22 giugno 2023 - Lingue dei segni, “Tra(ns-)durre Stokoe in Italia”

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Tra(ns-)durre Stokoe in Italia è il titolo dell’incontro che si terrà giovedì 22 giugno alle 15 nell’Aula della Bandiera dell’Università di Parma (Sede centrale dell’Ateneo): un pomeriggio di studi dedicato alla storia e allo stato dell’arte delprogetto LILS (Laurea per Interpreti nelle Lingue dei Segni), frutto di un partenariato interuniversitario guidato dall’Università di Parma e coordinato dall’Osservatorio Nazionale sulla Mediazione Linguistica e Culturale (OSSMED), sostenuto dal Ministero dell’Università e della Ricerca, e strettamente legato al nome di William Stokoe.

Uno fra i primi intenti del progetto LILS fu infatti già dal 2020 quello di presentare e diffondere in Italia il pensiero di William Stokoe, padre dell’approccio scientifico contemporaneo allo studio delle lingue dei segni, cercando di colmare una lacuna rilevante nel panorama degli studi italiano.La prima tappa fu l’uscita nel 2021 della traduzione del celeberrimo Sign Language Structure: An Outline of the Visual Communication Systems of the American Deaf. Degli altri due capisaldi della sua produzione, Semiotics and Human Sign Languages e Language in Hand, è in corso la realizzazione.

L’incontro sarà aperto e coordinato da Davide Astori, docente di Linguistica generale al Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Università di Parma. Alla presentazione del Progetto LILS (Carlo Nofri, Direttore OSSMED) seguiranno tre approfondimenti: Leggere Stokoe in un corso di formazione per interpreti (Pietro Celo, interprete e linguista LIS, Università di Parma), Dizionari di lingue segnate e linguistica computazionale (Rachele Sprugnoli, linguista computazionale, Università di Parma) e Noam Chomsky in William Stokoe (Domenico Giuseppe Muscianisi, linguista, Università di Parma). La seconda parte dell’incontro proporrà riflessioni a margine della traduzione di tre testi di Stokoe: Sign Language Structure (Maria Tagarelli de Monte, linguista di lingue segnate, Università di Udine, Università degli Studi Internazionali di Roma), Semiotics and Human Sign Languages (Virginia Vecchiato, anglista, Università di Torino), e Language in Hand (Michela Canepari, anglista, Università di Parma; Vincenzo Manco, studente magistrale, Università di Parma). A seguire Un ricordo sul corso di Linguistica generale dell’a.a. 2020-21 da parte di Stefania Lombardi (studentessa magistrale, Università di Parma). 

I contenuti della giornata saranno raccolti in un volume di atti.

L’impegno dell’Università di Parma nell’ambito delle lingue segnate trova da quest’anno un’ulteriore significativa tappa nel nuovo corso di laurea a orientamento professionale in Interprete in Lingua dei Segni Italiana e Lingua dei Segni Italiana Tattile, al debutto nell’offerta formativa 2023-24.

Info: davide.astori@unipr.it

Alle 15 nella Sede centrale dell’Ateneo un incontro dedicato alla storia e allo stato dell’arte del progetto LILS

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27 giugno 2023 - Giornata di studi foscoliani organizzata dal Centro di Ricerca Interuniversitario Foscolo

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Martedì 27 giugno, a partire dalle 9:30, nell'Aula B del Plesso D'Azeglio (Strada Massimo D'Azeglio, 85), è in programma una giornata di studi foscoliana: tra l’altro si parlerà del nuovo portale CRIF (Centro di Ricerca Interuniversitario Foscolo) e della nuova collana foscoliana di studi e di testi. L’incontro è organizzato dal CRIF e dal Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Università di Parma ed è rivolto alle Università aderenti al Centro, alle studentesse e agli studenti e ai docenti interessati.

Aprirà l’appuntamento Diego Saglia, Direttore del Dipartimento. A seguire gli interventi di Simone Forlesi dell’Università di Pisa (Un nuovo portale per la Chioma), di Filippo Pelacci dell’Università di Bologna («Non prieghi d’inni o danze d’imenei». Foscolo e l’innografia greca tra Sette e Ottocento), di Chiara Piola Caselli dell’Università di Perugia (La biblioteca milanese di Foscolo. Ricerche in corso sulle nuove fonti), di Laura Aghelu della Sapienza, Università di Roma («Dionisio mio, e tu amabilissimo giovinetto…». Dionisio e Stefano Bulzo corrispondenti di Foscolo), di Donatella Martinelli dell’Università di Parma (Una nuova collana di studi e testi). Concluderanno questa prima parte della giornata Duccio Tongiorgi dell’Università di Genova e Sandro Gentili dell’Università di Perugia che presenteranno il primo volume della collana: C. Del Vento, La «nuova poetica» foscoliana.

