1 e 8 marzo 2017 - Due incontri su biblioteca e letteratura per ragazzi

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Convegni, seminari e altre iniziative

Mercoledì 1 marzo, dalle ore 12:30 alle 14, nell’Aula Magna del Polo didattico di via Del Prato (via Pietro Del Prato, 3), il dott. Giovanni Greci, direttore delle Biblioteche "Pavese" e "Alice" di Parma, parlerà agli studenti sul tema Essere biblioteca oggi per ragazzi e per educatori.

Mercoledì 8 marzo, stessa ora e sede, sarà invece affrontato il tema Varcando una soglia: i mondi paralleli nella letteratura per ragazzi. Aspetti psicologici e pedagogici.

Gli incontri si svolgono nell'ambito dell'insegnamento di Letteratura per l'infanzia e l'adolescenza del prof. Angelo Nobile.

La partecipazione è aperta a tutti.

Interverrà il dott. Giovanni Greci, direttore delle Biblioteche "Pavese" e "Alice" di Parma

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2 marzo 2017 - "Human Nature and Conduct" di John Dewey

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Giovedì 2 marzo, alle ore 16:30, nell'Aula Frege del Plesso di via D'Azeglio (via D'Azeglio 85, terzo piano), il dott. Timothy Tambassi (Università di Bucarest) introdurrà alla discussione di John Dewey, Human Nature and Conduct (part I, section 1 and 2: Habits as Social Functions; Habit and the Will).

Il testo inglese è disponibile sul sito "The Mead Project - Brock University".

Per approfondimenti sulla rilevanza contemporanea della concezione pragmatista dell'abitudine, si consiglia il seguente articolo di Pentti MäättänenHabits as Vehicles of Cognition.

L'evento si svolge nell'ambito del ciclo di incontri su Pragmatismo e cognizione socialeL'incontro successivo si terrà giovedì 23 marzo e sarà dedicato alla discussione del capitolo Nature and Communication di Experience and Nature di John Dewey.

La partecipazione è libera.

Per informazioni rivolgersi a Italo Testa (italo.testa@unipr.it) o Fausto Caruana (fausto.caruana@unipr.it)

Seminario di filosofia teoretica, teoria critica, e teoria sociale. Terzo appuntamento del ciclo di incontri su pragmatismo e cognizione sociale

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10 marzo 2017 - Scultura italiana dell'Ottocento

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Venerdì 10 marzo, a partire dalle ore 10, nell'Aula E del Plesso di via D'Azeglio (via Massimo D'Azeglio 85), si terrà una giornata di studi sul tema Scultura italiana dell'Ottocento.

Alle ore 10 aprirà i lavori Davide Colombo (Università di Parma) con un'introduzione dal titolo Uno sguardo a ritroso. Dal novecento all'ottocento. Seguiranno gli interventi di Omar Cucciniello (Musei Civici, Milano) Il Fidia meneghino. Pompeo Marchesi a Milano, Niccolò D'Agati (Università Cà Foscari, Venezia) Alessandro Puttinati e il romanticismo in scultura e Giorgio Zanchetti (Università di Milano) Vincenzo Vela, caposcuola del naturalismo in scultura. Dopo la pausa, a partire dalle ore 14:30 interverranno Francesco Tedeschi (Università Cattolica) Luce e movimento nella scultura "scapigliata" di Giuseppe Grandi, Cristina Casero (Università di Parma) La scultura di Enrico Butti, tra realismo e ideismo, Marco Cavenago Luigi Secchi nella Milano di Luca Beltrami e Gloria Bianchino (Università di Parma) Davide Calandra e il Monumento a Giuseppe Garibaldi.

L'evento è organizzato da Cristina Casero e Davide Colombo.

Giornata di studi

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5-6-7 aprile 2017 - The Pragmatist Turn and Embodied Cognition

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The conference The Pragmatist Turn and Embodied Cognition: Habit and Experience at the crossroads between Pragmatism, Neuroscience, and Social Ontology  will start on Wednesday morning, April 5th, and will end on Friday afternoon, April 7th. It will take place at the University of Parma, Italy, Plesso di Via D’Azeglio (Aula B).

