5 dicembre: Studi su Dino Buzzati

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Parma, 4 dicembre 2024 - Si terrà giovedì 5 dicembre alle ore 16:30, nell'Aula C del Plesso di via D'Azeglio, l'incontro Studi su Dino Buzzati, in occasione della pubblicazione dei volumi Mascolinità in gioco. Politiche della rappresentazione in Buzzati, di Giulio Iacoli (Pisa, Fabrizio Serra, 2023), e Sistema Buzzati. L'autore e le industrie culturali del Novecento, a cura di Giulio Iacoli e Isotta Piazza (Lentini, Duetredue, 2024). Intervengono Stefano Lazzarin (Université Jean Monnet Saint-Étienne) e Alberto Sebastiani (Università IULM).

Saranno presenti all'incontro anche Nicola Catelli (Università di Parma), Nicola Dusi (Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia), Simone Marsi (Università di Parma), Marco Perale (Associazione internazionale Dino Buzzati), Stefania Sini (Università del Piemonte Orientale). 

L'iniziativa sarà anche occasione per un bilancio delle attività dedicate a Dino Buzzati dall'Unità di Italianistica del Dipartimento di Discipline umanistiche, sociali e delle imprese culturali e dal gruppo di lavoro Officina 900.

Incontro in occasione della pubblicazione dei volumi "Mascolinità in gioco" e "Sistema Buzzati". Aula C del Plesso di via D'Azeglio, ore 16:30

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10 dicembre: il professor Gian Maria Annovi, critico letterario e poeta, ospite dell'Università di Parma

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Parma, 4 dicembre 2024 - Martedì 10 dicembre il prof. Gian Maria Annovi (University of Southern California), critico letterario e poeta, sarà ospite dell’Università di Parma.

Alle ore 16, nella Sala Frege dell'Unità di Filosofia (Plesso di via D'Azeglio, 85 - 3° piano), terrà un seminario dal titolo Un raduno di altri: Pier Paolo Pasolini tra queer e politica identitaria, in dialogo con Italo Testa e Giulio Iacoli.

Alle ore 18, presso la libreria Diari di Bordo (Borgo Santa Brigida, 9), darà una lettura dal suo “Discomparse” (Aragno 2023), in discussione con Italo Testa, Giulio Iacoli e Luca Ariano.

L'evento si svolge nell'ambito delle attività del dottorato di ricerca in Discipline filologico-letterarie, storico-filosofico e artistiche, del "Theoretical and Social Philosophy Parma Seminar" e del Centro Interuniversitario “PhilHabits – Philosophy of Habits”.

Per informazioni: teresa.roversi@unipr.it

Doppio appuntamento: alle 16 nel Plesso di via D'Azeglio seminario su Pasolini e alle 18 un secondo incontro alla libreria Diari di Bordo

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11 dicembre: all’Università di Parma Tomaso Montanari per la Cattedra Franco Maria Ricci

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Parma, 3 dicembre 2024 – Sarà lo storico dell’arte e saggista Tomaso Montanari il relatore di quest’anno della Cattedra Franco Maria Ricci, nata nel 2023 dalla sinergia fra Università di Parma (Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali), Comune di Parma (Assessorato alla Cultura) e Fondazione Franco Maria Ricci.

Il progetto prevede l’organizzazione annuale di un ciclo di lezioni attraverso l’invito di studiose e studiosi, artiste e artisti collegati, nel senso più ampio, agli ambiti culturali approfonditi da Franco Maria Ricci nella sua lunga carriera di editore, grafico e collezionista. Il ciclo è rivolto a studentesse e studenti del Dipartimento DUSIC ma coronato da una lectio magistralis aperta al pubblico, il cui testo sarà oggetto di una pubblicazione a cura della casa editrice.

L’ospite di quest’anno è appunto Tomaso Montanari, docente di Storia dell’arte moderna all’Università per Stranieri di Siena, di cui è anche Rettore dal 2021.

L’appuntamento è per mercoledì 11 dicembre alle 17:30 nell’Aula Magna dell’Università di Parma (Sede centrale, via Università, 12): il prof. Montanari terrà la lezione Arte o natura? L’identità nazionale italiana tra “paesaggio” e “sangue”

La lectio sarà preceduta dagli interventi del Rettore Paolo Martelli, del Sindaco Michele Guerra, della Presidente della Fondazione Franco Maria Ricci Laura Casalis, del Delegato del Rettore alle Relazioni con le imprese culturali Diego Saglia.