Alle 15 riapertura dei lavori con la relazione finale di Paolo Borsa, di Alessandro Pecoraro, di Michele Stefani e di Ilaria Macera dell’Università di Friburgo su Ugo Foscolo, Epistolario 1825-1827 (e commento alla Commedia): il punto sul progetto di edizione FNS 197859.

Link per seguire l’evento online.

A partire dalle ore 9:30 nell'Aula B del Plesso D'Azeglio e online

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21 giugno 2023 - Paesaggio e/o ambiente? Alcune riflessioni estetiche ed etiche

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S’intitola Paesaggio e/o ambiente? Alcune riflessioni estetiche ed etiche il prossimo incontro degli Aperitivi della conoscenza, gli appuntamenti divulgativi dell’Università di Parma al ParmaUniverCity Info Point, il punto di informazione e accoglienza dell’Ateneo nel sottopasso del Ponte Romano.

Mercoledì 21 giugno alle 17.30 ne parleranno Rita MessoriDavide Papotti, docenti del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali.

Si legge nell’abstract dell’incontro: “La transizione ecologica ha portato in primo piano questioni legate all'ambiente, naturale e umano, col rischio di far passare in secondo piano questioni legate al paesaggio. In che modo tenere insieme le urgenze ambientali con quelle riguardanti il paesaggio? Paesaggio, specialmente in Italia, da tutelare, da conservare e da valorizzare?”.

Gli “Aperitivi della conoscenza”, patrocinati dal Comune di Parma, proseguono ogni mercoledì fino al 5 luglio sempre al ParmaUniverCity Info Point, sempre alle 17:30.

Il programma, costruito con l’apporto di tutte le aree disciplinari dell’Ateneo, è dedicato all’Agenda 2030 ONU (il piano d’azione sottoscritto nel 2015 da 193 paesi delle Nazioni Unite, tra cui l’Italia) e ai suoi “Goals”, i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs) da raggiungere entro il 2030.

L’Agenda 2030 è approfondita da diversi punti di vista, nell’ottica comunque della complessità (dimensione economica, ambientale e sociale strettamente correlate e interconnesse, interdipendenti tra loro) che la caratterizza.

Gli “Aperitivi della conoscenza” sono aperti a tutte le persone interessate e sono a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili. 

I seminari sono tutti registrati e poi pubblicati sul canale YouTube dell'Università di Parma, in una playlist dedicata.

Info:
web https://www.facciamoconoscenza.unipr.it/
e-mail uopublicengagement@unipr.it
Gli “Aperitivi” sono presenti anche sui canali social Facebook, Instagram e YouTube “facciamoconoscenza”

Agli Aperitivi della conoscenza con i docenti Rita Messori e Davide Papotti, alle 17:30 al ParmaUniverCity Info Point

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13 giugno 2023 - Storie di kāma, storie d’amore. l’India e il dio dalle frecce fiorite

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Storie di kāma, storie d’amore. L’India e il dio dalle frecce fiorite è il titolo dell’incontro che si terrà martedì 13 giugno alle 15:30 nell’Aula B del Plesso D’Azeglio dell’Università di Parma: una performance a cavallo fra lettura poetica, musica e danza, pensata come attività artistico-culturale per un pubblico ampio.

Sarà un vero e proprio viaggio nell’India classica guidato da Giuliano Boccali, già ordinario di Lingua e Letteratura sanscrita, pioniere della cattedra di Indologia all’Università di Milano e autore del libro Il dio dalle frecce fiorite. Miti e leggende dell’amore in India, e da Lucrezia Maniscotti, danzatrice e insegnante bharatanāṭyam, Direttrice dell’Accademia Sangam.

L’appuntamento sarà aperto da Silvia Valenti, insegnante di Yoga, e introdotto da Domenico Giuseppe Muscianisi, linguista all’Università di Parma.

L’iniziativa si inserisce nel ciclo di Incontri di Linguistica generale per l’anno 2023 ed è aperta a tutte le persone interessate.