There are no registration fees. Any question should be addressed to one of the two organizers, Fausto Caruana (fausto.caruana@unipr.it) or Italo Testa (italo.testa@unipr.it)

The aim of this conference is to account for the many facets of the role that pragmatism is nowadays playing as the main alternative to classical cognitive science, and the contribution that an interdisciplinary pragmatist approach could make to the renewal of social theory. The rediscovery of the contemporary relevance of classical pragmatist theories such as Dewey’s, Peirce’s, James’, and Mead’s will be a central issue. This topic will be addressed in a broad sense, dealing with the different aspects of the pragmatist turn involved by 4E cognitive science and their consequences for social sciences. A particular focus will be given to the fruitfulness of pragmatist notions such as ‘habit’ and ‘experience’ at the crossroads between social theory, neurosciences, and cognitive sciences.

The notion of habit and an understanding of experience as a process of habit formation constitute a major aspect of classical pragmatist approaches to cognition and social action. Still, since the middle of last century, representational and intentionalist models have hegemonized cognitive sciences, action theory and social ontology. More recently, the importance of the notion of habit as a viable alternative to current paradigms in some of these fields is being rediscovered.

The aim of this conference is to evaluate in particular the contribution that the reconstruction of classical pragmatist approaches to habit and experience such as Dewey’s, Mead’s, Peirce’s, and James’ could make to current debates in cognitive sciences and social theory. Which role could pragmatist insights play in overcoming mind/body, mind/world, perception/action dualisms that have dominated research programs of the last decades and only recently are starting to be tackled?

In particular, we would like to explore how a habit based notion of experience inspired by pragmatism, could make it possible to appreciate the continuity between sensory, motor, and social aspects of action, and offer fruitful theoretical tools to embodied approaches to cognition, including mirror neuron-based research on embodied simulation. Could such a habit based understanding of social action offer also an alternative to socio-ontological models of action based on the notion of collective intentionality? And could the pragmatist naturalistic understanding of experience be implemented by experimental approaches to aesthetic perception? In addressing such question, the Parma Conference will gather philosophers, cognitive scientists and social theorists.

The conference is part of a joint research program organized in partnership with the conference Pragmatism, 4E cognitive science, and the sociality of human conduct (Paris, 7-9 December 2016). 

Convegno internazionale

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3 marzo 2017 - Ricerca e Didattica. Quali evidenze a supporto della didattica?

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Venerdì 3 marzo, dalle ore 14 alle ore 18:30, nell'Aula Magna del Polo didattico di via Del Prato (via Pietro del Prato, 3), si terrà un seminario dal titolo Ricerca e Didattica. Quali evidenze a supporto della didattica?

Il seminario si rivolge prevalentemente ad un pubblico di insegnanti e dirigenti scolastici e considera l’orientamento dell’Evidence Based Education (EBE) che prova ad integrare la ricerca scientifica con la sapienza pratica e fornisce indicazioni affidabili per poter riconoscere i metodi didattici più o meno efficaci in rapporto ai diversi contesti applicativi. Sarà discussa l’introduzione della cultura EBE nel contesto della ricerca educativa italiana e il rapporto con la scuola, mostrando come e perché questo orientamento può essere utile nella didattica anche attraverso esempi di strategie didattiche efficaci.

Il programma dettagliato è pubblicato nella locandina allegata.

Seminario organizzato in collaborazione con S.Ap.I.E. (Società per l’Apprendimento e l’Istruzione informati da Evidenza)

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28 febbraio 2017 - Emergenza educativa degli adulti e scoutismo

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Martedì 28 febbraio, alle ore 10, nell'Aula E del Polo didattico di via Del Prato (via Pietro del Prato, 3), Enver Bardulla, professore emerito dell’Ateneo parmense, terrà un seminario sul tema Emergenza educativa degli adulti e scoutismo.

Avendo dedicato una parte non secondaria dei suoi studi pedagogici allo scautismo, ed avendo intrapreso la professione di pedagogista proprio per il desiderio di approfondire quelle dinamiche dell’educazione delle quali aveva sperimentato personalmente l’efficacia facendo scautismo, il prof. Bardulla è un testimone significativo per riflettere e discutere sui nodi critici del rapporto tra educazione ed adultità, in particolare nell’associazionismo, di cui lo scoutismo è un esempio emblematico.

Il seminario fa parte integrante dell’insegnamento di Educazione degli adulti tenuto dal prof. Paolo Calidoni ed è aperto a tutti. Su richiesta verrà rilasciato attestato di partecipazione.

