli a vari livelli di profondità, con cui si evidenziano le variazioni chiaro-scure, le cinque stratificazioni permettono, una volta sovrapposte, di ottenere una immagine diversa rispetto a quella iniziale, ancora più emozionante ed evocativa, ricreata mediante un materiale puro e diafano quale quello della pergamena. Strati di carta sovrapposti e intagliati che diventano metafora di indagine, memoria e scavo nel passato».

Paolo Conte ha infine chiuso l’appuntamento con la sua lezione magistrale, dedicata alle fonti di ispirazione della sua lunga carriera e alle forme musicali del ‘900, ricordando come fin da bambino abbia subito una fortissima attrazione per la “giungla della musica”, dapprima dopo aver sentito un’opera di Verdi e poi con la musica americana e la scoperta del jazz, «una rivoluzione che ha fatto proprio girare pagina alla storia della musica». «Quando nel 1985 i giornalisti francesi mi chiesero qual era il mio stile, io mi sono inventato questa definizione: “confusion mentale fin de siècle”, cioè “confusione mentale di fine secolo”», ha spiegato Paolo Conte. Una definizione che è ritornata in chiusura della sua lectio: «Come mi sento oggi nei confronti della musica? Confusione mentale di inizio secolo».

Il titolo ricevuto dall’Università di Parma si aggiunge agli altri tre titoli accademici già conferiti a Paolo Conte da altrettanti Atenei italiani: la laurea honoris causa in Lettere Moderne dall’Università di Macerata (2003), il diploma accademico honoris causa in pittura dall’Accademia delle Belle Arti di Catanzaro (2007), la laurea honoris causa in Musicologia dall’Università di Pavia (2017).

La cerimonia di oggi, trasmessa in diretta streaming, resta visibile sul canale Youtube dell’Università di Parma, al link https://www.youtube.com/watch?v=HMMVvUc2jrU

Affollata cerimonia nell’Aula Magna dell’Ateneo. Lezione magistrale dedicata alle fonti di ispirazione della sua lunga carriera e alle forme musicali del ‘900

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22 novembre 2017 - Lezione “Il Musulmano errante” con il giornalista Alberto Negri

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Mercoledì 22 novembre, alle ore 14:30, nell’Aula Ferrari del Plesso D’Azeglio (via D’Azeglio 85), il giornalista Alberto Negri terrà una lezione nell’ambito del corso di “Antropologia e Istituzioni dell’Islam”, tenuto dal prof. Giancarlo Anello, docente del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali (DUSIC), dal titolo “Il Musulmano errante”.

Alberto Negri è inviato del Sole 24 ore, quotidiano per cui ha seguito i più importanti eventi politici degli ultimi venticinque anni dal Medio Oriente, all'Africa, ai Balcani. In aprile ha pubblicato il volume Il musulmano errante. Storia degli alauiti e dei misteri del Medio Oriente (Rosenberg & Sellier Editori), che ha nel frattempo ricevuto il Premio Internazionale Capalbio 2017 e il Globo per il Giornalismo nell'ambito della recente edizione del Festival della Letteratura Internazionale di Viaggio.

L’evento è aperto alla partecipazione di tutti gli interessati. 

L’evento è organizzato nell’ambito del corso di “Antropologia e Istituzioni dell’Islam”, tenuto dal prof. Giancarlo Anello

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6 dicembre 2017 - L’archetipo della terra in Dostoevskij

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Mercoledì 6 dicembre, alle ore 15, nell'Aula A2 del Plesso D'Azeglio (Via Massimo D'Azeglio, 85), Maria Candida Ghidini (Università degli Studi di Parma) terrà una lezione dal titolo L’archetipo della terra in Dostoevskij.

L'evento si svolge nell'ambito delle iniziative della Scuola Dottorale in Scienze Umane e del Dottorato in Scienze filologico-letterarie, storico-filosofiche e artistiche coordinato dalla prof.ssa Beatrice Centi.

Dottorandi, docenti e studenti sono cordialmente invitati.

Lezione di dottorato di Maria Candida Ghidini

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29 novembre 2017 - Il paradigma del perfectus magister. Miti e circostanze nella trasmissione del sapere

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Mercoledì 29 novembre, alle ore 11:30, nell'Aula ex Presidenza del Plesso D'Azeglio (Via Massimo D'Azeglio, 85), Luana Salvarani (Università degli Studi di Parma) terrà una lezione dal titolo Il paradigma del perfectus magister. Miti e circostanze nella trasmissione del sapere.

L'evento si svolge nell'ambito delle iniziative della Scuola Dottorale in Scienze Umane e del Dottorato in Scienze filologico-letterarie, storico-filosofiche e artistiche coordinato dalla prof.ssa Beatrice Centi.

Dottorandi, docenti e studenti sono cordialmente invitati.

Lezione di dottorato di Luana Salvarani

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Saperi educativi in azione. Testimonianze professionali

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A partire da martedì 21 novembre si aprirà un ciclo di incontri dal titolo Saperi educativi in azione, incentrato su testimonianze professionali di coordinamento di contesti educativi.

Il primo appuntamento è fissato per martedì 21 novembre con la partecipazione di Pinì Gennari (già coordinatrice dei Servizi per l’Infanzia di Fidenza) sul tema Coordinare servizi educativi dell'infanzia. Seguiranno giovedì 30 novembre Corrado Vecchi (Coordinatore di Giocamico c/o Ospedale di Parma) Coordinare servizi educativi di volontariato, giovedì 7 dicembre  Andrea Corsini (Centri Aggregazione Giovanile – Grupposcuola - PR) Coordinare servizi educativi nel territorio e infine mercoledì 20 dicembre Luisa Pandolfi (già pedagogista di comunità in Sardegna) Coordinare servizi educativi residenziali per minori.

Tutti gli incontri si terranno nell'Aula D del Polo didattico di Via Del Prato e avranno inizio alle ore 9.

Gli incontri, che si svolgono nell'ambito del corso di laurea magistrale in Progettazione e coordinamento dei servizi educativi, sono parte integrante dell'insegnamento Coordinamento di contesti educativi del prof. Paolo Calidoni e sono aperti a tutti.

Quattro incontri dal 21 novembre al 20 dicembre nell'Aula D del Polo didattico di via Del Prato

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