22 maggio: convegno "Movimenti sociali e conflitti territoriali nella crisi ecologica"

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Convegni, seminari e altre iniziative

Parma, 15 maggio 2024 – È in programma per mercoledì 22 maggio alle 14 all’Università di Parma (Aula B del Plesso di via D’Azeglio) il convegno Movimenti sociali e conflitti territoriali nella crisi ecologica. L’iniziativa è organizzata dall’Environmental Social Humanities Lab (ESH-Lab) del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali con la collaborazione del Centro Documentazione Conflitti Ambientali (CDCA), del collettivo universitario Ecologia Politica Parma e dell’Associazione 24FPS.

Aprirà l’incontro Massimo Magnani, Direttore del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali. A seguire gli interventi di Lucie Greyl, presidente del CDCA (Il conflitto come essenza della giustizia ambientale), Paola Imperatore, ricercatrice in Scienze politiche dell’Università di Pisa (Resistenze territoriali e movimenti climatici in dialogo), Dario Padovan, docente di Sociologia dell’Università di Torino (Alcune note sul soggetto politico della rivoluzione ecologica).

Alle 15:30 rappresentanti di diversi comitati e gruppi (Comitato Ghiaie – NO Logistica, Comitato NoCargoParma, Comitato No TiBre, Comitato No Triv, Comitato Tardini Sostenibile, Ecologia Politica Parma e Ultima Generazione) dialogheranno in una tavola rotonda. Modereranno l’incontro Osman Arrobbio e Niccolò Bertuzzi, ricercatori dell’ESH-Lab.

In chiusura di pomeriggio, alle 18 al Cinema D’Azeglio, è prevista la proiezione del documentario "La scelta", del 2022, sulla storia del movimento No Tav, alla presenza del regista Carlo Bachschmidt. 

Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero e gratuito.

Info 
osman.arrobbio@unipr.it 
niccolo.bertuzzi@unipr.it

Convegno alle 14 nell’Aula B del Plesso di via D’Azeglio. Alle 18 al Cinema D’Azeglio proiezione del documentario “La scelta” alla presenza del regista Carlo Bachschmidt

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17 maggio: "Il Carme di Ildebrando. Le ragioni di un testo eroico"

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Parma, 8 maggio 2024 - A conclusione del corso triennale di Filologia germanica, venerdì 17 maggio alle ore 10:30 nell'Aula G del Polo didattico di via Del Prato interverrà il prof. Alessandro Zironi, ordinario di Filologia germanica presso l'Università di Bologna e presidente dell'Associazione Italiana di Filologia Germanica (AIFG), affrontando caratteri e problemi del Il Carme di Ildebrando, testo fondamentale della letteratura antico tedesca, da lui edito e studiato nel volume A. Zironi, Il Carme di Ildebrando. Un padre, un figlio, un duello, (Meltemi, Milano 2019). 

In rappresentanza del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali porterà un saluto il prof. Stefano Beretta.

Lezione di Alessandro Zironi. Aula G del Polo didattico di via Del Prato, ore 10:30

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14 maggio: seminario "Il faut s'abêtir. Sull'abitudine in Pascal"

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Parma, 7 maggio 2024 - Si terrà martedì 14 maggio alle ore 15:30, nell'Aula A1 del Plesso D'Azeglio (Strada Massimo D'Azeglio, 85) il seminario di Rosaria Caldarone (Università di Palermo) dal titolo Il faut s'abêtir. Sull'abitudine in Pascal. 

Il seminario, che si svolge nell'ambito delle attività scientifiche finanziate dal Bando PRIN 2022 PNRR "Transforming Habits (TRANSHAB)", esplora il concetto di abitudine in Pascal.

Per informazioni: teresa.roversi@unipr.it

EVENTO ANNULLATO

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30 aprile: presentazione del volume " La misura del paesaggio. Il viaggio topografico di Pierre-Antoine Clerc, capitano del Genio napoleonico (1770–1843)"

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Parma, 23 aprile 2024 - Martedì 30 aprile 2024 alle ore 10:30 nell’Aula B del Plesso D’Azeglio (Strada Massimo D'Azeglio, 85), nell’ambito delle attività di ricerca del gruppo MAPTER: dalla mappa al territorio. Cartografia storica per lo studio delle dinamiche ambientali e paesaggistiche, con il patrocinio di Libri di Storia – Incontri con gli autori, Luisa Rossi presenterà il volume La misura del paesaggio. Il viaggio topografico di Pierre-Antoine Clerc, capitano del Genio napoleonico (1770–1843), edito dall’Istituto Geografico Militare nel 2021.