Il testo in discussione è disponibile nella pagina dedicata al corso di Educazione degli adulti sulla piattaforma Elly (accesso con credenziali di Ateneo):

> http://elly.alef.unipr.it/2016/course/view.php?id=125

Seminario con il professore emerito Enver Bardulla

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21 febbraio 2017 - Lingue antiche e 'buona scuola'

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Organizzato dall'Unità di Antichistica del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali, in sinergia con l'Ufficio IX dell'U.S.P. di Parma e Piacenza, si terrà martedì 21 febbraio, alle ore 15 nell'Aula B del Plesso D’Azeglio (via Massimo D’Azeglio 85), un incontro dal titolo Lingue antiche e 'buona scuola', rivolto a dirigenti scolastici, docenti di scuola e universitari, studenti universitari.

A tema è lo stato dell'arte dell'insegnamento del greco e del latino nella scuola superiore dopo la così detta 'Riforma Gelmini' e nell'imminenza dei decreti attuativi della così detta 'Buona scuola'.

Dopo l'introduzione del prof. Giuseppe Gilberto Biondi, Professore Ordinario di Letteratura latina dell'Ateneo, e del dott. Maurizio Bocedi, Dirigente dell'Ufficio IX dell'USP (ambito territoriale di Parma e Piacenza), seguiranno come da programma allegato gli interventi di docenti di greco e latino di alcuni fra i più rappresentativi Licei emiliani, che presenteranno problemi e prospettive della didattica, con  riferimento a esperienze e progetti specifici. Seguirà una discussione, aperta a tutti i partecipanti.

Non è prevista iscrizione. Alla fine dell'incontro verrà rilasciato un attestato di partecipazione (l'iniziativa è valida ai fini della formazione docenti ex l. 107/2015).

Per informazioni scrivere a: massimo.magnani@unipr.it | alessandra.minarini@unipr.it

Tema dell'incontro l'insegnamento del greco e del latino nella scuola superiore

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A maggio Patti Smith a Parma: laurea ad honorem, concerto e mostra fotografica

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L’Università di Parma prosegue nell’assegnazione di lauree ad honorem a personalità di rilievo internazionale.

Il 2017 è la volta di Patti Smith, grande icona del rock, cantante, compositrice, poetessa, fotografa e scrittrice. Patti Smith riceverà la laurea magistrale ad honorem in “Lettere Classiche e Moderne” su proposta del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali avvenuta in data 15/6/2016 e approvata dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in data 30/9/2016.

Grazie a questa occasione l’artista ha accettato con piacere di fermarsi a Parma per esibirsi in un concerto al Teatro Regio e realizzare una mostra fotografica al Palazzo del Governatore.

Si prospetta dunque una “tre giorni” densa di avvenimenti coordinata da Università e Comune di Parma con la collaborazione del Teatro Regio, volta in primis a essere un tributo all’eccellenza di una delle più innovative e poliedriche artiste contemporanee, che ha lasciato un segno indelebile nel panorama culturale americano e internazionale durante una carriera di oltre quarant’anni.

«As a young person I dreamed of attending a great university – ha dichiarato Patti Smith -.
It is a considerable honor to receive the Laurea Honoris Causa from the University of Parma, one of the oldest and highly respected universities in Europe.
I have always believed in the importance of education and to achieve recognition in the eyes of this eminent institution of higher learning is both humbling and inspiring.

In terms of the show it is an homage to another kind of education. The university of life, of travels, of books, artists, poets and teachers. 
The images are visual representations of pilgrimage and gratitude, and a continuing love and respect for our cultural voices, for their great works and the humblest of their tools. A paintbrush, a typewriter and the beds in which they have dreamed. The places of their eternal rest».

(«Da giovane sognavo di frequentare una grande università. È un onore ricevere la Laurea honoris causa dall’Università di Parma, una delle più antiche e prestigiose Università d’Europa.
Ho sempre creduto nell’importanza dell’istruzione, e ottenere un riconoscimento da parte di questa eminente istituzione di istruzione superiore è sia motivo di imbarazzo sia di stimolo.

Il senso della mostra è un omaggio a un altro genere di istruzione. L’università della vita, dei viaggi, dei libri, artisti, poeti e insegnanti.
Le immagini sono rappresentazioni visive del pellegrinaggio e della gratitudine, e un continuo amore e rispetto per le nostre voci culturali, per le loro grandi opere e per l’umiltà dei loro strumenti. Un pennello, una macchina da scrivere e i letti in cui hanno sognato. I luoghi della loro pace eterna»).