Per informazioni: davide.astori@unipr.it, domenicogiuseppe.muscianisi@unipr.it e rachele.sprugnoli@unipr.it

Locandina 
  

Nel Plesso D’Azeglio (Aula B) alle 15:30, nell’ambito degli “Incontri di Linguistica generale”

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Archeologia: in corso fino al 18 giugno la campagna dell’Università di Parma alla Villa di Teoderico a Galeata

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È in corso fino al 18 giugno l’annuale Missione archeologica dell’Università di Parma alla Villa di Teoderico a Galeata, sotto la direzione di Alessia Morigi e con responsabilità scientifica di Alessia Morigi e Riccardo Villicich.

L’area archeologica è caratterizzata dalla straordinaria presenza, nelle vicinanze della città romana di Mevaniola, di una grande villa romana repubblicana che si sviluppa in età augustea e poi imperiale con settori abitativi e aree riservate alla produzione. Su questo primo impianto sorge in età tardoantica la villa del re Teoderico, con spazi importanti, architetture ambiziose movimentate da padiglioni mistilinei, ricchissime decorazioni in mosaico policromo e in foglia d’oro di ascendenza ravennate, all’altezza della dimora di un re.

Gli scavi, dopo le prime esplorazioni dell’Istituto Archeologico Germanico nel 1942, proseguono da 25 anni grazie alle missioni archeologiche prima dell’Università di Bologna e ora dell’Università di Parma. Anche in considerazione di questa ricorrenza, quest’anno le indagini si stanno rivolgendo a portare in luce i settori di raccordo tra le aree di intervento delle tre missioni archeologiche in modo da mettere in pianta nella sua interezza la grandiosa ed estesissima grande villa del re Teoderico, chiarendo i rapporti planimetrici e altimetrici tra il quartiere mosaicato scavato dall’Università di Parma, il cosiddetto “palazzo di Teoderico” messo in luce negli scavi dall’Istituto Archeologico Germanico e il quartiere termale esplorato dagli scavi bolognesi. Le ricerche stanno quindi accendendo una luce importante sulla fisionomia che la villa tardoantica assume adattandosi al contesto ambientale e sui concreti condizionamenti in pianta imposti dalla sovrapposizione con la precedente villa romana. La tradizionale indagine stratigrafica e di documentazione dell’attività di cantiere e di studio dei materiali emersi è integrata da esperienze di rilievo da drone,  fotogrammetria digitale, geoarcheologia, spettroscopia applicata ai materiali archeologici, realtà aumentata, GIS.

La campagna di scavo e documentazione 2023 è caratterizzata da un’ampia partecipazione di studentesse e studenti del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Università di Parma, provenienti dal corso triennale in Lettere, dai corsi magistrali di Lettere classiche e moderne e in Storia e critica delle arti e dello spettacolo, dal Dottorato di ricerca in Scienze filologico-letterarie, storico-filosofiche e artistiche.

La Missione archeologica opera in regime diConcessione del Ministero della Cultura all’Università di Parma ed entro la Convenzione quadro tra l’Università di Parmae il Comune di Galeata, che sostiene economicamente l’apertura del cantiere e la partecipazione di studentesse e studenti. Le attività sono promosse dal Programma S.F.E.R.A. - Spazi e Forme dell’Emilia Romagna Antica, in collaborazione con la Società di Studi Romagnoli. Le azioni sono organizzate in coordinamento con la Funzionaria archeologa Romina Pirraglia della Soprintendenza Archeologia Belle Arti Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. La presenza di studentesse e studenti è resa possibile dal Centro di Servizi per la Salute, Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro dell’Ateneo, che ogni anno organizza, in collaborazione con le e i docenti di Archeologia, i corsi per l’accesso in sicurezza al cantiere. I risultati scientifici degli scavi, acquisiti anche in collaborazione con ricercatrici, ricercatori e docenti in Fisica e Geologia, dal 2017 ad oggi sono usciti in oltre venti pubblicazioni tra monografie, articoli su riviste scientifiche e in fascia A, capitoli di libro, atti di convegno nazionale e internazionale, cataloghi di mostra. I reperti sono stati accolti dall’esposizione permanente organizzata in accordo con il Comune di Galeata e la Soprintendenza territoriale nel locale Museo archeologico.