Il volume ricostruisce un fondamentale momento per la rappresentazione del paesaggio e del territorio, in Europa, attraverso la cartografia: la transizione della raffigurazione del rilievo terrestre dalle simbologie imitative e “pittoresche”, proprie del linguaggio artistico, alla rappresentazione “razionale e scientifica” mediante le curve di livello.

Il capitano Clerc e la sua brigata, operante in origine sotto il dominio di Napoleone I, hanno esplorato nel primo Ottocento molti territori europei – la Liguria, le Isole di Hyères, il Moncenisio, Cherbourg e la regione del Reno – lasciandoci uno straordinario patrimonio di vedute preparatorie e di cartografia (finalizzata anche alla costruzione di grandi plastici oggi conservati presso il Musée des Plans-Reliefs a Parigi). Luisa Rossi ha ricostruito pazientemente le tappe del percorso umano di Clerc e ha ritrovato numerose fonti, pressoché inedite, di grandissimo interesse per la storia delle tecniche cartografiche e la ricostruzione dei paesaggi europeo del passato.

Dialogano con l’autrice Piergiovanni Genovesi (docente di Storia contemporanea) e Carlo A. Gemignani (docente di Geografia), Università di Parma.
  


  
Luisa Rossi è nata e vive alla Spezia. Ha frequentato il primo ciclo di Dottorato di ricerca in Geografia presso l’Università di Firenze. È stata docente di Geografia presso l’Università di Parma e nel dottorato di ‘Geografia storica per la valorizzazione del patrimonio storico-ambientale’ dell’Università di Genova. È stata professeur invité in Francia e ha collaborato con enti locali liguri.

Nelle sue ricerche si è occupata di storia del territorio, paesaggio, storia della cartografia, storia del viaggio e del viaggio femminile. Ha scritto numerosi libri e articoli, fra cui L’altra mappa. Esploratrici viaggiatrici geografe (Reggio Emilia, Diabasis 2005 e 2011), Le Alpi delle donne. Pagine dalla montagna (Milano, Unicopli, 2020). Recentemente ha pubblicato La misura del paesaggio. Il viaggio topografico di Pierre-Antoine Clerc (Firenze, Istituto Geografico Militare). 

Aula B del Plesso D'Azeglio, ore 10:30

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Dal 7 al 21 maggio: rassegna cinematografica "Film da Oscar. Il cinema omaggia la vita e le opere di Wilde"

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Parma, 7 maggio 2024 - Ha inizio martedì 7 maggio al Cinema Astra (Piazzale Volta, 3 - Parma) la VIII Rassegna parmense di cinema in costume curata da Alessandro Malinverni, dedicata alla vita e alle opere di Oscar Wilde.

Il programma prevede le seguenti proiezioni:

  • Martedì 7 maggio, ore 21
    Wilde di Brian Gilbert
  • Martedì 14 maggio, ore 21
    L’importanzadi chiamarsi Ernst di Oliver Parker
  • Martedì 21 maggio, ore 21
    Un marito ideale di Oliver Parker

Presso la Casa madre dei Missionari Saveriani (Viale San Martino, 8 - Parma) si terranno una serie di conferenze sul tema, tra cui si segnala quella di giovedì 9 maggio alle ore 18 di Diego Saglia dal titolo "Blu e oro, nero e nebbia: Londra in Oscar Wilde e nella letteratura fin de siècle".

L'iniziativa, cui collabora anche il Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell'Università di Parma, è patrocinata dal Comune di Parma.

Proiezioni ed eventi collaterali a ingresso gratuito fino a ad esaurimento posti.

Ogni martedì al Cinema Astra alle ore 21, ingresso libero. Giovedì 9 maggio conferenza di Diego Saglia

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2 maggio: a Libri di Storia “La memoria quotidiana del conflitto. Il primo dopoguerra italiano (1918-1922)”

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Parma, 29 aprile 2024 – Si terrà giovedì 2 maggio alle 16, a Palazzo del Governatore, la presentazione del volume La memoria quotidiana del conflitto. Il primo dopoguerra italiano (1918-1922) (Franco Angeli, 2023), curato da Piergiovanni Genovesi, docente di Storia contemporanea dell’Università di Parma.

