24 gennaio / 30 maggio 2023 - Nuovo ciclo dei “Martedì interlinguistici”

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Ripartono con un nuovo ciclo i martedì interlinguistici nati all’interno dell’insegnamento di Interlinguistica dell’Università di Parma per avvicinarsi agli interessi di studentesse e studenti coinvolgendoli direttamente. Gli incontri, aperti a chiunque sia interessato, si terranno il 24 gennaio, il 7 marzo, l’11 aprile e il 30 maggio nel plesso di via D’Azeglio, sempre alle 17:30.

Il 24 gennaio in Aula C si parlerà di Dig Adlantisag: A mother tounge for a mother civilisation, la lingua che Marc Okrand, autore del Klingon di Star Trek, ha inventato per “Atlantis, l’impero perduto” della Disney, con Giulia Campailla che, dopo la laurea triennale in Lettere all’Università di Parma, si dedica, nella magistrale, all’ambito della filologia e della storia antica, con la passione per la Linguistica.

L’incontro del 7 marzo, in Aula H, è dedicato a L’Impero di Valyria e l’Alto valyriano: il laboratorio linguistico di Game of thrones. Introdurrà alla creazione linguistica di David J. Peterson, uno dei più famosi conlanging nell’odierno mondo dello spettacolo, Marco Laudieri, laureando magistrale in Lettere Classiche e Moderne dell’Università di Parma.

Accento e discriminazione: dallo shibbolet del Libro dei Giudici al T-glottaling dell’inglese londinese è il tema che l’11 aprile, in Aula C, affronterà Francesca Arenella che, dopo aver conseguito la laurea triennale in Mediazione Linguistica e Culturale all’Università di Napoli L’Orientale con una tesi in lingua inglese sul tema, è oggi studentessa del corso di laurea magistrale in Language Sciences and Cultural Studies for Special Needs all’Università di Parma. Si tratterà, partendo dalla narrazione contenuta nel Libro dei Giudici (12. 1-6) - dove si narra che, a seguito di un combattimento, i Galaaditi volevano impedire la fuga agli Efraimiti sopravvissuti, individuandoli attraverso il loro modo di parlare - di come l’accento possa essere oggetto di discriminazione anche in tempi moderni, ad esempio relativamente all’inglese del Cockney.

Il 30 maggio, in Aula B, si discuteranno Il Dothraki e l’ipotesi Sapir-Whorf. Il primo è un’altra delle lingue create da David J. Peterson per la serie televisiva Game Of Thrones, la seconda è la teoria della relatività linguistica che si fonda sull’assunto che la struttura della lingua influenzi la visione del mondo, la percezione e la cognizione di chi la parla. Ne parlerà Stefania Lombardi che, che dopo aver conseguito la Laurea Triennale in Lettere Moderne all’Università di Bologna, è oggi laureanda magistrale in Lettere Classiche e Moderne all’Università di Parma.

Per maggiori informazioni: davide.astori@unipr.it

Organizzati all’interno dell’insegnamento di Interlinguistica dell’Università di Parma. Gli incontri si terranno nel plesso di via D’Azeglio alle 17:30

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I “Seminari di Europa”: cinque “Lezioni aperte di storia antica”

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S’intitola Lezioni aperte di storia antica la quinta edizione dei Seminari di Europa, che riprendono dal 14 febbraio. Cinque nuovi appuntamenti ogni martedì, fino al 14 marzo, per la rassegna promossa dall’Università di Parma (curatore il docente di Storia romana Alessandro Pagliara) con il contributo dell’Assessorato alla Cultura del Comune e di Fondazione Cariparma, con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna, della Scuola per l’Europa e del Collegio Europeo di Parma. Tra le istituzioni nazionali, i Seminari di Europa si avvalgono del patrocinio e del contributo della Giunta Centrale per gli Studi Storici e dell’Istituto Italiano per la Storia Antica di Roma. Da quest’anno si è aggiunta la Fondazione I Lincei per la Scuola, con cui l’Ateneo ha perfezionato una convenzione a inizio autunno attivando il Polo di Parma per la formazione e l’aggiornamento degli insegnanti.

L’edizione 2022-2023 dei Seminari di Europa, parte dell’offerta culturale che l’Ateneo offre nell’ambito della convenzione con la Fondazione I Lincei per la Scuola, si sostanzierà in cinque lezioni, tenute da docenti di diverse università italiane, che affronteranno temi chiave della storia di Grecia e Roma.