25 anni di scavi alla scoperta di un tesoro dell’epoca romana

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L’Università di Parma celebra Bernardo Valli, grande reporter di due secoli

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Il tributo a un grande giornalista e alla sua carriera straordinaria, che l’ha portato a raccontare in diretta nelle zone più “calde” del mondo alcuni tra gli snodi cruciali della Storia degli ultimi sessant’anni.

Oggi l’Università di Parma ha conferito a Bernardo Valli, grandissimo reporter di due secoli, la Laurea magistrale ad honorem in Giornalismo, cultura editoriale, comunicazione ambientale e multimediale. In Aula Magna tanti amici e colleghi di Valli, arrivati a rendergli omaggio in questo suo particolare “ritorno a casa”.

In apertura un quartetto dell’Orchestra dell’Università di Parma, diretta dal maestro Stefano Zinetti, ha eseguito il brano Figlio della guerra. Un viaggio tra le terre che hai chiamato casa, appositamente composto in onore di Bernardo Valli (Stefano Zinetti clarinetto, Magda Muscia flauto traverso, Matteo Federici tromba, Jona Muscia percussioni).

«Valli, che è parmigiano, ha debuttato proprio sulla “Gazzetta di Parma” nel 1949 e dà lustro alla magnifica galleria di firme gloriose di questa città, è grande giornalista tout court. Grande inviato, grande corrispondente, grande narratore di fatti e di eventi», ha detto nel suo intervento il Rettore Paolo Andrei, che si è soffermato in particolare su una parola-chiave come verità e sulla qualità della scrittura di Valli. Da un lato la verità, «che dovremmo quasi scrivere con l’iniziale maiuscola dato il peso che le va attribuito», e dall’altro «il tema della scrittura, che ovviamente non è disgiunto dal precedente. Bernardo Valli è narratore efficace, puntuale, dettagliato. La sua è una scrittura nutrita di tanti libri, di tanti scrittori e scrittrici, di tante letture, di tanta letteratura». Questi due aspetti, cioè «il rigore della verità e il passo del narratore, sono i due fuochi di un’ellisse assolutamente feconda: la vita e l’attività di un “cronista viaggiatore” – ha continuato il Rettore - che partito da Parma ha saputo raccontare il mondo e alcuni passaggi cruciali della storia di due secoli, sempre - ci tengo a sottolinearlo - rivendicando lo status di cronista e la specificità della cronaca».

La motivazione del conferimento della laurea ad honorem a Bernardo Valli è stata esposta da Diego Saglia, Direttore del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali, che ha sottolineato «la qualità del suo lavoro giornalistico e della sua scrittura, la sua sensibilità di viaggiatore-narratore, la testimonianza umana e intellettuale, l’ampiezza della sua avventura professionale, la sua capacità di raccontare con intelligenza e passione l’attualità con senso di urgenza e al contempo di provvisorietà, così ben riassunta nella schietta formula “la verità del momento”».

«Parliamo di un giornalista la cui vita e i cui scritti hanno disegnato nell’immaginario collettivo una vasta e affascinante carta geografica del nostro mondo negli ultimi settant’anni. Una mappa di parole, di vicende, di personaggi e visioni indimenticabili. Sono pochi gli angoli della terra che non ha visitato e raccontato sulle pagine dei giornali», ha spiegato nella laudatio Marco Deriu, Presidente del corso di laurea in Giornalismo, cultura editoriale, comunicazione ambientale e multimediale, che ha ripercorso vita e carriera di Bernardo Valli tratteggiando un accurato profilo del suo modo d’intendere e di praticare il giornalismo e sottolineandone a sua volta lo stile del cronista e la qualità della scrittura.  «La grandezza di Valli – ha aggiunto - ovviamente non dipende semplicemente dall’ampiezza dei suoi lavori e dall’importanza degli eventi raccontati. Straordinario è il suo approccio, un intreccio equilibrato tra fatti e commenti, tra analisi e passione, tra racconto e spiegazioni, tra complessità e chiarezza, tra particolare e universale».