L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

«Mettere il “paesaggio” a fondamento di una identità nazionale – scrive Tomaso Montanari in una breve nota di presentazione dell’incontro – è una scelta decisamente originale della Costituzione italiana, e ancora oggi sostanzialmente unica nel mondo: questa lezione vuole sottolineare il ruolo cruciale giocato, in questa lunga vicenda di storia culturale, dalla pittura di paesaggio praticata dagli artisti stranieri in Italia. Perché se erano stati i fondatori della lingua italiana a definire l’Italia il “bel paese”, furono i pittori di tutta Europa a rendere, secoli dopo, questa espressione davvero attiva e, per così dire, tangibile nell’immaginario degli stessi italiani. Sappiamo però che questa identità felicemente debole, fondata sulla comune appartenenza a un territorio trasformato dalla storia (cioè, appunto, un paesaggio), questo modo pacifico, mite, inclusivo e plurale di essere e sentirsi italiani, subì una drastica trasformazione a partire dai primi dell’Ottocento. Una trasformazione che oggi conosce una nuova accelerazione».

Sul sito dell’Università di Parma www.unipr.it è prevista la diretta streaming della lectio, che resterà poi fruibile sui canali di Università, Comune e Fondazione.

Oltre a quella delle 17:30, la mattina dell’11 dicembre alle 11:30 il prof. Montanari terrà sempre in Aula Magna una lezione rivolta in particolare a studentesse e studenti dei corsi di studio del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali (ma aperta a tutto il pubblico interessato) sul tema Donatello, Piazza della Signoria e qualche idea sul patrimonio culturale.

Tomaso Montanari è professore ordinario di Storia dell’arte moderna all’Università per Stranieri di Siena, di cui è anche Rettore, dopo aver insegnato all’Università di Napoli Federico II e a quella di Roma Tor Vergata. Si è molto occupato della storia dell’arte europea del XVII secolo e della storia del patrimonio culturale. Scrive sul «Fatto quotidiano» e sul «Venerdì di Repubblica»; per Rai Cultura ha ideato, curato e condotto diverse serie televisive sulla storia dell’arte. Tra i suoi volumi: Il Barocco (Einaudi, 2012); La libertà di Bernini. La sovranità dell’artista e le regole del potere (Einaudi, 2016); Velázquez e il ritratto barocco (Einaudi, 2018); Capolavori fuori centro. I Cavalli di Piacenza di Francesco Mochi (Skira, 2020). Negli ultimi anni ha pubblicato numerosi saggi sullo stato del patrimonio artistico italiano e sulla funzione civile della storia dell'arte; tra questi A cosa serve Michelangelo? (Einaudi 2011), Le pietre e il popolo (minimum fax, 2013), Privati del patrimonio (Einaudi, 2015), Cassandra muta. Intellettuali e potere nell’Italia senza verità (Edizioni del Gruppo Abele, 2017), Costituzione italiana. Articolo 9 (Carocci, 2018), Se amore guarda. Un’educazione sentimentale al patrimonio culturale (Einaudi, 2023)

La Cattedra Franco Maria Ricci
L’idea che anima la “Cattedra” è quella di costruire opportunità di approfondimento letterario, artistico, storico, ovvero culturale in senso lato, per studiose e studiosi, studentesse e studenti, ma anche per tutte le persone interessate. In questo modo Università, Comune e Fondazione hanno inteso fissare un appuntamento annuale incentrato sul mondo del sapere umanistico e delle arti, e sulla loro valenza per la società in cui viviamo; e, contemporaneamente, mantenere vitale e feconda nell’oggi la presenza di Franco Maria Ricci, figura di altissimo prestigio artistico internazionale cui il Comune di Parma ha tra l’altro dedicato un’importante mostra nell’autunno 2021, a circa un anno dalla scomparsa, all’interno delle attività di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21.
La selezione di relatrici e relatori e dei temi da trattare nelle lezioni della “Cattedra”, di cui è prevista la pubblicazione, è a cura di un Comitato scientifico ad hoc. Il progetto prevede inoltre la possibilità di organizzare incontri o eventi collegati, anch’essi aperti alla cittadinanza, e di favorire la collaborazione (anche sotto forma di tirocinio o stage) con studentesse o studenti Unipr le cui ricerche siano coerenti con le finalità e gli ambiti d’azione e d’interesse della Fondazione.