L’appuntamento è ogni martedì, dal 14 febbraio al 14 marzo, alle 17 al ParmaUniverCity Info Point. Gli incontri saranno anche trasmessi in diretta streaming sul canale YouTube dell'Università di Parma. 

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SEMINARI DI EUROPA V CICLO
LEZIONI APERTE DI STORIA ANTICA
PROGRAMMA

Martedì 14 febbraio, ore 17

L’eredità di Augusto nel principato di Tiberio
PIERFRANCESCO PORENA
Università degli studi “Roma Tre”

Martedì 21 febbraio, ore 17
Estendere i diritti di cittadinanza: un re macedone scrive a una città greca alla fine del III secolo a.C.
MANUELA MARI
“Alma mater studiorum” Università di Bologna

Martedì 28 febbraio, ore 17
Il lessico della demokratía greca
STEFANO FERRUCCI
Università degli studi di Siena

Martedì 7 marzo, ore 17
Pompei: società, economia, demografia. Nuovi dati da una recente scoperta epigrafica
MARCO MAIURO
“Sapienza” Università di Roma

Martedì 14 marzo, ore 17
Una corte incompiuta: gli imperatori romani e il loro seguito
IGNAZIO TANTILLO
Università degli studi di Napoli “L’Orientale”

Il martedì dalle 17, fino al 14 marzo, la quinta edizione in presenza al ParmaUniverCity Info Point e in diretta sul canale YouTube dell’Università di Parma

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20 dicembre 2022 - Seminario "Le pulci sulle scale. Costruire e validare strumenti d’indagine in ambito educativo"

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Martedì 20 dicembre riprendono i Seminari della Ricerca Educativa e Didattica organizzati dall’Unità di Educazione del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali del nostro Ateneo. Marco Bartolucci, ricercatore in Pedagogia sperimentale (Università di Parma), terrà un seminario rivolto in modo particolare a dottorandi, assegnisti, collaboratori di ricerca, supervisori dei tirocini, tutor e laureandi nei corsi di studio L-19 e LM-50, ma aperto a tutti gli interessati, dal titolo Le pulci sulle scale. Costruire e validare strumenti d’indagine in ambito educativo.  

L’appuntamento, introdotto da Andrea Pintus (Università di Parma), si terrà alle ore 14:30 presso l’Aula C del Plesso di Borgo Carissimi 10.

Riprendono i Seminari della Ricerca Educativa e Didattica

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"Vedere l'invisibile": le conferenze di gennaio

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Terminano a gennaio gli eventi collaterali alla mostra “Vedere l’invisibile. Dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande”, organizzata dal Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Parma eaperta all’APE Parma Museo fino al 15 gennaio 2023.

Si tratta di un’ampia rassegna di conferenze, laboratori e convegni pensata come una serie di eventi satellite della mostra, dedicati a focalizzare e approfondire il tema dell'invisibile in vari aspetti delle scienze, della medicina, dell'arte e della letteratura.

La settimana si apre con una conferenza del ciclo “Scienza e letteratura”: l’appuntamento è per martedì 10 gennaio alle 15 con la lezione di Isotta Piazza e il laboratorio didattico curato da Michele Abbati su Italo Calvino. A seguire, alle 17.30, un incontro a cura di Irene Binini e Wolfgang Huemer dal titolo Immaginare l’impossibile.

Nel pomeriggio di mercoledì 11 gennaio è prevista una lezione tenuta da Cristina Casero e Alessandra Acocella sul tema Materiale/immateriale: la luce nell’arte del secondo Novecento, in programma alle 15.

L’ultimo appuntamento in rassegna è previsto per giovedì 12 gennaio, alle 15, con la conferenza conclusiva del ciclo “Scienza e letteratura”: Carlo Varotti e Claudia Correggi proporranno Lezione e laboratorio su Daniele Del Giudice.

Tutti gli eventi si svolgono all'Auditorium di Ape Parma Museo, Strada Farini 32/A, Parma.

Ingresso libero fino a esaurimento posti.

La mostra“Vedere l’invisibile. Dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande” è organizzata con il patrocinio del Comune di Parma e la collaborazione di Fondazione Monteparma, Ministero dell’Università e della Ricerca, Istituto dei Materiali per l’Elettronica e il Magnetismo del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Parma, Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Roma), VIRGO, European Gravitational Observatory e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.