Oggi, nella sede dell’Università, la presentazione delle iniziative da parte del Rettore dell’Ateneo Loris Borghi, del Sindaco di Parma Federico Pizzarotti, dell’Assessore alla Cultura Laura Maria Ferraris, del Direttore del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Università di Parma Diego Saglia e della manager di Patti Smith in Europa Rita Zappador

Tre dunque le tappe di questa “tournée” parmigiana. La prima è la laurea ad honorem da parte dell’Università di Parma: mercoledì 3 maggio alle ore 17 l’Ateneo conferirà a Patti Smith la laurea magistrale ad honorem in Lettere classiche e moderne, in una cerimonia che si terrà all’Auditorium Paganini e che si annuncia ricca di fascino. La tradizionale lectio del laureato ad honorem, infatti, si arricchirà in questo caso di alcune letture scelte dall’artista, che prenderà la parola appena dopo la tradizionale consegna della pergamena e del tocco da parte del Rettore Loris Borghi.
È importante sottolineare che quella che le sarà conferita dall’Università di Parma sarà la prima laurea ad honorem per l’artista in Europa: Patti Smith ha infatti ricevuto simili onorificenze solo negli Stati Uniti, e principalmente nelle discipline legate all’arte figurativa. In questo caso, invece, si sottolinea in modo specifico la sua matrice letteraria, di fatto nella medesima ottica che ha condotto l’Accademia di Svezia a conferire quest’anno il Nobel per la letteratura al suo grande amico Bob Dylan.

La seconda tappa della “tre giorni” parmigiana di Patti Smith sarà il concerto al Teatro Regio in programma per giovedì 4 maggio alle ore 21, organizzato da International Music in collaborazione con il Teatro Regio. “Patti Smith – Grateful” il titolo scelto dall’artista per il concerto, che arriva a distanza di due anni dal tour acustico “The Smiths’ Family” e nel quale Patti Smith sarà accompagnata sul palco dai figli Jackson e Jesse e dal chitarrista Tony Shanahan. Con questo spettacolo la Smith intende esprimere il suo profondo senso di gratitudine nei confronti dell’Italia, con la quale ha un legame particolare. “Grateful” ricorda l’omonima canzone presente nell’album “Gung Ho” del 2000, ed è il sentimento scelto dalla poetessa del rock per esprimere una vicinanza speciale verso chi da sempre la ama e la sostiene. Per il pubblico sarà un’occasione da non perdere per apprezzare ancora una volta lo spessore di un'artista che, dopo oltre quarant'anni di carriera, riesce a esibirsi con la stessa grinta degli esordi. 
I biglietti del concerto saranno in vendita dal 1° febbraio presso la Biglietteria del Teatro Regio di Parma: tel. +39 0521 203999, biglietteria@teatroregioparma.it
Per informazioni e accreditamento al concerto, la stampa è pregata di rivolgersi a: Laura Beschi - laura@jalamediaactivities.com +39.3397154021.

L’ultimo appuntamento di Patti Smith a Parma sarà la presenza, venerdì 5 maggio, alla sua mostra fotografica Higher Learning sviluppata appositamente per Parma e per l’occasione, aperta dall’8 aprile al secondo piano del Palazzo del Governatore. La mostra, promossa da Università e Comune di Parma, è una rivisitazione di “Eighteen Stations”, presentata a New York ed esposta in questo momento al Kulturhuset Stadsteatern di Stoccolma.
Quella di Parma sarà l’unica tappa italiana dell’esposizione, che rimarrà aperta al Palazzo del Governatore fino al 16 luglio 2017.
Higher Learning, che arriva a più di dieci anni dall’ultima mostra fotografica di Patti Smith in Italia, ruota intorno al mondo del libro “M Train” (2015), nel quale partendo da un piccolo caffè del Greenwich Village l’artista traccia di fatto un’autobiografia: "una tabella di marcia per la mia vita". Riflettendo sui temi e sulle sensibilità del libro, Higher Learning è una sorta di meditazione sull'atto della creazione artistica e sul passare del tempo, nella piena consapevolezza del potenziale di speranza e consolazione di arte e letteratura: un diario visivo che ritrae oggetti, statue, strumenti, lapidi, appartenuti a personaggi che hanno fatto la nostra cultura. Saranno esposte più di 100 opere scattate in bianco e nero da Patti Smith durante i suoi viaggi per il mondo, con una macchina fotografica vintage Land 250 Polaroid della fine degli anni Sessanta.
All’interno della mostra sarà allestita anche la Patti Smith Library, con un centinaio di opere letterarie che hanno ispirato e guidato il lavoro dell'artista nel corso della sua vita.