Alle 17:30 in Aula Magna con la lectio magistralis Arte o natura? L’identità nazionale italiana tra ‘paesaggio’ e ‘sangue’. Alle 11:30 lezione Donatello, Piazza della Signoria e qualche idea sul patrimonio culturale rivolta a studentesse e studenti del Dipartimento.
Progetto triennale nato dalla sinergia fra Ateneo, Comune e Fondazione Franco Maria Ricci 

Alle 17:30 lectio magistralis “Arte o natura? L’identità nazionale italiana tra ‘paesaggio’ e ‘sangue’”.
Alle 11:30 lezione per gli studenti del Dipartimento "Donatello, Piazza della Signoria e qualche idea sul patrimonio culturale" No Sidebar (nella colonna di destra sotto il menu di navigazione contestuale se presente) 11 dicembre: in Aula Magna Tomaso Montanari per la Cattedra Franco Maria Ricci Tommaso Montanari Alle 17.30 in Aula Magna con la lezione “Arte o natura? L’identità nazionale italiana tra ‘paesaggio’ e ‘sangue’” Nascondi No Diretta web lectio

4 dicembre: agli Aperitivi della conoscenza “Itinerari eco-letterari nel mondo anglofono: da Wordsworth ad Amitav Ghosh”

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Parma, 29 novembre 2024 – Mercoledì 4 dicembre alle 17:30 al ParmaUnivercity Info Point è in programma un nuovo appuntamento degli Aperitivi della conoscenza, gli incontri di carattere divulgativo dell’Università di Parma. Si parlerà di Itinerari eco-letterari nel mondo anglofono: da Wordsworth ad Amitav Ghosh con Gioia Angeletti, docente del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Ateneo.

L’incontro abbozza un percorso per comprendere perché e come la letteratura (nel caso specifico, di lingua inglese) possa fare da veicolo di sensibilizzazione ecologica in un momento storico segnato da forti preoccupazioni per il cambiamento climatico e la crisi ambientale. Il pubblico sarà invitato a esplorare la poesia romantica (principalmente di William Wordsworth), come da introduzione al tema, per poi transitare verso figure del tardo vittorianesimo (come Richard Jefferies) e del Novecento, fino a scrittori contemporanei dell'ambito postcoloniale, come il sudafricano JM Coetzee e gli indiani Arundhati Roy e Amitav Ghosh.

I seminari saranno tutti registrati e poi pubblicati sul canale YouTube dell'Università di Parma, in una playlist dedicata.

Info:

web https://www.facciamoconoscenza.unipr.it/

e-mail uopublicengagement@unipr.it

Gli “Aperitivi” sono presenti anche sui canali social FacebookInstagramYouTube “facciamoconoscenza”

Alle 17:30 al ParmaUniverCity Info Point. Relatrice Gioia Angeletti, docente del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali 

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3 dicembre: all’Università di Parma inaugurazione della sede di Parma del primo Centro interuniversitario italiano sulla Mongolia

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Parma, 2 dicembre 2024 – Sarà inaugurata martedì 3 dicembre, alle 12, nel Plesso di borgo Carissimi dell’Università di Parma, la sede di Parma del centro interuniversitario di ricerca Asian, Nomadic Cultures, Mobility and Environment Study Center – Mongolian Culture Center (naMec), costituto la scorsa primavera dall’Università di Firenze con l’Università di Parma.

Si tratta del primo centro interuniversitario italiano rivolto alle questioni riguardanti il Paese asiatico, frutto delle collaborazioni costruite e implementate con la Mongolian State University of Arts and Culture, l’International Institute for the Study of Nomadic Civilizations di Ulaanbaatar e il Ministero della Cultura della Mongolia. Il Centro ha sede amministrativa all’Università di Firenze ma ora appunto c’è una sede anche a Parma in borgo Carissimi. 