Info: https://vederelinvisibile.com/

All’Auditorium di APE Parma Museo. Il 10, 11 e 12 gennaio i prossimi appuntamenti collaterali alla mostra organizzata dall’Università di Parma

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15 dicembre 2022 - Celebrando lo Zamenhofa Tago

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Giovedì 15 dicembre alle 17, nell'Aula F del Plesso D’Azeglio dell’Università di Parma, si celebrerà lo “Zamenhofa Tago”, il “Giorno di Zamenhof”, una delle ricorrenze più sentite per il mondo esperantista: la nascita del creatore della lingua, L. L. Zamenhof.

Porteranno i saluti introduttivi Massimo Soncini, editore di Athenaeum, Luciano Benoni Mazzoni, antropologo e direttore della rivista “UNI.VERSUM”, e Marco Boschi, rappresentante di “Mitridatə – Martedì interlinguistici”, un gruppo di studentesse e studenti dell’Università di Parma appassionati di interlinguistica, organizzatrici e organizzatori di attività in quest’ambito durante l’anno. Seguiranno tre riflessioni: Cos’è lo Zamenhofa Tago di Davide Astori, linguista dell'Università di Parma; En la mondon venis nova sento di Giovanni Di Stefano, laureato in Lettere all’Università di Parma, sui principali contenuti dell'inno esperantista; La Dogmoj de Homaranismo di Luca Gaglio, editore di UniNova, sul sistema valoriale sotteso a questo esperimento linguistico.

Durante la giornata, inoltre, si conferirà il riconoscimento della XIII edizione del premio “G. Canuto” per tesi di laurea in Interlinguistica ed Esperantologia ad Annamaria Marcario, dell'Università telematica "e-Campus", per la tesi Mi estas homarano. Storia dell’utopia linguistica di un medico polacco. A consegnare il premio sarà Silvana Vitali, Presidente del Rotary Club Parma Farnese per l’a.s. 2022-23, fra gli sponsor dell’iniziativa.

Locandina

Alle 17 nell’Aula F del Plesso D’Azeglio appuntamento dedicato all’esperanto e conferimento del Premio Canuto

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12 dicembre 2022 - I geroglifici e l’idea di Egitto fra spazio e tempo. A 200 anni dalla decifrazione di Champollion

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Promossa dal Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali (DUSIC) dell’Università di Parma, con il patrocinio del Comune, si terrà lunedì 12 dicembre, all’Auditorium della Casa della Musica (P.le San Francesco 1) a partire dalle ore 9:45, una giornata di studio di carattere seminariale dal titolo “I geroglifici e l’idea di Egitto fra spazio e tempo. A 200 anni dalla decifrazione di Champollion”, organizzata da Nicola Reggiani, ricercatore di Papirologia, insieme ad altri colleghi del Dipartimento DUSIC, per offrire una panoramica nuova e interdisciplinare sull’approccio occidentale ai geroglifici (e in generale all’antico Egitto).  

Nel settembre 1822 Jean-François Champollion gettò le basi definitive per la decifrazione dell’antica scrittura geroglifica egizia. Le sue intuizioni affinavano parziali tentativi già avanzati da altri scienziati e sarebbero state migliorate negli anni successivi, ma costituiscono una pietra miliare nella storia delle nostre conoscenze sul mondo antico. Leggendo i testi egiziani si giunse ad una più completa consapevolezza sulla civiltà egiziana, abbandonando secoli di interpretazioni mistiche che vedevano nei geroglifici una scrittura simbolica, custode di sacri misteri.

In una cornice di iniziative che in tutto il mondo hanno celebrato il 200° anniversario della decifrazione, non poteva mancare anche a Parma un evento che ricordasse l’epocale scoperta. Anche la nostra città, infatti, ospitò alcuni protagonisti della nascente Egittologia di inizi Ottocento, partecipando al dibattito sui geroglifici mentre si andava costituendo la collezione egizia al Museo d’Antichità diretto da Michele Lopez.

Dopo i saluti introduttivi di Diego Saglia, Direttore del Dipartimento DUSIC, l’egittologo Marco De Pietri (Università di Pavia), Direttore del Centro Italiano di Egittologia “Giuseppe Botti”, traccerà la storia della conoscenza dei geroglifici dall’antichità a Champollion, sottolineando l’importanza della decifrazione dal punto di vista della scienza egittologica, con un intervento intitolato Da Horapollo a Champollion: «Je (ne) tiens (pas) mon affaire!». A seguire, docenti del Dipartimento affronteranno il tema della giornata dalle rispettive discipline, secondo il seguente programma: Davide Astori, Perché (non) fuggire dall’Egitto; Domenico Giuseppe Muscianisi, Sulle orme di Champollion: nomi e scambi tra l’Egeo e il Nilo; Elisabetta Fadda, Geroglifici nel Rinascimento a Parma; Nicola Catelli, Nei dintorni del geroglifico: rebus e poesia figurata nel Cinquecento; Nicola Reggiani, I geroglifici di Maria Luigia: papiri e scritture egiziane a Parma nel primo Ottocento; Rachele Sprugnoli, (Breve) Viaggio dalla Stele di Rosetta a Google Translate.