Insieme a Higher Learning il Palazzo del Governatore di Parma ospiterà un’altra esposizione fotografica, sulla New York degli anni Settanta e Ottanta, della quale si stanno definendo i dettagli.

È possibile rivedere la conferenza stampa di questa mattina, trasmessa in diretta streaming, sul canale Youtube dell’Università di Parma, al link https://www.youtube.com/watch?v=XbGEp1mno9s


PATTI SMITH
Cantante, cantautrice e poetessa, Patricia Lee Smith è nata il 30 dicembre 1946 a Chicago, Illinois. Nel 1950 si è trasferita con la famiglia a Philadelphia e poi nel New Jersey. Negli anni Sessanta, poco più che ventenne, si è spostata a New York, dove ha iniziato a lavorare a stretto contatto con Robert Mapplethorpe, uno dei più grandi fotografi e ritrattisti tra gli anni Sessanta e Ottanta del Novecento, cui è stata legata da profonda amicizia fino alla morte di Mapplethorpe nel 1989.

Carriera letteraria - Scegliendo la poesia performativa come mezzo artistico privilegiato, Patti Smith si è esibita nel suo primo reading pubblico il 10 febbraio 1971, nella chiesa di San Marco sulla Bowery. La lettura, con l’accompagnamento alla chitarra da parte di Lenny Kaye, l’ha introdotta nel circuito artistico di New York come figura up-and-coming. Nello stesso anno ha dato maggior risalto al suo profilo creando e recitando con Sam Shepard nello spettacolo semi-autobiografico “Cowboy Mouth”.
Nel corso degli anni successivi Patti Smith si è dedicata alla scrittura. Nel 1972 ha pubblicato il suo primo libro di poesie, “Seventh Heaven”, guadagnando recensioni lusinghiere ma vendendo poche copie. Le successive due collezioni di poesie, “Early Morning Dream” (1972) e “Witt” (1973), ricevettero elogi molto simili. Allo stesso tempo la Smith ha anche collaborato come freelance con riviste musicali come “Creem” e “Rolling Stone”. 
Nel 2010 ha pubblicato il libro di memorie “Just Kids”, divenuto un best-seller e premiato con un National Book Award. Nel 2015 Showtime Networks ha annunciato l’accordo con l’autrice per una serie TV di “Just Kids”. Patti Smith ha anche pubblicato “M. Train”, raccolta di memorie che interpreta, attraverso la filosofia dell’arte, i viaggi compiuti durante i tour.

Carriera musicale - Il primo singolo, "Hey Joe / Piss factory" (1974), segna l'anno zero della new wave americana. L’anno successivo, dopo che Bob Dylan partecipa a un suo concerto tra il pubblico, Patti Smith si trasforma in un’artista mainstream, nota al grande pubblico. 
Agli albori del punk arriva così il primo album, “Horses” che le vale subito un'enorme fama nel circuito underground americano. Il disco, che contiene canzoni iconiche come "Gloria" e “Land of a Thousand Dances”, porta nella storia del rock un nuovo linguaggio musicale: una sorta di commistione tra recitazione "free form" e musica, in cui il testo diventa il punto di partenza ma mai un limite.
Il secondo album, “Radio Ethiopia”, è del 1976, ma è solo con il terzo, “Easter” (che contiene il singolo “Because the Night”, scritto a quattro mani con Bruce Springsteen), che Patti Smith raggiunge un importante successo commerciale, non eguagliato da “Wave”, del 1979. Poi, per 17 anni, Patti Smith scompare dalla scena pubblica per dedicarsi alla famiglia e ai 2 figli. In questi anni pubblica solo un album, “Dream of Life”, nel 1988, in collaborazione con il marito Fred “Sonic” Smith: il progetto discografico non ha successo, anche se contiene una delle maggiori hit dell’artista: “People Have the Power”.
Dopo la morte del marito, Patti ritorna sulle scene discografiche, nel 1996, con un nuovo Album, “Gone Again”, seguito poi da altri album importanti sulla scena del rock come “Peace and Noise” (1997), “Gung Ho” (2000) e “Trampin’” (2004).

Carriera artistica - Patti Smith ha lavorato e ha esposto in alcune delle principali gallerie e musei del mondo.
Ha iniziato come artista visuale, disegnando e scattando foto dal 1960. È rappresentata dalla Robert Miller Gallery di New York dal 1978. Nella sua vasta attività espositiva si segnalano in particolare la personale “Strange Messenger”, presentata dall’Andy Warhol Museum nel 2002 e portata nei musei di tutto il mondo, e “Land 250”, prodotta dalla Fondazione Cartier, a Parigi, nel 2008.