Saranno presenti all’inaugurazione la Prorettrice alle Relazioni internazionali e alla Mobilità dell’Università di Parma Maria Cecilia Mancinil’Ambasciatrice della Mongolia a Roma Tserendorj Narantungalag, il Vicesindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Parma Lorenzo Lavagetto, la Delegata del Rettore alla Cooperazione Internazionale Nadia Monacelli, il Direttore del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Università di Parma Massimo Magnani, la Vicedirettrice Luana Salvarani, la Direttrice del Centro Nadia Breda, docente di Discipline demoetnoantropologiche all’Università di Firenze, la Vicedirettrice Sabrina Tosi Cambini, docente di Discipline demoetnoantropologiche all’Università di Parma, le docenti dell’Università di Parma Roberta Gandolfi e Martina Giuffré, promotrici del naMec con altre colleghe e colleghi, Matteo Volta della Società Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici e Tsetsegbaatar Chuluunbaatar, dottorando dell’Università di Parma

Il centro è nato con un ampio respiro di tematiche, anche in ottica comparativa, come un primo risultato di lavoro in fieri e in espansione, e ha tra i suoi principali obiettivi quello di creare una rete dialogante fra ricercatori e ricercatrici. 

Il centro naMec agisce in stretta collaborazione con il Ministero della Cultura della Mongolia. Si propone di attrarre non solo le studiose e gli studiosi che in Italia si occupano di Mongolia, ma anche coloro che affrontano tematiche relative a territori in area asiatica, nomadismo, mobilità e cambiamenti climatici, incoraggiando il confronto attraverso una prospettiva multidisciplinare. Inoltre naMec promuove la divulgazione delle culture della Mongolia in Italia e gli scambi tra i due Paesi, attraverso eventi, seminari e incontri pubblici. 

Alle 12 nel Plesso di borgo Carissimi apre naMec: Asian, Nomadic Cultures, Mobility and Environment Study Center – Mongolian Culture Center

Il primo Centro interuniversitario di ricerca italiano sulla Mongolia.
Alle 12 nel Plesso di Borgo Carissimi No Sidebar (nella colonna di destra sotto il menu di navigazione contestuale se presente) 3 dicembre: inaugurazione della sede di Parma del naMec NaMec Nascondi No

5 e 6 dicembre: convegno di studi “La scultura lombarda di XII secolo”

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Parma, 28 novembre 2024 – È in programma per giovedì 5 e venerdì 6 dicembre all’APE Parma Museo (via Farini 32) il convegno di studi internazionale “La scultura lombarda di XII secolo nel dibattito storiografico europeo”, organizzato dall’Unità Arte Musica e Spettacolo del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Ateneo e dal docente Giorgio Milanesi.

L’appuntamento, dedicato al dibattito critico nelle varie storiografie europee sul tema della "scultura romanica lombarda", si inserisce nel progetto PRIN sulla storia dell'arte medievale con capofila l'Università di Pavia in collaborazione con l'Università Statale di Milano e l'Università di Parma.

Il convegno vuole esplorare come e quanto il concetto di scultura romanica lombarda, declinato nelle varie storiografie, abbia condizionato o stia ancora influenzando in qualche modo le ricerche sul tema più vasto della cultura d'immagine lombarda in epoca medievale, con focus sul XII secolo. Questo incontro rappresenta una prima riflessione generale sul tema e pone le basi per un secondo convegno previsto per l'autunno 2025 tra Pavia e Milano che si concentrerà sulla possibilità di "decostruire" la mitografia della scultura lombarda attraverso studi di casi europei.

Info: deconstructing.lombardidentity@gmail.com

Nel dibattito storiografico europeo. All’APE Parma Museo, organizzato dall’Unità Arte Musica e Spettacolo dell’Ateneo

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3 dicembre: giornata studi “Scrivere la cura”

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Parma, 26 novembre 2024 – Martedì 3 dicembre alle 9:15 nell’Aula A del Polo didattico di via Del Prato è in programma la giornata studi Scrivere la cura. Intersezioni tra storia dell'educazione, medicina antica e letteratura organizzata da Luana Salvarani e Diego Varini, docenti del Dipartimento di Discipline Umanistiche Sociali e delle Imprese Culturali (DUSIC)dell’Università di Parma.