La partecipazione è aperta a tutti gli interessati; programma dettagliato su www.papirologia.unipr.it/eventi/geroglifici

Per informazioni: nicola.reggiani@unipr.it

Alla Casa della Musica una giornata di studi nell'anniversario della decifrazione dell’antica scrittura geroglifica egizia

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7 dicembre 2022 - La lingua dei "Promessi sposi": ricerche in corso

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Mercoledì 7 dicembre a partire dalle ore 9:45, nelle Aule E e C del Plesso di via D'Azeglio (Via Massimo D'Azeglio, 85), si terrà la giornata di studi La lingua dei "Promessi sposi": ricerche in corso.

La giornata di studi, che rientra nelle iniziative della Scuola di Dottorato, chiama a raccolta giovani dottori di ricerca e dottorandi per condividere i risultati conseguiti e dare notizia dei progetti in corso d’opera. 

Programma e link per accesso da remoto sono consultabili nella locandina qui allegata.

Per informazioni: arianna.redaelli@unipr.it

Giornata di studi manzoniani nel Plesso di Via D'Azeglio

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5 dicembre 2022 - A “Pensare la vita” gli storici dell’associazione Premio Nobel per la Pace “Memorial Internazionale”

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Saranno due storici dell'associazione Memorial Internazionale, recentemente insignita del Premio Nobel per la Pace, gli ospiti dell’incontro in programma per lunedì 5 dicembre alle 18 a Palazzo del Governatore nell’ambito della dodicesima edizione del corso Pensare la vita, diretto da Ferruccio Andolfi,che quest’anno è dedicato al tema L’odio e i suoi antidoti.

La rassegna “Pensare la vita” è promossa dall’Associazione culturale La Ginestra con il sostegno del Comune di Parma e con il patrocinio di numerosi enti locali e regionali, tra cui l’Università di Parma.

Lunedì 5 dicembre a dialogare con Giulia De Florio e Maria Candida Ghidini, dell’Università di Parma, sarà Sergej Bondarenko, storico di Memorial Internazionale, associazione fondata in Russia da Andrej Sakharov nel 1989 (e poi chiusa) ma attiva anche altrove e recentemente insignita del Premio Nobel per la Pace 2022. Sarà presente anche lo storico Nikita Lomakin, sempre di Memorial Internazionale.

“L’ultima parola contro l’odio”, questo il titolo dell’incontro che vuole essere anche, ma non solo, una preziosa testimonianza nella società russa.

Sergej Bondarenko è laureato in Storia e dal 2009 lavora a Memorial Internazionale. Negli ultimi cinque anni si è dedicato allo studio dei fascicoli d’indagine degli anni Trenta conservati nei principali archivi di Mosca. Svolge attività di didattica e divulgazione della storia per studenti e insegnanti, cura le mostre allestite da Memorial e partecipa a convegni nazionali e internazionali sui temi della memoria e sull’ironia nell’opera di Varlam Šalamov.

Nikita Lomakin è laureato in Storia all’Università statale di Mosca e dal 2013 è dottore ricerca in Storia medievale. Ha perfezionato la sua formazione all’Università Humboldt di Berlino e l’Università di Varsavia. Si occupa di ricerche sulla memoria, antropologia digitale e oral history. Lavora a Memorial Internazionale dal 2012 dove si occupa di progetti di digitalizzazione, in particolare della base dati degli archivi dell’associazione.

Locandina

Appuntamento alle 18 a Palazzo del Governatore con Sergej Bondarenko e Nikita Lomakin. A condurre l’incontro Giulia De Florio e Maria Candida Ghidini dell’Università di Parma

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"Vedere l'invisibile": le conferenze di questa settimana

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Proseguono anche questa settimana glieventi collaterali alla mostra “Vedere l’invisibile. Dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande”, organizzata dal Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Parma eaperta all’APE Parma Museo fino al 15 gennaio 2023.

Si tratta di un’ampia rassegna di conferenze, laboratori e convegni pensata come una serie di eventi satellite della mostra, dedicati a focalizzare e approfondire il tema dell'invisibile in vari aspetti delle scienze, della medicina, dell'arte e della letteratura.