Ai saluti del Prorettore Vicario Fabrizio Storti e del Direttore del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali Massimo Magnani, seguirà l’introduzione ai lavori di Piergiovanni Genovesi. L’incontro proseguirà con gli interventi degli autori dei saggi che compongono il volume.

L'iniziativa fa parte della rassegna Libri di storia – Incontri con gli autori, organizzata dal Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Università di Parma in collaborazione con il Comune di Parma e rientra nel progetto Liber: Humanities for Society, cofinanziato dalla Fondazione Cariparma sul bando Leggere crea indipendenza.

Coordinatore scientifico della rassegna è lo stesso Piergiovanni Genovesi.

Il volume è stato realizzato all'interno del progetto «Hemera» (History, Everyday life, MEmories, Research and Archives) La memoria quotidiana del conflitto mondiale nel primo dopoguerra italiano, a cura del Comitato di Parma dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, in collaborazione con sei Dipartimenti universitari (delle Università di Parma, della Basilicata, di Siena, di Genova, della Tuscia e di Udine) e cofinanziato dalla Struttura di missione anniversari nazionali. L’incontro fa anche parte del convegno conclusivo del progetto che terminerà nella mattinata del 3 maggio con la presentazione del sito dedicato: l’appuntamento è nell'Aula Magna della Sede centrale dell’Università di Parma alle 9.30. Interverranno il coordinatore scientifico del progetto Piergiovanni Genovesi e Fabrizio Solieri (segreteria scientifica). Seguirà la proiezione dei prodotti multimediali a cura delle unità di progetto.

Alle 16 a Palazzo del Governatore protagonista il volume curato da Piergiovanni Genovesi. L’iniziativa nell’ambito del progetto Hemera: il 3 maggio alle 9.30 nell’Aula Magna della Sede centrale presentazione del sito dedicato

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8 maggio: “20 days in Mariupol”, primo appuntamento di “Stati di crisi: Mondovisioni”

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Parma, 2 maggio 2024 – Parte l’8 maggio con 20 days in Mariupol, vincitore dell’Oscar come miglior documentario, la rassegna Stati di Crisi: Mondovisioni, che propone una serie d’incontri di approfondimento su tematiche legate all’attualità. L’obiettivo è raccontare attraverso il cinema del reale e del cine-reportage la complessità del nostro tempo attraverso storie esemplari e senza filtri.

L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra la rivista “Internazionale” e CineAgenzia, è proposta a Parma da Università, Centro per le Attività e le professioni delle Arti e dello Spettacolo - CAPAS e Istituto Storico della Resistenza e dell’età Contemporanea - ISREC, è a ingresso gratuito ed è rivolta a studentesse e studenti dell’Università e a tutte le persone interessate.

Il programma si tiene in equilibrio tra impegno e riflessione, tra attualità e approfondimento storico, tra emozione e analisi, per proporre uno sguardo sul mondo che solo il miglior cinema documentario e il grande giornalismo sanno offrire.

Il format prevede, oltre alla proiezione, un momento introduttivo di discussione sul film e sulle tematiche rappresentate, grazie alla partecipazione di ospiti scelti dai promotori e dalle promotrici del progetto (Giulia De Florio , Maria Candida Ghidini , Sara Martin, Carlo Ugolotti).

Si parte appunto l’8 maggio alle 21 all’Officina delle Arti Audiovisive (Via Mafalda di Savoia 17/a, Parma) con la proiezione di 20 days in Mariupol di Mstyslav Chernov, incentrato sul significato e sulla necessità della testimonianza giornalistica nel contesto della recente guerra in Ucraina.

Alla vigilia dell’invasione russa dell’Ucraina, una squadra di giornalisti entra nella città portuale di Mariupol. Durante il successivo assedio, mentre cadono le bombe, gli abitanti fuggono e l’accesso a elettricità, cibo e acqua è interrotto, i reporter, unici rimasti, lottano per raccontare le atrocità della guerra, finché circondati dai soldati russi si rifugiano in un ospedale, in trappola. Le loro immagini, diffuse dai media mondiali, documentano morte e distruzione.