Dopo i saluti istituzionali di Massimo Magnani Direttore del DUSIC, la giornata interdisciplinare sarà aperta da un keynote introduttivo di Stefania Fortuna storica della medicina dell’Università Politecnica delle Marche. 

A seguire, distribuite su tre sessioni - letteratura greco-latina, letteratura italiana e storia dell'educazione - le relazioni di Marco Settecase (Università di Parma), Leonardo Galli (Università di Bologna), Ilaria Tufano (Università di Urbino), Rossella Palmieri (Università di Foggia), Marina Riccucci (Università di Pisa), Monica Ferrari (Università di Pavia), Paolo Alfieri (Università Cattolica di Milano) e Matteo Morandi (Università di Pavia). Modereranno le sessioni Fabrizio Bigotti, Diego Varini e Laura Madella.

Chiuderà la giornata di studi un talk di Fabrizio Bigotti (Julius-Maximilians-Universität Würzburg), direttore del Centre for the Study of Medicine and the Body in the Renaissance, a cui il Dipartimento DUSIC dell’Università di Parma afferisce. Dialogherà con Bigotti, Laura Salvarani.

 

Intersezioni tra storia dell'educazione, medicina antica e letteratura. Alle 9:15 nell’Aula A del Polo didattico di via Del Prato

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27-28 novembre: all’Università di Parma focus sull’Iran contemporaneo

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Parma, 25 novembre 2024 - In occasione del conferimento del titolo di Professoressa ad honorem in Storia a Ladan Boroumand, il Laboratorio per la storia del pensiero politico “De Cive” dell’Università di Parma ha organizzato per il 27 e il 28 novembre due seminari di studio sull’Iran contemporaneo.

Mercoledì 27 novembre alle 15, nell’Aula C del Plesso di borgo Carissimi, è in programma l’incontro Iran as Perceived from Italy: A Political, Social, and Cultural Analysis of the Islamic Republic. Dopo l’introduzione di Luca Iori e Mario Tesini del Laboratorio “De Cive” interverranno alcuni dei maggiori iranisti italiani: Michele Brunelli (Università di Bergamo), Carlo Cereti (Sapienza Università di Roma), Rosario Milano (Università di Bari). Dialogherà con loro, in veste di discussant, proprio Ladan Boroumand. Parteciperanno alla discussione i docenti dell’Università di Parma Emanuele Castelli, Direttore del Centro Studi in Affari Europei e Internazionali, e Luca Iori, la docente Nadia Monacelli, Direttrice del Centro Universitario per la Cooperazione Internazionale - CUCI, Ashkan Rostami, componente del Consiglio di transizione dell’Iran, Mahi Tavabeghavami, Presidente dell’Associazione Culturale Italo-Persiana, Massimiliano Vassalli, ricercatore di Sapienza Università di Roma. 

Giovedì 28 novembre alle 10.30, nell’Aula Ferrari del Plesso D’Azeglio, si terrà la prima lectio magistralis di Ladan Boroumand in veste di Professoressa ad honorem dell’Università di Parma. La lectio si intitolerà The Convergence of Human Rights Advocacy and Historiography (Iran, 1979-2024) e sarà introdotta da Massimo Magnani, Direttore del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali, Elena Bonora, coordinatrice dell’Unità di Storia, e Mario Tesini, direttore del Laboratorio “De Cive”. Parteciperanno alla discussione alcune e alcuni docenti dell’Università di Parma: Fabio Corigliano, Giulia De Florio, Maria Candida Ghidini, Luca Iori, Nadia Monacelli, Matteo Truffelli.

Due incontri organizzati dal Laboratorio per la storia del pensiero politico “De Cive” a margine della cerimonia di conferimento del titolo di Professoressa ad honorem a Ladan Boroumand

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28 e 29 novembre: convegno “Il Pensiero nella Forma - Arte e Filosofia”

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Parma, 21 novembre 2024 - La sede centrale dell’Università di Parma ospiterà il 28 e il 29 novembre in Aula Magna il convegno internazionale di studi “Il Pensiero nella Forma – Arte e Filosofia” organizzato dal Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali, dal Centro Studi Interdisciplinari sul Pensiero e l’Arte del Rinascimento dell’Università di Torino ed ha il patrocinio del Comune di Parma, della Diocesi di Parma e dell’Associazione italiana di Storia e della critica d’arte (SISCA).