La settimana si apre con una conferenza del ciclo “Scienza e letteratura”, a cura di Carlo Varotti e Isotta Piazza: l’appuntamento è per mercoledì 30 novembre alle 14:30 con la lezione di Martina Mengoni e il laboratorio didattico curato da Raffaela Cornacchia sul tema “Primo Levi e le Storie Naturali”.

Nel pomeriggio di giovedì 1° dicembre è prevista una serie di tre incontri incentrati su infinitamente piccolo e infinitamente grande nella fotografia e nella pittura, a cura di Silvio Wolf e Cristina Casero (La fotografia: un mezzo per spiegare l’invisibile), Giorgio Milanesi (L’efficacia delle immagini invisibili in epoca medievale) e Gianluca Poldi (Vedere l’invisibile in pittura: errori, evoluzioni, riutilizzi, recuperi. Quando la scienza incontra l’arte), in programma rispettivamente alle 15, alle 16:30 e alle 18.

La mostra non si rivolge solo agli adulti e ai ragazzi più grandi. Anche i più piccoli sono coinvolti nei tanti aspetti dell'infinitamente piccolo e grande.  Venerdì 2 dicembre, alle 17, Ada Cigala e Claudia Lichene parleranno di “Vedere l’in-visibile al nido e alla scuola dell’infanzia: il laboratorio scientifico”.

Tutti gli eventi si svolgono all'Auditorium di Ape Parma Museo, Strada Farini 32/A, Parma.

Ingresso libero fino a esaurimento posti.

La mostra “Vedere l’invisibile. Dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande” è organizzata con il patrocinio del Comune di Parma e la collaborazione di Fondazione Monteparma, Ministero dell’Università e della Ricerca, Istituto dei Materiali per l’Elettronica e il Magnetismo del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Parma, Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Roma), VIRGO, European Gravitational Observatory e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.

Info: https://vederelinvisibile.com/

All’Auditorium di APE Parma Museo. Il 30 novembre, il 1° e il 2 dicembre i prossimi appuntamenti collaterali alla mostra organizzata dall’Università di Parma

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2 dicembre 2022 - Sistema Buzzati. L’autore e le industrie culturali del Novecento

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Nel cinquantenario della morte di Dino Buzzati (1906-1972), dopo il ciclo di film a lui dedicato, il gruppo di lavoro “Officina 900” del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali (DUSIC) dell’Università di Parma organizza il seminario Sistema Buzzati. L’autore e le industrie culturali del Novecento. L’appuntamento è in programma per il pomeriggio di venerdì 2 dicembre, a partire dalle 14:30, nell’Aula C del Plesso D’Azeglio (via D’Azeglio 85).

L’evento intende fornire una rappresentazione a tutto tondo delle molteplici attività intellettuali di Dino Buzzati (dalla letteratura al giornalismo all’illustrazione), allo scopo di tratteggiare la centralità che il “sistema” artistico buzzatiano assume nell’industria creativa del Novecento.

Il seminario, a cura di Giulio Iacoli e Isotta Piazza, si divide in una prima parte, dal titolo “Dal cantiere buzzatiano. Un profilo di scrittore, fra narrativa e cronache” (coordinata da Isotta Piazza), che accoglie i contributi di Silvia Zangrandi (IULM), “Un paese in trasformazione: l’Italia nella narrativa buzzatiana del dopoguerra”, Simone Marsi (Università di Parma), “Buzzati e l’istituzione scolastica: tra manuali e proposte didattiche”, e Stefania Sini (Università del Piemonte Orientale), “La ‘moderna magia’ dei ‘grandi feticci’: Dino Buzzati tra avanguardia e pop art”.

Nella seconda parte, dal titolo, “Comporre, illustrare, adattare. Modalità e sviluppi intermediali dell’opera buzzatiana”, coordinata da Giulio Iacoli, vi saranno i contributi di Marco Perale (Associazione Internazionale Dino Buzzati), “Buzzati e il Poema a fumetti: indizi per una diagnosi filologica” e Nicola Dusi (Università di Modena e Reggio Emilia), “Traduzione intersemiotica da Buzzati a Olmi”.

In coda agli interventi è previsto uno spazio per la discussione e le conclusioni.

Dalle 14:30 nell’Aula C del Plesso D’Azeglio. L’appuntamento organizzato dal gruppo di lavoro “Officina 900” del nostro Dipartimento

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