3, 4 e 5 maggio: una “tre giorni” di iniziative con la poetessa del rock coordinata da Università e Comune di Parma

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9 febbraio 2017 - "The reflex arc concept in psychology" di John Dewey

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Giovedì 9 febbraio, alle ore 16, nell'Aula Frege del Plesso di via D'Azeglio (via D'Azeglio 85, terzo piano)Giuseppe Turchi (Università di Parma) introdurrà alla discussione di John Dewey, "The reflex arc concept in psychology"  (Pshycological Review 3 - 1896).

Il testo inglese è disponibile sul sito "The Mead Project - Brock University".

Per approfondimenti sulla rilevanza contemporanea del testo di Dewey si consiglia l'articolo di A. N. Venturelli Dewey on the reflex arc and the dawn of the dynamical approach to the study of cognition (Pragmatism Today 3(1): 132–143)

L'evento si svolge nell'ambito del ciclo di incontri su Pragmatismo e cognizione sociale, organizzato all'interno del Seminario di Filosofia e politica socialeL'incontro successivo si terrà giovedì 2 marzo e sarà dedicato alla discussione dell'articolo delle sezioni 1 e 2, parte 1 (Habits as Social Functions; Habit and the Will) di Human Nature and Conduct di John Dewey.

La partecipazione è libera.

Per informazioni rivolgersi a Italo Testa (italo.testa@unipr.it) o Fausto Caruana (fausto.caruana@unipr.it)

Secondo appuntamento del ciclo di incontri su pragmatismo e cognizione sociale

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8 febbraio 2017 - Presentazione del volume “Avventure dell’Educazione. Studi in onore di Enver Bardulla”

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Mercoledì 8 febbraio 2017, alle ore 17, nell’Aula Magna del Palazzo Centrale dell’Ateneo, si terrà la presentazione del volume “Avventure dell’Educazione. Studi in onore di Enver Bardulla”, edito da Anicia, alla presenza del Rettore dell’Ateneo Loris Borghi, di Diego Saglia, Direttore del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali, di Davide Papotti, Presidente dei corsi di laurea in discipline pedagogiche. Alla presentazione interverranno i docenti Franco Cambi (Università di Firenze), Francesco Mattei (Università Roma Tre) e Giuseppe Gilberto Biondi (Università di Parma), coordinatore dell’evento.

Enver Bardullaprofessore emerito dell’Ateneo parmense, è stato Professore ordinario dal 1991 e Direttore prima dell’Istituto di Pedagogia, poi del Dipartimento di Scienze della Formazione e del Territorio dal 2003 al 2011. Accanto all’attività didattica e di ricerca su temi quali l’epistemologia pedagogica, lo scoutismo, l’educazione ambientale, ha ricoperto per molti anni un ruolo centrale per l’area pedagogica dell’Ateneo, promuovendo con determinazione la riapertura dei corsi di laurea triennale e magistrale in Scienze dell’educazione e il rafforzamento degli ambiti disciplinari ivi coinvolti. Sul piano nazionale è stata costante la sua partecipazione al dibattito scientifico, contribuendo alla fondazione della Società italiana di ricerca didattica. Anche nella sua funzione di Professore emerito è rimasto per molti colleghi un punto di riferimento, in virtù della sua esperienza in molti aspetti nevralgici della vita accademica.

Il volume in suo onore, ideato e coordinato dal prof. Giovanni Gonzi per celebrarne il pensionamento e il successivo conferimento da parte del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del titolo di professore emerito, raccoglie una serie di saggi appartenenti a una pluralità di ambiti disciplinari, cercando di rappresentare l’ampiezza degli interessi di ricerca e della rete di relazioni coltivate dal prof. Bardulla durante la sua carriera accademica.

Docenti e ricercatori di area pedagogica dell’Ateneo e di altre sedi, rappresentanti dell’ambiente dello scoutismo, collaboratori e amici dai profili e competenze diverse hanno voluto portare in questo volume testimonianza di un cammino comune.

La presentazione è aperta a tutti gli interessati.

Alle ore 17 nell’Aula Magna del Palazzo Centrale dell’Ateneo, a ingresso libero. Il volume è stato ideato e coordinato dal prof. Giovanni Gonzi

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