La due giorni si aprirà giovedì 28 novembre alle 9.30 con i saluti istituzionali di Massimo Magnani, Direttore del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali e di Michele Guerra, Sindaco di Parma. 

Il convegno, aperto a tutte le persone interessate, intende approfondire il tema del rapporto tra pensiero e forma con un approccio interdisciplinare unendo riflessioni filosofiche e letterarie.

Si legge nella presentazione - Il primato della Forma, secondo la linea di ricerca che scaturisce dal noto studio di Henry Focillon (1934), intende riflettere su opere, artisti, studiosi, che hanno individuato proprio nel primato della Forma una sorta di “morfologia genetica delle forme artistiche”. Tale il cardine delle ricerche anche di Wölfflin e Longhi, in un panorama che va dal Medioevo al Moderno, dalla Critica d’arte al Contemporaneo, in termini di assoluta contiguità̀. Esiste infatti, un rapporto diretto fra pensiero e forma, un orientamento che collega le idee con le opere, le intuizioni con i concetti, le teorie (proprie, individuali o di un’epoca) o le specifiche manifestazioni culturali come esito del lavoro e del gesto artistico. Molteplici riflessioni di ambito filosofico e letterario collegano in termini trasversali e interdisciplinari i grandi protagonisti di diverse epoche: il pensiero di Cusano e il Rinascimento internazionale; il Neoplatonismo e Leonardo; Ariosto e la critica artistica del ‘500; Baldassar Castiglione e i protagonisti della “Maniera Moderna”; la pratica di bottega (solo per fare qualche esempio). Fra le varie sezioni, una lettura interdisciplinare di Leonardo da Vinci, un autore che proprio per la sua caratura di “uomo universale” si presta alle più svariate intersezioni col mondo filosofico e a modelli di riferimento che spaziano dalle scienze, ai testi più generali, come la Nave dei Folli e comprendono la polemica letteraria/antiletteraria. 

Comitato scientifico: Beatrice Centi, Gianluca Cuozzo, Antonio Dall’Igna, Elisabetta Fadda, Simone Ferrari

Alle 9.30 nell’Aula Magna della Sede centrale dell’Ateneo. Evento con il patrocinio del Comune di Parma

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28 novembre: convegno “Performing Romanticism: Stage and Screen Re-Inventions in Contemporary Britain”

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Parma, 22 novembre 2024 – Si terrà giovedì 28 novembre, a partire dalle 9, nell'Aula Miazzi del Plesso di viale San Michele dell’Università di Parma, il convegno Performing Romanticism: Stage and Screen Re-Inventions in Contemporary Britain.

Nel corso della giornata sono in programma gli interventi di studiose e studiosi provenienti dall’Italia e dall’estero. Le diverse sessioni saranno presiedute da Gioia Angeletti, Maria Elena Capitani e Diego Saglia dell’Università di Parma.

L'età romantica viene considerata una fase cruciale nello sviluppo della cultura britannica, un breve ma intenso periodo che ha generato diverse figure e testi che tuttora popolano l'immaginario anche globale. A partire dagli anni Ottanta del Novecento, la drammaturgia e il teatro d'Oltremanica, nonché altri media come il cinema e la radio, hanno costantemente rivolto lo sguardo a questo patrimonio letterario e culturale in quanto strumento di indagine della contemporaneità. 

Muovendosi da queste premesse, il convegno Performing Romanticism: Stage and Screen Re-Inventions in Contemporary Britain prende in esame un filone sinora inesplorato dalla critica all'interno di questo campo più vasto – ovvero la riscrittura, la reinterpretazione, l'adattamento e la rimediazione di opere letterarie, figure e temi di ambito romantico – analizzando, tra gli altri, rifacimenti contemporanei delle biografie e/o dei testi di Jane Austen, Lord Byron, Mary e Percy Bysshe Shelley, John Clare, Sarah Siddons e Joanna Baillie.

Info: mariaelena.capitani@unipr.it

Dalle 9 nell’Aula Miazzi del Plesso di viale San Michele

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