Dopo la proclamazione è stata poi la volta della lectio doctoralis del laureato, significativamente intitolata La difficile ricerca della verità, nella quale ha brevemente passato in rassegna alcune delle tappe della sua carriera e dei posti dai quali ha scritto, prendendo le mosse dal Congo coloniale.
«Esprimo grande riconoscenza all’Università di Parma per questa laurea. Tra le ragioni che mi rendono particolarmente gradito questo onore è che esso mi sorprende a 93 anni, quando una vita protrattasi tanto ha un tempo limitato davanti a sé», ha commentato.
«La mia vita la rivedo “sparpagliata” nel mondo: questa occasione mi consente di vederla compatta, lineare, coerente. È un grande privilegio», ha detto Valli, che nonostante da molti anni viva a Parigi ha sottolineato il legame fortissimo con Parma e con l’Italia: «Le mie radici sono sempre state nel mio Paese natale. Quando penso, quando scrivo, quando parlo con mia moglie lo faccio in italiano».
  

Intervento del Rettore

Motivazione 

Laudatio

Laurea ad honorem in Giornalismo, cultura editoriale, comunicazione ambientale e multimediale. In Aula Magna tanti colleghi e amici

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31 maggio 2023 - Workshop internazionale "Perspectives on embodiment"

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Mercoledì 31 maggio, a partire dalle ore 9:30, nell'Aula B del Plesso D'Azeglio (Strada Massimo D'Azeglio, 85) si svolgerà il workshop internazionale Perspectives on embodiment, un’occasione per riflettere sul ruolo del corpo e la dimensione corporea dell’esperienza e dell’azione in un quadro pragmatista.

Interverranno Teresa Roversi (Università di Parma), Shaun Gallagher (University of Memphis), Italo Testa (Università di Parma) e Massimiliano Cappuccio (University of New South Wales).

Il programma completo è disponibile nella locandina allegata. La partecipazione è libera.

Per informazioni: teresa.roversi@unipr.it

Dalle ore 9:30 nell'Aula B del Plesso D'Azeglio

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24 maggio 2023 - Seminario “Liana Fiorani e don Lorenzo Milani”

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Liana Fiorani e don Lorenzo Milani è il seminario in programma per mercoledì 24 maggio, a partire dalle 14, all’Università di Parma, nell’Aula Magna “Angelo Scivoletto” del Plesso di borgo Carissimi. L’incontro, organizzato dall’Unità di Educazione del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali, è incentrato sulla figura stessa di Liana Fiorani e sui suoi studi.

Dopo i saluti della Presidente dei corsi di laurea di Educazione Luana Salvarani, interverranno l’assessore del Comune di Parma Marco Bosi, il Presidente del Centro Studi Cardinale Agostino Casaroli di Bedonia Corrado Truffelli, il cappellano dell’Università di Parma don Umberto Cocconi, Agide Gelatti, del Gruppo Don Milani di Brescia, Alberto Trevisan, del Movimento Nonviolento di Padova e Antonella Cabassi, nipote di Liana Fiorani. A moderare sarà Dimitris Argiropoulos, docente di Pedagogia speciale.

Liana Fiorani, studiosa e biografa di don Lorenzo Milani - nata a Collecchio nel 1925 e venuta a mancare lo scorso anno - si è laureata in tarda età a pieni voti proprio con una tesi sul prete-educatore, proseguendo l'attività di ricercatrice sia con il Centro Documentazione Don Lorenzo Milani e la Scuola di Barbiana che con il Centro Formazione e ricerca Don Lorenzo Milani di Vicchio. È autrice di importanti lavori di ricerca sull’esperienza della scuola di Barbiana e sulla personalità di don Lorenzo Milani.

Dalle 14 nel Plesso di borgo Carissimi l’incontro incentrato sulla biografa del prete-educatore e sui suoi studi

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26 e 27 maggio 2023 - A Castiglione del Terziere “I tesori di carta del castello. Da Dante a Proust”

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I tesori di carta del castello. Da Dante a Proust è il convegno organizzato dalle Università di Bologna e Parma in programma per venerdì 26 e sabato 27 maggio al castello di Castiglione del Terziere (nel comune di Bagnone, in Lunigiana).  L’iniziativa intende valorizzare lo straordinario patrimonio librario del castello, raccolto nel corso degli anni dal proprietario, il farmacologo, manager, scrittore e mecenate Loris Jacopo Bononi (1929-2012). 

Il 26 maggio l’appuntamento è a partire dalle 15, il 27 maggio dalle 9:45.

Nel corso della “due giorni” sono previsti interventi di diversi studiosi: Carlo Varotti , Nicola Catelli e Diego Varini per l’Università di Parma; Paolo Tinti, Marcello Dani, Loredana Chines, Nicola Bonazzi, Giacomo Ventura, Paola Italia, Andrea Severi, Roberta Priore e Gian Mario Anselmi per l’Università di Bologna; Veronica Dadà (Università di Pisa) e Dario Brancato (Università Concordia, Montréal).