La proiezione sarà preceduta da un’introduzione di Sara Martin (Università di Parma), che analizzerà l’opera dal punto di vista della costruzione filmica, e da un breve dibattito sulla situazione geopolitica cui parteciperanno Giulia De Florio (Università di Parma), Claudia Bettiol e Francesco Brusa (Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa).

Gli altri film della rassegna saranno presentati a settembre 2024, sempre alle 21 all’Officina delle Arti Audiovisive.

A settembre sarà la volta di Praying for Armageddon di Tonje Hessen Schei (2023), thriller politico che indaga le pericolose conseguenze della fusione tra cristianesimo evangelico e politica statunitense; Theatre of Violence di Emil Langballe e Lukasz Konopa (2023), che racconta come con una combinazione di cristianesimo, stregoneria e tortura in Uganda circa 20mila bambini siano stati trasformati in soldati del Lord’s Resistance Army; Total Trust di Jialing Zhang (2023), inedito sguardo dall’interno di una Cina in cui le possibilità digitali di controllo sociale hanno portato a un livello di sorveglianza statale senza precedenti.

Il vincitore dell’Oscar come miglior documentario apre la rassegna di cinema del reale di “Internazionale” e CineAgenzia, proposta a Parma da Università, CAPAS e ISREC. Alle 21 all’Officina delle Arti Audiovisive, ingresso gratuito

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14 maggio: seminario di studi "Storia e memoria della Performance Art"

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Parma, 6 maggio 2024 - Martedì 14 maggio alle ore 14, nell'Aula Mulas del Plesso Pilotta (Piazzale della Pace, 7/A), si terrà il seminario di studi Storia e memoria della Performance Art. Il dibattito e le ricerche. Sguardi incorciati a partire da tre recenti pubblicazioni.

L'evento è promosso da MAP – Centro interuniversitario per la Memoria della Arti Performative e dall'Unità di Arte Musica e Spettacolo del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell'Università di Parma e rientra tra le inziative dei "Seminari della Pilotta".

La storicizzazione e il dibattito critico sulla performance art si sono recentemente arricchiti di tre importanti volumi, frutto di ricerche sviluppate sia nell’ambito delle arti visive che in quello delle arti performative, quali Reconstructing Performance Art: Practices of Historicisation, Documentation and Representation (a cura di T. Gusman, Routledge, 2023), La performance a Bologna negli anni '70 (a cura di U. Zanetti, Ed. MAMbo, 2023), Costellazioni della Performance Art in Italia (1965-1982) (a cura di L. Conte, F. Gallo, Silvana Editoriale, 2024).

Il seminario di studi ha lo scopo di discutere queste ricerche, presentando in un’ottica transdisciplinare i volumi a partire da letture incrociate e interrogandosi su questioni chiave di carattere metodologico e storico: come si va costruendo la memoria della performance art, in Italia e in Europa? C’è una specificità italiana? Perché la questione della documentazione è così centrale per la performance art, e come conservare, preservare e diffondere la memoria di una pratica artistica per sua natura effimera? Lo sguardo delle discipline dello spettacolo e quello delle arti visive convergono o divergono, dove e su cosa? C’è uno specifico disciplinare nel costruire memoria della performance art? 

Partecipano le curatrici e i curatori dei volumi Lara Conte (Università Roma Tre), Francesca Gallo (Sapienza Università di Roma), Tancredi Gusman (Università Roma Tor Vergata), Uliana Zanetti (MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna), in dialogo con Alessandra Acocella, Francesca Bortoletti, Cristina Casero (Università  di Parma) e Susanne Franco (Università Ca’ Foscari Venezia). Moderatrice dell’incontro è Roberta Gandolfi (Università  di Parma).

Il seminario di studi è a ingresso libero e aperto a studenti, dottorandi e ricercatori.
 

Evento promosso dall'Unità di Arte Musica e Spettacolo e da MAP – Centro interuniversitario per la Memoria della Arti Performative. Ore 14, Aula Mulas del Plesso Pilotta

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Università di Firenze e Università di Parma fondano il primo Centro interuniversitario italiano sulla Mongolia

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Parma, 22 aprile 2024 - È stato inaugurato all’Università di Firenze il Centro interuniversitario di ricerca “Asia, Nomadic Cultures, Mobility and Environment Study Center - Mongolian Culture Center” (naMec), costituito dall’Ateneo fiorentino con l’Università di Parma.

Si tratta del primo centro interuniversitario italiano rivolto alle questioni riguardanti il Paese asiatico, frutto delle collaborazioni costruite e implementate con la Mongolian State University of Arts and Culture, l’International Institute for the Study of Nomadic Civilizations di Ulaanbaatar e il Ministero della Cultura della Mongolia.

Presenti all’inaugurazione la Rettrice dell’Università di Firenze Alessandra PetrucciMaria Cecilia Mancini, Prorettrice alle Relazioni internazionali e alla mobilità dell’Università di Parma, Giorgia Giovannetti, Delegata ai Rapporti internazionali e accordi multilaterali dell’Università di Firenze, Tserendorj Narantungalag, Ambasciatrice della Mongolia a Roma, Paolo Liverani, Direttore del Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo (SAGAS) dell’Università di Firenze, Massimo Magnani, Direttore del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Università di Parma. 

La giornata è stata caratterizzata dalla prima keynote lecture italiana di Dulam Bumochir, Consigliere per la politica culturale e religiosa del Presidente della Mongolia e Presidente del Consiglio accademico dell'IISNC - International Institute for the Study of Nomadic Civilizations.

Dopo il taglio del nastro della sede amministrativa di naMec, ospitata nel Dipartimento SAGAS dell’Università di Firenze, sono intervenute la Presidente del Centro Nadia Breda, docente di Discipline demoetnoantropologiche all’Università di Firenze, e la Vicepresidente Sabrina Tosi Cambini, docente di Discipline demoetnoantropologiche all’Università di Parma.

Il centro naMec agirà in stretta collaborazione con il Ministero della Cultura della Mongolia. Si propone di attrarre non solo le studiose e gli studiosi che in Italia si occupano di Mongolia, ma anche coloro che affrontano tematiche relative a territori in area asiatica, nomadismo, mobilità e cambiamenti climatici, incoraggiando il confronto attraverso una prospettiva multidisciplinare. Inoltre naMec promuoverà la divulgazione delle culture della Mongolia in Italia e gli scambi tra i due Paesi, attraverso eventi, seminari e incontri pubblici. 

Il Centro ha sede amministrativa all’Università di Firenze ma materiali e oggetti arriveranno anche all’Università di Parma, nel Plesso di borgo Carissimi. 

Promotrici e promotori del centro naMec 
Per l’Università di Firenze: Nadia Breda, Margherita Azzari, Michele Nucciotti, Zaroui Pogossian, Emanuela Rossi, Valentina Pedone. 
Per Università di Parma: Sabrina Tosi Cambini, Martina Giuffrè, Roberta Gandolfi, Marco Deriu, Davide Papotti 

Registrazione della cerimonia

Inaugurato nei giorni scorsi a Firenze. Sede amministrativa a Firenze ma materiali e oggetti arriveranno anche a Parma, nel Plesso di borgo Carissimi

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29 aprile: all’Università di Parma “Alberto Manzi. L’avventura di un maestro”

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Parma, 23 aprile 2024 – Si terrà lunedì 29 aprile alle 15 nell’Aula Magna del Polo didattico di via Del Prato dell’Università di Parma un incontro dedicato ad Alberto Manzi, il "maestro d’Italia” che ha insegnato a leggere e scrivere dalla televisione con la trasmissione “Non è mai troppo tardi”. 

A raccontarne la storia, attraverso la nuova edizione ampliata del suo libro “Alberto Manzi. L’avventura di un maestro”, sarà Roberto Farné. In dialogo con la docente dell’Università di Parma Mariangela Scarpini, l’autore ripercorrerà la vita di Alberto Manzi: ad esempio non tutti sanno che iniziò a insegnare nella scuola di un carcere minorile di Roma. L’incontro, organizzato dall’Unità di Educazione del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali, si tiene in occasione del centenario della nascita del maestro scomparso nel 1997.

Per le insegnanti e gli insegnanti di ruolo l’iniziativa è presente sulla piattaforma SOFIA: 

"Alberto Manzi. L’avventura di un maestro"
ID iniziativa formativa 92620
ID edizione formativa 137180

Sarà possibile seguire l’incontro anche su piattaforma Teams.

L’incontro alle 15 nel Polo didattico di via Del Prato e su Teams. La vita del “maestro d’Italia”, che insegnò a leggere e a scrivere dalla tv, ripercorsa attraverso il volume di Roberto Farné

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