L’iniziativa mira a rendere nota alla comunità scientifica nazionale e internazionale la biblioteca di Castiglione del Terziere, fornendo anche le fondamentali coordinate culturali che la caratterizzano e ne hanno guidato la costituzione. Il convegno porterà a una pubblicazione in cui per la prima volta il patrimonio librario del castello (manoscritti, incunaboli, cinquecentine, postillati) sarà non solo descritto, ma studiato da specialisti di storia della letteratura, filologi e storici del libro. 

L’obiettivo è inoltre valorizzare il castello e il borgo di Castiglione del Terziere come centro culturale avviando forme di collaborazione continuative con l’Università di Parma.

Convegno organizzato dalle Università di Bologna e Parma per valorizzare il patrimonio librario del castello

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12 maggio 2023 - Dalla mappa al territorio. Riflessioni sull’uso della cartografia storica per lo studio delle dinamiche ambientali e paesaggistiche

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Venerdì 12 maggio, con inizio alle ore 9:30, nell'Aula A1 del Plesso D'Azeglio (Strada Massimo D'Azeglio, 85) si svolgerà il seminario Dalla mappa al territorio. Riflessioni sull’uso della cartografia storica per lo studio delle dinamiche ambientali e paesaggistiche.

La geografia si propone ormai da tempo come sapere dalle valenze applicative e, oggi, come strumento per lo studio, la progettazione e la valorizzazione del territorio in attuazione degli obiettivi di Agenda 2030. Il seminario qui proposto, rivolto principalmente agli studenti dei corsi organizzati dal Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali (DUSIC, Università di Parma), agli insegnanti e ai professionisti delle scienze del territorio di Parma e provincia, intende mettere a confronto geografi, storici, storici dell’arte, archeologi, urbanisti, architetti, geologi e naturalisti per far emergere esperienze applicative in cui le fonti geografico-storiche possano rivelare il proprio potenziale nell’attivare saperi utili a indagare nuovamente il territorio e le sue vocazioni ambientali in un’ottica di sostenibilità (il rimando in questo caso è al concetto di “bioregione” proposto in Italia dalla Società dei territorialisti/e). In particolare, si rifletterà sul ruolo della cartografia a grande scala, spesso inedita e manoscritta ma dalle grandi potenzialità documentarie, custodita nei più svariati archivi.

 
Programma

9:30 Saluti
Diego Saglia (Università di Parma, Direttore del Dipartimento DUSIC)
Alessandro Renna (Capitano di Vascello, Direzione Genio Militare per la Marina - La Spezia)
Carla Masetti (Coordinatrice Centro Italiano Studi Storico Geografici)

9:45 - Interventi
Modera Piergiovanni Genovesi (Università di Parma)

Carlo A. Gemignani, Valentina De Santi (Università di Parma): La cartografia storica per lo studio delle dinamiche ambientali e paesaggistiche. Spunti di riflessione
Stefano Danese (storico): La ricerca storico-archivistica per il recupero architettonico della Batteria Valdilocchi (La Spezia)
Daniela Pittaluga, Claudia Marchini (Università di Genova): Le fortificazioni spezzine tra fonti indirette e analisi diretta
Luisa Rossi (Università di Parma): Il territorio di Porto Venere nei documenti topografici francesi (1809-1811). Materiali per il restauro paesaggistico e architettonico

11:00 - Pausa caffè

11:30 - Interventi
Modera Fabrizio Solieri (Università di Parma)

Alessandro Chelli, Giovanni Leonelli (Università di Parma): Il contributo della cartografia storica attualizzata in ambiente GIS per la definizione della pericolosità geomorfologica su scale temporali ampie
Viviana Ferrario (Università IUAV di Venezia): La cartografia storica a grande scala nello studio del paesaggi agrari. Esperienze nel Veneto
Alessia Morigi, Filippo Fontana (Università di Parma): Non cambiare canale. Il contributo della cartografia storica e digitale all'archeologia dei canali urbani di Parma
Camillo Berti (Università di Firenze): Riconfigurazioni amministrative in Toscana. Cartografie e fonti d'archivio per lo studio delle partizioni territoriali
 
12:30 - Discussione e conclusioni

Aula A1 del Plesso D'Azeglio, con inizio alle ore 9:30

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